Cesaroni Orlando: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
| Riga 2: | Riga 2: | ||
[[Immagine:Cesaroni.jpg|thumb|left|130px]] |
[[Immagine:Cesaroni.jpg|thumb|left|130px]] |
||
Nato a Roma, nel rione Borgo, il [[4 novembre]] [[1890]] da Giocondo e Maria Quartulli. Fu massaggiatore della Lazio a partire dal febbraio [[1931]]. Successivamente passò al Trastevere e poi all'Alba. Ex forte podista e amante della scrittura, fu autore del libro "Le mie 39 maratone", in cui rievocava i suoi lusinghieri trascorsi sportivi. Inizialmente lavorava come fornaio ma, colpito dalle imprese di Dorando Petri, cominciò a fare del podismo la sua attività principale. Gareggiò per diverse società come la Umberto (I), lo Sport Club Borgo, la Voluntas, la prestigiosa Cristoforo Colombo, la Fortitudo, l'Alba, il Trionfale, il Club Testaccio, la Lazio (nel [[1913]]), la Juventus. Da segnalare che nel [[1911]] aveva vinto la Maratona di Roma valevole per il campionato d'Italia, correndo, 49 anni prima di Abebe Bikila, a piedi scalzi. Durante la guerra gareggiò per due società napoletane. Torno a correre per l'Audace nel [[1917]] e [[1918]] Dopo la 1^ guerra mondiale fu uno dei migliori podisti italiani e si affermò in moltissime competizioni di alto livello. Solo per un malanno accusato durante la maratona di Verona, che lo aveva costretto a ritirarsi, non fu selezionato per le Olimpiadi di Stoccolma. Fallì di pochissimo anche la gara di selezione per le Olimpiadi di Anversa. Arrivò a disputare ben 42 maratone e la sua carriera di podista non si interruppe che in tarda età. Gareggiò, infatti, con ottimi risultati fino a 57 anni. |
Nato a Roma, nel rione Borgo, il [[4 novembre]] [[1890]] da Giocondo e Maria Quartulli. Fu massaggiatore della Lazio a partire dal febbraio [[1931]]. Successivamente passò al Trastevere e poi all'Alba. Ex forte podista e amante della scrittura, fu autore del libro "Le mie 39 maratone", in cui rievocava i suoi lusinghieri trascorsi sportivi. Inizialmente lavorava come fornaio ma, colpito dalle imprese di Dorando Petri, cominciò a fare del podismo la sua attività principale. Gareggiò per diverse società come la Umberto (I), lo Sport Club Borgo, la Voluntas, la prestigiosa Cristoforo Colombo, la Fortitudo, l'Alba, il Trionfale, il Club Testaccio, la Lazio (nel [[1913]]), la Juventus. Da segnalare che nel [[1911]] aveva vinto la Maratona di Roma valevole per il campionato d'Italia, correndo, 49 anni prima di Abebe Bikila, a piedi scalzi. Durante la guerra gareggiò per due società napoletane. Torno a correre per l'Audace nel [[1917]] e [[1918]] Dopo la 1^ guerra mondiale fu uno dei migliori podisti italiani e si affermò in moltissime competizioni di alto livello. Solo per un malanno accusato durante la maratona di Verona, che lo aveva costretto a ritirarsi, non fu selezionato per le Olimpiadi di Stoccolma del [[1912]]. Fallì di pochissimo anche la gara di selezione per le Olimpiadi di Anversa del [[1920]]. Arrivò a disputare ben 42 maratone e la sua carriera di podista non si interruppe che in tarda età. Gareggiò, infatti, con ottimi risultati fino a 57 anni. |
||
Come accennato divenne il massaggiatore della Lazio nel [[1931]], ma questa esperienza durò pochi mesi. Si esibiva spesso durante gli intervalli delle partite di calcio, dando vita ad appassionanti duelli con altri atleti in gare sui 3.000 e 5.000 metri. Durante la seconda guerra mondiale interruppe l'attività fino al [[1943]] quando, con un comunicato pubblicato sul Corriere dello Sport, annunciò il suo ritorno alle gare. Corse in diverse competizioni podistiche e si tolse ancora numerose soddisfazioni sportive. Nel [[1944]] fu dirigente e allenatore degli atleti del Circolo Sportivo Agnini che nel [[1945]] divenne l'A.S. Montesacro. Partecipò, sempre nel [[1945]], alla maratona di Roma, corsa valida per il titolo italiano di specialità, ma si ritirò. Aveva 57 anni. Nel [[1947]] allenò i podisti dell'A.S. Trastevere. Successivamente divenne massaggiatore del Latina Calcio. |
Come accennato divenne il massaggiatore della Lazio nel [[1931]], ma questa esperienza durò pochi mesi. Si esibiva spesso durante gli intervalli delle partite di calcio, dando vita ad appassionanti duelli con altri atleti in gare sui 3.000 e 5.000 metri. Durante la seconda guerra mondiale interruppe l'attività fino al [[1943]] quando, con un comunicato pubblicato sul Corriere dello Sport, annunciò il suo ritorno alle gare. Corse in diverse competizioni podistiche e si tolse ancora numerose soddisfazioni sportive. Nel [[1944]] fu dirigente e allenatore degli atleti del Circolo Sportivo Agnini che nel [[1945]] divenne l'A.S. Montesacro. Partecipò, sempre nel [[1945]], alla maratona di Roma, corsa valida per il titolo italiano di specialità, ma si ritirò. Aveva 57 anni. Nel [[1947]] allenò i podisti dell'A.S. Trastevere. Successivamente divenne massaggiatore del Latina Calcio. |
||
Si spense nella città pontina il [[3 maggio]] [[1943]]. |
|||
[[Immagine:Cesaronix.jpg|thumb|right|100px|Cesaroni corre e vince nel febbraio [[1945]] durante l'intervallo di Lazio-Trastevere]] |
[[Immagine:Cesaronix.jpg|thumb|right|100px|Cesaroni corre e vince nel febbraio [[1945]] durante l'intervallo di Lazio-Trastevere]] |
||
Versione delle 20:51, 7 ago 2014

Nato a Roma, nel rione Borgo, il 4 novembre 1890 da Giocondo e Maria Quartulli. Fu massaggiatore della Lazio a partire dal febbraio 1931. Successivamente passò al Trastevere e poi all'Alba. Ex forte podista e amante della scrittura, fu autore del libro "Le mie 39 maratone", in cui rievocava i suoi lusinghieri trascorsi sportivi. Inizialmente lavorava come fornaio ma, colpito dalle imprese di Dorando Petri, cominciò a fare del podismo la sua attività principale. Gareggiò per diverse società come la Umberto (I), lo Sport Club Borgo, la Voluntas, la prestigiosa Cristoforo Colombo, la Fortitudo, l'Alba, il Trionfale, il Club Testaccio, la Lazio (nel 1913), la Juventus. Da segnalare che nel 1911 aveva vinto la Maratona di Roma valevole per il campionato d'Italia, correndo, 49 anni prima di Abebe Bikila, a piedi scalzi. Durante la guerra gareggiò per due società napoletane. Torno a correre per l'Audace nel 1917 e 1918 Dopo la 1^ guerra mondiale fu uno dei migliori podisti italiani e si affermò in moltissime competizioni di alto livello. Solo per un malanno accusato durante la maratona di Verona, che lo aveva costretto a ritirarsi, non fu selezionato per le Olimpiadi di Stoccolma del 1912. Fallì di pochissimo anche la gara di selezione per le Olimpiadi di Anversa del 1920. Arrivò a disputare ben 42 maratone e la sua carriera di podista non si interruppe che in tarda età. Gareggiò, infatti, con ottimi risultati fino a 57 anni.
Come accennato divenne il massaggiatore della Lazio nel 1931, ma questa esperienza durò pochi mesi. Si esibiva spesso durante gli intervalli delle partite di calcio, dando vita ad appassionanti duelli con altri atleti in gare sui 3.000 e 5.000 metri. Durante la seconda guerra mondiale interruppe l'attività fino al 1943 quando, con un comunicato pubblicato sul Corriere dello Sport, annunciò il suo ritorno alle gare. Corse in diverse competizioni podistiche e si tolse ancora numerose soddisfazioni sportive. Nel 1944 fu dirigente e allenatore degli atleti del Circolo Sportivo Agnini che nel 1945 divenne l'A.S. Montesacro. Partecipò, sempre nel 1945, alla maratona di Roma, corsa valida per il titolo italiano di specialità, ma si ritirò. Aveva 57 anni. Nel 1947 allenò i podisti dell'A.S. Trastevere. Successivamente divenne massaggiatore del Latina Calcio.
Si spense nella città pontina il 3 maggio 1943.
