Ferrero Luigi: differenze tra le versioni

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Nato a Torino il [[26 dicembre]] [[1904]]. Muore a Torino il [[30 ottobre]] [[1984]]. Soprannominato in gioventù "acciuga" per la sua magrezza. Come calciatore si forma nelle giovanili della [[Juventus FC|Juventus]] per poi passare in prima squadra nel ruolo di attaccante per lo più all'ala. Nella stagione [[1925/26]] conquista lo scudetto con i bianconeri. Nel [[1927]] approda alla Pistoiese, mentre dal [[1930]] al [[1932]] milita nell'[[Internazionale FC|Inter]]. Acquistato successivamente dalla Bari, rimane in biancorosso dal 1932 al [[1937]] e chiude la carriera agonistica nella sua città natale, nelle file del Torino, nel [[1940]]. Subito dopo assume il ruolo di allenatore della Bari nella stagione [[1940/41]] e nelle stagioni [[1941/42]] e [[1942/43]] guida il Pescara. La guerra ne interrompe la carriera ma già nelle stagioni [[1945/46]] e [[1946/47]], chiamato da Ferruccio Novo alla guida del Torino, vince 2 titoli italiani. Nel [[1947]] passa alla [[Fiorentina AC|Fiorentina]] e vi rimane sino al [[1951]]. La stagione [[1951/52]] lo vede sulla panchina della Lucchese e successivamente passa alla guida dell'[[Atalanta]] dove rimane dal [[1952]] al [[1954]]. [[Tessarolo Costantino|Tessarolo]] lo chiama alla Lazio, fortemente richiesto dal D.T. [[Copernico Roberto|Roberto Copernico]], per la stagione [[1955/56]] ma dopo 14 giornate il duo Copernico-Ferrero viene esonerato e al loro posto giunge [[Carver Jesse|Jesse Carver]]. Nella stagione [[1956/57]] allena l'Inter ma anche qui viene esonerato precocemente. Dopo una sosta durata tre anni nel [[1960]] viene chiamato da Paolo Mazza alla Spal dove rimane un anno. Chiude la carriera nella stagione [[1963/64]] allenando il Prato.
Nato a Torino il [[26 dicembre]] [[1904]]. Muore a Torino il [[30 ottobre]] [[1984]]. Soprannominato in gioventù "acciuga" per la sua magrezza. Come calciatore si forma nelle giovanili della [[Juventus FC|Juventus]] per poi passare in prima squadra nel ruolo di attaccante per lo più all'ala. Nella stagione [[1925/26]] conquista lo scudetto con i bianconeri. Nel [[1927]] approda alla Pistoiese, mentre dal [[1930]] al [[1932]] milita nell'[[Internazionale FC|Inter]]. Acquistato successivamente dalla Bari, rimane in biancorosso dal 1932 al [[1937]] e chiude la carriera agonistica nella sua città natale, nelle file del Torino, nel [[1940]]. Subito dopo assume il ruolo di allenatore della Bari nella stagione [[1940/41]] e nelle stagioni [[1941/42]] e [[1942/43]] guida il Pescara. La guerra ne interrompe la carriera ma già nelle stagioni [[1945/46]] e [[1946/47]], chiamato da Ferruccio Novo alla guida del Torino, vince 2 titoli italiani. Nel [[1947]] passa alla [[Fiorentina AC|Fiorentina]] e vi rimane sino al [[1951]]. La stagione [[1951/52]] lo vede sulla panchina della Lucchese e successivamente passa alla guida dell'[[Atalanta]] dove rimane dal [[1952]] al [[1954]]. [[Tessarolo Costantino|Tessarolo]] lo chiama alla Lazio, fortemente richiesto dal D.T. [[Copernico Roberto|Roberto Copernico]], per la stagione [[1955/56]] ma dopo 14 giornate il duo Copernico-Ferrero viene esonerato e al loro posto giunge [[Carver Jesse|Jesse Carver]]. Nella stagione [[1956/57]] allena l'Inter ma anche qui viene esonerato precocemente. Dopo una sosta durata tre anni nel [[1960]] viene chiamato da Paolo Mazza alla Spal dove rimane un anno. Chiude la carriera nella stagione [[1963/64]] allenando il Prato.

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Luigi Ferrero
"La Stampa" del 31 ottobre 1984 così ricorda Luigi Ferrero

Nato a Torino il 26 dicembre 1904. Muore a Torino il 30 ottobre 1984. Soprannominato in gioventù "acciuga" per la sua magrezza. Come calciatore si forma nelle giovanili della Juventus per poi passare in prima squadra nel ruolo di attaccante per lo più all'ala. Nella stagione 1925/26 conquista lo scudetto con i bianconeri. Nel 1927 approda alla Pistoiese, mentre dal 1930 al 1932 milita nell'Inter. Acquistato successivamente dalla Bari, rimane in biancorosso dal 1932 al 1937 e chiude la carriera agonistica nella sua città natale, nelle file del Torino, nel 1940. Subito dopo assume il ruolo di allenatore della Bari nella stagione 1940/41 e nelle stagioni 1941/42 e 1942/43 guida il Pescara. La guerra ne interrompe la carriera ma già nelle stagioni 1945/46 e 1946/47, chiamato da Ferruccio Novo alla guida del Torino, vince 2 titoli italiani. Nel 1947 passa alla Fiorentina e vi rimane sino al 1951. La stagione 1951/52 lo vede sulla panchina della Lucchese e successivamente passa alla guida dell'Atalanta dove rimane dal 1952 al 1954. Tessarolo lo chiama alla Lazio, fortemente richiesto dal D.T. Roberto Copernico, per la stagione 1955/56 ma dopo 14 giornate il duo Copernico-Ferrero viene esonerato e al loro posto giunge Jesse Carver. Nella stagione 1956/57 allena l'Inter ma anche qui viene esonerato precocemente. Dopo una sosta durata tre anni nel 1960 viene chiamato da Paolo Mazza alla Spal dove rimane un anno. Chiude la carriera nella stagione 1963/64 allenando il Prato. Nella Lazio siede in panchina per 14 gare, totalizzando 5 vittorie, 3 pareggi e 6 sconfitte. Suo fratello Mario era stato un attore famoso nel mondo dell'avanspettacolo.