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[[Immagine:Scudetto.jpg|thumb|left|200px|Lo Scudetto tricolore]]
La Serie A è il massimo livello professionistico del campionato italiano di calcio.


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Organizzata dalla Lega Nazionale Professionisti, è uno dei più importanti e seguiti campionati calcistici del mondo, nonché il terzo più competitivo d'Europa secondo l'attuale ranking stilato dall'UEFA.
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Torneo a girone unico istituito nel [[1929]]. Assegna il titolo di [[Campione d'Italia]].
==Formula==
Vi partecipano attualmente 20 squadre che si affrontano a turno nel girone di andata (orientativamente disputato tra [[settembre]] e [[gennaio]]) e nel girone di ritorno (tra [[gennaio]] e [[maggio]]). Per ogni partita sono assegnati tre punti alla squadra vincitrice dell'incontro (a partire dalla stagione 1994-95) e zero a quella sconfitta. In caso di pareggio è assegnato un punto a entrambe.


La genesi dell'attuale massimo torneo calcistico nazionale risale all'inizio degli anni '20 del secolo scorso, quando la formula con cui si disputa il [[Campionato]] Italiano entra in crisi. I club più grandi iniziano a corrispondere dei "rimborsi spese" ad alcuni calciatori, grazie alla disponibilità economica dovuta agli incassi al botteghino. La formula elefantiaca del torneo, così com'era al tempo, con interminabili eliminatorie di scarso interesse, diventa palesemente anacronistica di fronte alle nuove esigenze del movimento calcistico. I club minori, da parte loro, non vogliono rinunciare alle sfide contro le grandi, per ovvi motivi di prestigio, anche se l'eliminazione precoce dal campionato comporta per loro una lunga inattività nel resto della stagione, riempita più o meno efficacemente con una serie di partite amichevoli.
Alla fine della stagione la squadra prima classificata vince lo [[scudetto]], un simbolo che fu introdotto per la prima volta nel [[Prima Divisione 1924-1925|1924]], e viene premiata con la [[Coppa campioni d'Italia]], il trofeo ufficiale del campionato dalla stagione [[Serie A 1960-1961|1960-61]].


Nel [[1921/22]] le società maggiori (compresa la Lazio) escono dalla FIGC e costituiscono la Confederazione Calcistica Italiana, dando vita a un proprio [[Campionato|campionato]], strutturato in gironi e dalla formula molto più snella e interessante rispetto a quello federale, che riscuoterà scarsissimo interesse. Lo scisma dura una sola stagione e i grandi club, anche per timore di sanzioni, rientrano nella FIGC. Tuttavia, il seme di una profonda riforma del calcio italiano è stato gettato e non tarderà a germogliare. Fondamentale nel processo si rivelerà la Carta di Viareggio, documento ispirato dall'allora giornalista Vittorio Pozzo e redatto da tre "saggi", che costituirà il vero e proprio piano attuativo della riforma. I club vengono raggruppati in Divisioni di vari livelli: ogni Divisione è costituita da club di valore omogeneo in cui i componenti si sfidano a turno tra loro, determinando così tramite un sistema di punteggio il vincitore del torneo, nel caso della Divisione di maggior valore, oppure qualificando una o più squadre alla partecipazione della Divisione più elevata nella stagione successiva, per le Divisioni di livello inferiore.
Le tre squadre piazzatesi sul podio accedono direttamente alla [[UEFA Champions League|Champions League]], mentre la quarta classificata acquista il diritto a giocarsi l'ultimo turno preliminare della massima competizione continentale; la quinta, la sesta e - se la vincitrice della [[Coppa Italia]] sia eleggibile per la ''Champions'' e l'altra finalista si qualifichi in qualsiasi delle due [[coppe europee]], o in ogni caso se la vincitrice della coppa si piazzi in ''zona Uefa'' - la settima, disputano la [[Coppa UEFA]].


Questa formula, ideata e adottata in Inghilterra fin dagli anni Ottanta dell'800, passerà alla storia col nome, chissà perché, di "girone all'italiana". Grazie alla politica lungimirante del regime fascista, che aveva intuito le enormi potenzialità propagandistiche e di calmiere sociale del calcio, all'epoca ben distante nell'interesse degli italiani da altri sport, primo su tutti il ciclismo, il percorso verso il girone unico viene compiuto in modo efficace e brillante.
Retrocedono invece in [[Serie B]] le ultime tre squadre classificate.


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===La Stella d'Oro===


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Nel [[1958]], da un’idea di [[Umberto Agnelli]], fu introdotta la ''Stella d’Oro al Merito Sportivo''. Tale simbolo è composto da una stella dorata a 5 punte la quale è indossata sulle maglie e divise dei club che hanno conquistato il campionato di Serie A per dieci volte. La Juventus, dopo la conquista del suo decimo [[scudetto]] nella [[Serie A 1957-1958|stagione 1957-58]], fu la prima squadra italiana ed europea a fregiarsi sulla maglia di uno stemma commemorativo di un titolo vinto sul campo. La ''Vecchia Signora'' indossò poi una seconda stella dorata dopo il suo trionfo nel [[Serie A 1981-1982|campionato 1981-82]].
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[[Categoria:Competizioni|A,Serie A]]
Le attuali società assegnatarie delle stelle in Serie A sono:
* '''FC Juventus'''
* '''AC Milan'''
* '''FC Internazionale'''

Versione attuale delle 04:56, 18 ago 2011

Lo Scudetto tricolore

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Torneo a girone unico istituito nel 1929. Assegna il titolo di Campione d'Italia.

La genesi dell'attuale massimo torneo calcistico nazionale risale all'inizio degli anni '20 del secolo scorso, quando la formula con cui si disputa il Campionato Italiano entra in crisi. I club più grandi iniziano a corrispondere dei "rimborsi spese" ad alcuni calciatori, grazie alla disponibilità economica dovuta agli incassi al botteghino. La formula elefantiaca del torneo, così com'era al tempo, con interminabili eliminatorie di scarso interesse, diventa palesemente anacronistica di fronte alle nuove esigenze del movimento calcistico. I club minori, da parte loro, non vogliono rinunciare alle sfide contro le grandi, per ovvi motivi di prestigio, anche se l'eliminazione precoce dal campionato comporta per loro una lunga inattività nel resto della stagione, riempita più o meno efficacemente con una serie di partite amichevoli.

Nel 1921/22 le società maggiori (compresa la Lazio) escono dalla FIGC e costituiscono la Confederazione Calcistica Italiana, dando vita a un proprio campionato, strutturato in gironi e dalla formula molto più snella e interessante rispetto a quello federale, che riscuoterà scarsissimo interesse. Lo scisma dura una sola stagione e i grandi club, anche per timore di sanzioni, rientrano nella FIGC. Tuttavia, il seme di una profonda riforma del calcio italiano è stato gettato e non tarderà a germogliare. Fondamentale nel processo si rivelerà la Carta di Viareggio, documento ispirato dall'allora giornalista Vittorio Pozzo e redatto da tre "saggi", che costituirà il vero e proprio piano attuativo della riforma. I club vengono raggruppati in Divisioni di vari livelli: ogni Divisione è costituita da club di valore omogeneo in cui i componenti si sfidano a turno tra loro, determinando così tramite un sistema di punteggio il vincitore del torneo, nel caso della Divisione di maggior valore, oppure qualificando una o più squadre alla partecipazione della Divisione più elevata nella stagione successiva, per le Divisioni di livello inferiore.

Questa formula, ideata e adottata in Inghilterra fin dagli anni Ottanta dell'800, passerà alla storia col nome, chissà perché, di "girone all'italiana". Grazie alla politica lungimirante del regime fascista, che aveva intuito le enormi potenzialità propagandistiche e di calmiere sociale del calcio, all'epoca ben distante nell'interesse degli italiani da altri sport, primo su tutti il ciclismo, il percorso verso il girone unico viene compiuto in modo efficace e brillante.



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