Baggio Paolo: differenze tra le versioni

Da LazioWiki.

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 37: Riga 37:
Ora è pensionato e guarda il calcio con curiosità ma senza esserne particolarmente attratto. Ritiene che aspetti esterni fatti di gossip, tatuaggi e strane pettinature allontanino il pubblico dall'essenza stessa del gioco del calcio che dovrebbe basarsi sulla classe e la fantasia. Anche il ricorso alla sola forza fisica, al fallo tattico o addirittura alla violenza, hanno snaturato uno sport che trovava fondamento nel gesto tecnico e nelle prodezze individuali poste al servizio della squadra.
Ora è pensionato e guarda il calcio con curiosità ma senza esserne particolarmente attratto. Ritiene che aspetti esterni fatti di gossip, tatuaggi e strane pettinature allontanino il pubblico dall'essenza stessa del gioco del calcio che dovrebbe basarsi sulla classe e la fantasia. Anche il ricorso alla sola forza fisica, al fallo tattico o addirittura alla violenza, hanno snaturato uno sport che trovava fondamento nel gesto tecnico e nelle prodezze individuali poste al servizio della squadra.
[[Baggio Paolo|Paolo Baggio]] è oggi un distinto signore che ricorda con piacere i tempi in cui giocava. Durante un viaggio fatto a Ragusa nel 2007, dopo 40 anni esatti da quando giocava con la squadra siciliana, è stato riconosciuto e accolto con straordinario affetto dalla gente di quella città e ciò ha costituito per lui una soddisfazione indescrivibile. (foto 7 e 8).
[[Baggio Paolo|Paolo Baggio]] è oggi un distinto signore che ricorda con piacere i tempi in cui praticava il calcio. Durante un viaggio fatto a Ragusa nel 2007, dopo 40 anni esatti da quando giocava con la squadra siciliana, è stato riconosciuto e accolto con straordinario affetto dalla gente di quella città e ciò ha costituito per lui una soddisfazione indescrivibile. (foto 7 e 8).





''Singolare l'episodio seguente che, per chiudere, il dott. [[Baggio Paolo|Baggio]] ha voluto raccontarci e in cui ricorda affettuosamente l'allenatore laziale [[Facchin Carlo|Carlo Facchin]]'':


Avrei tante altre cose da aggiungere, ma lo faccio con questa breve nota a termine che vuol essere
Avrei tante altre cose da aggiungere, ma lo faccio con questa breve nota a termine che vuol essere
Riga 65: Riga 61:
FORTE COME TE, E SARESTE UN’OTTIMA COPPIA VOI DUE. Anzi ,Paolo, te lo voglio
FORTE COME TE, E SARESTE UN’OTTIMA COPPIA VOI DUE. Anzi ,Paolo, te lo voglio


Presentare.” Dal corridoio del treno si sposta e chiama un ragazzo che seduto vicino al finestrino
presentare.” Dal corridoio del treno si sposta e chiama un ragazzo che seduto vicino al finestrino


nello scompartimento, guardava assorto all’esterno. Questi si alza e ci raggiunge nel corridoio.
nello scompartimento, guardava assorto all’esterno. Questi si alza e ci raggiunge nel corridoio.
Riga 91: Riga 87:
Avrei dovuto seguire il Suo consiglio…. Invece il lunedì successivo all’incontro, alle ore 8,30
Avrei dovuto seguire il Suo consiglio…. Invece il lunedì successivo all’incontro, alle ore 8,30


ero nel mio ufficio, in centro Milano.
ero nel mio ufficio, in centro Milano.






Colgo l’occasione per salutare tutti gli appassionati della Vs. Redazione.






Versione delle 14:58, 21 ott 2013

 Questa voce  è solo un abbozzo: contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di LazioWiki.
Paolo Baggio
La notizia dell'acquisto

Questa biografia deriva da una lettera che il dott. Paolo Baggio, con estrema cortesia, ha inviato a LazioWiki. Lo ringraziamo con tutto il nostro affetto.

La Redazione di LazioWiki.


Nato nel 1943. Mezzala. Proveniente dal Verona. Fa parte della De Martino nella stagione 1962/63.

Fortemente voluto dal presidente Angelo Miceli è lungamente provato in campo dall'allenatore Carlo Facchin durante il ritiro estivo di Monte Compatri. Anche l'allora allenatore della Squadra De Martino Enrique (Enrico) Flamini lo stima molto e presto il calciatore diventa un punto fermo della formazione biancoceleste. Purtroppo la prima squadra non parte bene in campionato e Facchin viene esonerato. Gli subentra Juan Carlos Lorenzo che preferisce schierare giocatori collaudati per risalire posizioni in classifica.

Baggio non intravede prospettive rassicuranti e quando gli arriva una proposta professionale extracalcistica da Milano, dopo aver tentato invano di conferire con il presidente Miceli, decide di accettarla. E' il mese di dicembre e questo promettente calciatore decide di lasciare l'attività sportiva.

Dimentica totalmente il calcio per un anno e mezzo, ma poi, spinto dalla passione, riprende con fatica a giocare al calcio. Lo fa con formazioni minori che gli possano consentire di continuare il suo lavoro e che non lo impegnino con allenamenti troppo assidui. Altro elemento fondamentale nella scelta riveste la vicinanza con il suo luogo di residenza. Nel 1964 milita nel campionato dilettanti di prima categoria con il Dextrosport di Castelmassa (RO). (foto 1) Nelle due stagioni successive veste la maglia del Giorgione di Castelfranco Veneto (TV) sempre nel campionato dilettanti di prima categoria. (foto 2)

Il giovane calciatore nel frattempo è iscritto all'Università e le alte tasse e il costo dei testi lo convincono a trasferirsi in Sicilia per giocare nel campionato di Serie D nei ranghi dell'U.S. Ragusa dove percepisce emolumenti maggiori. (foto 3) Nella stagione 1967/68 torna al nord e milita per due anni nell'U.S. Clodia di Chioggia (VE) dove prima vince il campionato dilettanti di prima categoria (foto n° 4 : terzo in piedi da sx) e poi disputa il campionato di serie D.

Le due ultime stagioni, 1969/70 e 1970/71, le gioca con i colori del G.S. Mira (VE) nel campionato dilettanti di prima categoria.

Chiude in bellezza con il calcio nell'estate del 1971 aggiudicandosi due coppe come miglior goleador e miglior giocatore nel Torneo Città di Conselve. (foto 5 e 6)

Ormai gli impegni professionali hanno il sopravvento e la decisione di abbandonare l'attività sportiva è questa volta irrevocabile.

In ogni campionato e in ogni squadra in cui ha giocato Baggio è risultato quasi sempre capocannoniere. Micidiale sulle punizioni non ha mai amato tirare i calci di rigore.

Ottenuta la Laurea in Scienze Agrarie, l'ex calciatore biancoceleste assume la direzione di una società Agro-zootecnica che opera in Veneto, Emilia e Toscana.

Dopo 10 anni accetta un incarico, presso una multinazionale, di Export Area Manager del settore cuoio, pellami e scarpe per l'area africana e mediorentale. Nella stessa società e con l'incarico in Direzione passa nell'area del Pacifico meridionale con sede a Parigi e Tahiti. Successivamente è ancora Export Area Manager per l'Europa occidentale.

Infine decide di mettersi in gioco come imprenditore autonomo nel medesimo settore e per 10 anni amplia il suo raggio d'affari.

Ora è pensionato e guarda il calcio con curiosità ma senza esserne particolarmente attratto. Ritiene che aspetti esterni fatti di gossip, tatuaggi e strane pettinature allontanino il pubblico dall'essenza stessa del gioco del calcio che dovrebbe basarsi sulla classe e la fantasia. Anche il ricorso alla sola forza fisica, al fallo tattico o addirittura alla violenza, hanno snaturato uno sport che trovava fondamento nel gesto tecnico e nelle prodezze individuali poste al servizio della squadra.

Paolo Baggio è oggi un distinto signore che ricorda con piacere i tempi in cui praticava il calcio. Durante un viaggio fatto a Ragusa nel 2007, dopo 40 anni esatti da quando giocava con la squadra siciliana, è stato riconosciuto e accolto con straordinario affetto dalla gente di quella città e ciò ha costituito per lui una soddisfazione indescrivibile. (foto 7 e 8).

Singolare l'episodio seguente che, per chiudere, il dott. Baggio ha voluto raccontarci e in cui ricorda affettuosamente l'allenatore laziale Carlo Facchin:

Avrei tante altre cose da aggiungere, ma lo faccio con questa breve nota a termine che vuol essere

un saluto/omaggio al sig. Facchini, che nella primavera del 1963, ho avuto occasione di incontrare

in treno. E’ sabato, sto rientrando da Milano a Padova (dove risiedeva la mia famiglia), e trovo

casualmente in treno, il mio ex-Mister che va in trasferta con il suo LEGNANO. Dopo i convenevoli,

appena sente che ho chiuso con il calcio, mi redarguisce anche in modo energico, poi mi

propone di raggiungerlo a Legnano.

Cerca di fare opera di persuasione dicendo che la Società è seria, che il Presidente è persona

capace, che la squadra va bene, che l’ambiente è ideale e poi aggiunge più direttamente :” Una

mezzala come te, mi serve proprio; a sinistra, all’ala ho un ragazzo MANCINO COME TE E

FORTE COME TE, E SARESTE UN’OTTIMA COPPIA VOI DUE. Anzi ,Paolo, te lo voglio

presentare.” Dal corridoio del treno si sposta e chiama un ragazzo che seduto vicino al finestrino

nello scompartimento, guardava assorto all’esterno. Questi si alza e ci raggiunge nel corridoio.

E’ un ragazzo che fisicamente mi rassomiglia, quasi mio coetaneo e seguono le presentazioni.


Il sig. Facchini è visibilmente soddisfatto perché vede bene quella coppia….. quel ragazzo era

l’allora ancora sconosciuto GIGI RIVA, che qualche tempo dopo sarebbe passato dal Legnano

al Cagliari.


Questo successe 50 anni fa, e in tutti questi lunghissimi 50 anni, mi sono ripetutamente chiesto

se quella copia di mancini, avrebbe funzionato, come prediceva il sig. Facchini, allenatore,

ma soprattutto persona seria, sensibile e capace.


Avrei dovuto seguire il Suo consiglio…. Invece il lunedì successivo all’incontro, alle ore 8,30

ero nel mio ufficio, in centro Milano.