Storia del Campionato di Serie A 1990/91: differenze tra le versioni
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La prima vittoria, 3-1, i biancocelesti la ottengono in casa con il Bologna e la domenica 21 ottobre la Lazio costringe al parggio la Juventus al Comunale. La Lazio non approfitta del facile turno casalingo con il Bari che porta via un punto. A Cagliari si registra la prima vittoria esterna, 0-1, ma quattro pareggi consecutivi con l'Atalanta, il Cesena, nel derby, 1-1, e in casa con il Genoa non permettono alla Lazio di allungare. Esce poi sconfitta di misura dal Napoli al San Paolo e poi altri quattro nulla di fatto con il Pisa all'Olimpico, in trasferta con la Fiorentina, in casa con l'Inter e a Genova con la Sampdoria. |
La prima vittoria, 3-1, i biancocelesti la ottengono in casa con il Bologna e la domenica 21 ottobre la Lazio costringe al parggio la Juventus al Comunale. La Lazio non approfitta del facile turno casalingo con il Bari che porta via un punto. A Cagliari si registra la prima vittoria esterna, 0-1, ma quattro pareggi consecutivi con l'Atalanta, il Cesena, nel derby, 1-1, e in casa con il Genoa non permettono alla Lazio di allungare. Esce poi sconfitta di misura dal Napoli al San Paolo e poi altri quattro nulla di fatto con il Pisa all'Olimpico, in trasferta con la Fiorentina, in casa con l'Inter e a Genova con la Sampdoria. |
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Il girone di ritorno si apre con una bella vittoria con il Torino. Poi i biancocelesti pareggiano sul difficile campo di Parma. Ancora una vittoria casalinga con il Lecce, 2-0, permette alla Lazio di andare a San Siro a giocarsela con il Milan. I rossoneri si impongono per 3-1 e vi è poco da recriminare. [[Zoff Dino|Zoff]] compatta la squadra in vista di un'altra trasferta. Questa volta è il Bologna che tenta di aggredire i laziali sin dai primi minuti, ma due reti di [[Riedle Karl Heinz|Riedle]] e [[Sosa (Ruben Sosa Ardaiz)|Sosa]] sono sufficienti per rendere vano il recupero parziale dei rossoblù, 1-2. Dopo la vittoria di Bologna la Lazio è sesta in classifica e quindi in piena corsa per la qualificazione UEFA. La domenica successiva arriva a Roma la forte Juventus. La Lazio entra in campo con piglio autoritario e offensivo e al 35' [[Riedle Karl Heinz|Riedle]] segna il gol di una meritatissima vittoria. |
Il girone di ritorno si apre con una bella vittoria con il Torino. Poi i biancocelesti pareggiano sul difficile campo di Parma. Ancora una vittoria casalinga con il Lecce, 2-0, nella settimana in cui scompare [[Calleri Giorgio|Giorgio Calleri]], permette alla Lazio di andare a San Siro a giocarsela con il Milan. I rossoneri si impongono per 3-1 e vi è poco da recriminare. [[Zoff Dino|Zoff]] compatta la squadra in vista di un'altra trasferta. Questa volta è il Bologna che tenta di aggredire i laziali sin dai primi minuti, ma due reti di [[Riedle Karl Heinz|Riedle]] e [[Sosa (Ruben Sosa Ardaiz)|Sosa]] sono sufficienti per rendere vano il recupero parziale dei rossoblù, 1-2. Dopo la vittoria di Bologna la Lazio è sesta in classifica e quindi in piena corsa per la qualificazione UEFA. La domenica successiva arriva a Roma la forte Juventus. La Lazio entra in campo con piglio autoritario e offensivo e al 35' [[Riedle Karl Heinz|Riedle]] segna il gol di una meritatissima vittoria. |
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La Roma laziale è in piena euforia per il rendimento della squadra e perchè sulla stampa si comincia a vociferare che in tribuna durante Lazio-Juventus ci fosse un finanziere con grandi capacità economiche che risponde al nome di [[Cragnotti Sergio|Sergio Cragnotti]]. Il campionato comunque prosegue e la Lazio pareggia a Bari e con il Cagliari. La secca sconfitta di Bergamo, 4-1, è un campanello d'allarme sulla tenuta psicofisica della squadra. Infatti i biancocelesti non superano il Cesena, pareggiano, 1-1, il derby di ritorno e prendono un'altra scoppola a Genova con i rossoblù, 3-1. Il Napoli passa facilmente a Roma, 0-2, e cominciano i malumori di tifosi e stampa. [[Zoff Dino|Zoff]] prende su di sè le colpe del cattivo rendimento della squadra e devia le critiche ai singoli giocatori. L'azione ha successo: vittoria a Pisa e a Roma con la Fiorentina. Alla penultima giornata la Lazio perde a Milano con l'Inter e chiude il campionato con un divertente pareggio, 3-3, con la Sampdoria all'Olimpico. |
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Versione delle 13:48, 10 lug 2013
La Lazio migliora di anno in anno il suo bilancio. Le rigide regole finanziarie poste in essere dai fratelli Calleri cominciano a dare i loro frutti. Ne è prova l'ingaggio del nuovo allenatore laziale, il mitico Dino Zoff, pluridecorato campione del calcio italiano.
La campagna acquisti-cessioni dell'estate del 1990 viene effettuata secondo le indicazioni del nuovo allenatore e tenendo conto delle possibilità finanziarie della Società.
Vengono acquistati Madonna dall'Atalanta, Vertova dall'Atalanta nella sessione autunnale, Lampugnani dal Messina, Domini dal Cesena, Saurini cresciuto nelle giovanili biancocelesti e preso dalla Lodigiani, Bacci dal Mantova e soprattutto Riedle, centravanti e nazionale tedesco, dal Werder Brema per 10 miliardi di Lire.
Le cessioni riguardano Di Canio che va alla Juventus per circa 8 miliardi di Lire, Beruatto al Mantova, Monti all'Atalanta, Piscedda all'Avellino, Amarildo al Cesena, Nardecchia al Mantova, Icardi al Verona.
Zoff fa svolgere partite amichevoli di alto livello in Italia e in Europa e alla metà di agosto la Lazio è impegnata in Spagna per il Trofeo Città della Linea insieme a Cadiz e Real Madrid. Si aggiudica l'importante Trofeo proprio la Lazio che dopo aver battuto il Cadiz, 2-3, supera nella finale il Real Madrid ai calci di rigore.
La Coppa Italia è affrontata dai biancocelesti con leggerezza, stante la poca pericolosità degli avversari. Anche in questa stagione si procede per eliminazione diretta e alla Lazio è capitato il Modena. Nella partita di andata in Emilia la Lazio pareggia per 0-0 e il passaggio del turno appare superato. A Roma, al termine di una prova pessima, i biancocelesti subiscono una netta sconfitta, 1-3 ed escono dal Torneo.
La prima di campionato vede la Lazio impegnata in trasferta contro il Torino e si risolve con un pareggio a reti bianche, nella seconda la Lazio riceve il Parma ma nme esce un altro pareggio senza reti. La trasferta di Lecce coincide con la prima sconfitta, 1-0, mentre la domenica successiva all'Olimpico Lazio e Milan pareggiano per 1-1.
La prima vittoria, 3-1, i biancocelesti la ottengono in casa con il Bologna e la domenica 21 ottobre la Lazio costringe al parggio la Juventus al Comunale. La Lazio non approfitta del facile turno casalingo con il Bari che porta via un punto. A Cagliari si registra la prima vittoria esterna, 0-1, ma quattro pareggi consecutivi con l'Atalanta, il Cesena, nel derby, 1-1, e in casa con il Genoa non permettono alla Lazio di allungare. Esce poi sconfitta di misura dal Napoli al San Paolo e poi altri quattro nulla di fatto con il Pisa all'Olimpico, in trasferta con la Fiorentina, in casa con l'Inter e a Genova con la Sampdoria.
Il girone di ritorno si apre con una bella vittoria con il Torino. Poi i biancocelesti pareggiano sul difficile campo di Parma. Ancora una vittoria casalinga con il Lecce, 2-0, nella settimana in cui scompare Giorgio Calleri, permette alla Lazio di andare a San Siro a giocarsela con il Milan. I rossoneri si impongono per 3-1 e vi è poco da recriminare. Zoff compatta la squadra in vista di un'altra trasferta. Questa volta è il Bologna che tenta di aggredire i laziali sin dai primi minuti, ma due reti di Riedle e Sosa sono sufficienti per rendere vano il recupero parziale dei rossoblù, 1-2. Dopo la vittoria di Bologna la Lazio è sesta in classifica e quindi in piena corsa per la qualificazione UEFA. La domenica successiva arriva a Roma la forte Juventus. La Lazio entra in campo con piglio autoritario e offensivo e al 35' Riedle segna il gol di una meritatissima vittoria.
La Roma laziale è in piena euforia per il rendimento della squadra e perchè sulla stampa si comincia a vociferare che in tribuna durante Lazio-Juventus ci fosse un finanziere con grandi capacità economiche che risponde al nome di Sergio Cragnotti. Il campionato comunque prosegue e la Lazio pareggia a Bari e con il Cagliari. La secca sconfitta di Bergamo, 4-1, è un campanello d'allarme sulla tenuta psicofisica della squadra. Infatti i biancocelesti non superano il Cesena, pareggiano, 1-1, il derby di ritorno e prendono un'altra scoppola a Genova con i rossoblù, 3-1. Il Napoli passa facilmente a Roma, 0-2, e cominciano i malumori di tifosi e stampa. Zoff prende su di sè le colpe del cattivo rendimento della squadra e devia le critiche ai singoli giocatori. L'azione ha successo: vittoria a Pisa e a Roma con la Fiorentina. Alla penultima giornata la Lazio perde a Milano con l'Inter e chiude il campionato con un divertente pareggio, 3-3, con la Sampdoria all'Olimpico.