Johnson George: differenze tra le versioni
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Cestista nato a Harleton (Texas,U.S.A.) il 19 giugno 1947. Centro di 211 centimetri per 111 chilogrammi di peso. Uscito dalla Stephen F. Austin State University è prima scelta per i Baltimore Bullets nel [[1970]]. Dopo una stagione trascorsa nel Maryland entra nei Dallas Chaparrals militanti nell' |
Cestista nato a Harleton (Texas,U.S.A.) il 19 giugno 1947. Centro di 211 centimetri per 111 chilogrammi di peso. Uscito dalla Stephen F. Austin State University è prima scelta per i Baltimore Bullets nel [[1970]]. Dopo una stagione trascorsa nel Maryland entra nei Dallas Chaparrals militanti nell'ABA. Nel [[1972]] ritorna nella NBA facendo parte degli Houston Rockets. Dopo due stagioni noiosi problemi alle ginocchia non gli permettono più di sostenere i ritmi frenetici dei pro e sceglie quindi di giocare la più comoda carta del basket europeo. In Italia nell'estate del [[1974]] sostiene un provino con la Snaidero Udine che però contando sull'arrivo di una stella come Jim McDaniels lo lascia libero. Prova allora a Roma con la Pinti Inox Lazio appena iscritta al nuovo Campionato di A2. L'allenatore Paratore non se lo lascia sfuggire e ben presto il colosso texano conquista critica e appassionati. Anche l'annata seguente ( [[1975]] - [[1976]] ) lo vede assoluto protagonista sotto la guida del coach Giancarlo Asteo. Dominatore ai rimbalzi, intimidatore con le sue stoppate stratosferiche, non veloce, ma dotato di un tiro morbido e preciso, lascia tra i tifosi biancocelesti un ottimo ricordo di sè. |
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[[Categoria:Biografie|Johnson George]] |
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[[Categoria:Atleti Polisportiva|Johnson George]] |
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Versione delle 10:09, 16 lug 2012
Cestista nato a Harleton (Texas,U.S.A.) il 19 giugno 1947. Centro di 211 centimetri per 111 chilogrammi di peso. Uscito dalla Stephen F. Austin State University è prima scelta per i Baltimore Bullets nel 1970. Dopo una stagione trascorsa nel Maryland entra nei Dallas Chaparrals militanti nell'ABA. Nel 1972 ritorna nella NBA facendo parte degli Houston Rockets. Dopo due stagioni noiosi problemi alle ginocchia non gli permettono più di sostenere i ritmi frenetici dei pro e sceglie quindi di giocare la più comoda carta del basket europeo. In Italia nell'estate del 1974 sostiene un provino con la Snaidero Udine che però contando sull'arrivo di una stella come Jim McDaniels lo lascia libero. Prova allora a Roma con la Pinti Inox Lazio appena iscritta al nuovo Campionato di A2. L'allenatore Paratore non se lo lascia sfuggire e ben presto il colosso texano conquista critica e appassionati. Anche l'annata seguente ( 1975 - 1976 ) lo vede assoluto protagonista sotto la guida del coach Giancarlo Asteo. Dominatore ai rimbalzi, intimidatore con le sue stoppate stratosferiche, non veloce, ma dotato di un tiro morbido e preciso, lascia tra i tifosi biancocelesti un ottimo ricordo di sè.