Donati Aldo: differenze tra le versioni

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<html> ► <a href="#Inno"> Il testo dell'inno alla Lazio composto da Aldo Donati </a> </html>


Cantautore, nato a Roma il [[2 settembre]] [[1947]].
Cantautore, nato a Roma il [[2 settembre]] [[1947]].
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''Se n'è andato uno dei cantori della nostra esistenza, autore di tante colonne sonore che, da laziali, ci hanno fatto emozionare. Aldo Donati scompare oggi ma nel nostro cuore, allo stadio come nella vita, i suoi inni e perciò il suo ricordo, risuoneranno ancora tantissime volte, per sempre, rimanendo immortali. Tutta la S.S. Lazio si unisce al cordoglio della moglie Velia e della sua famiglia.''
''Se n'è andato uno dei cantori della nostra esistenza, autore di tante colonne sonore che, da laziali, ci hanno fatto emozionare. Aldo Donati scompare oggi ma nel nostro cuore, allo stadio come nella vita, i suoi inni e perciò il suo ricordo, risuoneranno ancora tantissime volte, per sempre, rimanendo immortali. Tutta la S.S. Lazio si unisce al cordoglio della moglie Velia e della sua famiglia.''


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Riportiamo di seguito alcuni articoli di stampa pubblicati all'indomani della notizia della scomparsa dell'artista:
<html> ► <a href="#Inno"> Il testo dell'inno alla Lazio composto da Aldo Donati </a> </html>


Dalla [[Gazzetta dello Sport]] del [[25 agosto]] [[2014]]:

Ciao Aldo, "impasto de forza e volontà".

Se è vero che le squadre sono dell’amore di chi le vive, ieri, con la scomparsa di Aldo Donati, la Lazio ha perso una colonna portante della propria storia. Era lui che con fierezza faceva sapere al mondo «quanto è bello esse laziali», era lui che rappresentava il carattere dei tifosi biancocelesti: Aldo era «l’impasto de forza e volontà», e aveva un cuore «come nessuno c’ha». La società biancoceleste ha voluto onorarne la memoria pubblicando un comunicato sul proprio sito ufficiale e scendendo in campo con il lutto al braccio nella gara contro il Bassano. Morto ieri dopo cinque anni di coma, Donati era però molto più di un semplice tifoso: artista a tutto tondo, ha fatto della romanità non solo un vanto ma anche il suo cavallo di battaglia. Nel 1978 recitò al teatro Sistina in Rugantino, insieme ad Aldo Fabrizi ed Enrico Montesano. In carriera, oltre al quarto posto a Sanremo raggiunto con «Canterò, canterò, canterò», vanta collaborazioni con Mina e Gianni Morandi. Nel 2003 tornò a Sanremo duettando con Iva Zanicchi in «Fossi un tango». Ha composto anche «Canzoni stonate», resa celebre proprio da Mina e da Morandi e che lui stesso ha cantato in spagnolo in coppia con Stevie Wonder. In occasione del centenario della Lazio, Donati partecipò alla stesura dell’inno «Cent’anni insieme». Per i tifosi laziali (e quindi probabilmente anche per lui) la sua più bella creatura resta però «Inno alla Lazio So’ già du’ ore», con la quale descrive l’attesa alle partite. E allora, quando all’Olimpico ora si canterà l’inno, lassù vicino al «Maestro», a guardare le partite della Lazio ora ci sarà anche Aldo, tifoso e cantore di due colori che per lui significavano amore.


Da [[Il Messaggero]] del [[25 agosto]] [[2014]]:

Aldo Donati, una vita per la canzone.

Cantautore verace cresciuto in quella formidabile scuola che è stata la Rca, fra i fondatori di una formazione storica come i Schola Cantorum, tifoso sfegatato della Lazio, squadra per la quale ha scritto l’inno So’ già du’ ore, Aldo Donati è morto ieri a 61 anni. Quasi cinque anni fa era stato colpito da un gravissimo aneurisma che lo ha fatto sprofondare in uno stato di coma dal quale non si è mai ripreso. La sua carriera era cominciata in quella palestra di cantautori che è stata la Rca al chilometro 12 di via Tiburtina. Nel 73 è l’animatore di una formazione, la Schola Cantorum, patrocinata personalmente da Ennio Melis, il direttore della casa discografica che, vista l’abbondanza, decide di unire una decina di giovani autori della sua scuderia in un’unica formazione che ripropone i pezzi famosi di Cocciante, Venditti, De Gregori, Dalla. Aldo ne diventa la voce guida e il debutto è nell’album di Francesco De Gregori del ’74 dove partecipano al brano Niente da capire. Con la Schola Cantorum, Donati partecipa al programma televisivo Senza rete e lancia canzoni come Lella. Nel 78 viene chiamato da Pietro Garinei per partecipare a Rugantino con Montesano, Aldo Fabrizi e Alida Chelli. Ha scritto diversi pezzi per la serie di film polizieschi degli anni 70 e ha partecipato a svariati festival di Sanremo, dove il maggior successo lo ha ottenuto nell’80 con Canterò canterò canterò, arrivata quarta. Ha scritto per Sylvie Vartan, Donatella Rettore, Iva Zanicchi e con Mina ha avuto una lunga collaborazione passata da Mio di chi, da Così, da Amornero e da Canzoni stonate (con testo di Mogol) che rilancia nel 1981 Gianni Morandi e nel 2006 viene riproposta da Andrea Bocelli in coppia con Stevie Wonder nell’album Amore. In quello stesso anno Maurizio Costanzo ed Alex Britti lo scelgono come interprete, insieme ai ragazzi di Amici, della commedia musicale Lungomare di Ostia. Infine nel 2009, prima dell’emorragia che lo ha colpito a novembre, Aldo vince il Festival degli autori di Sanremo con la canzone Diverso, testo di Giorgio Faletti.


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Versione delle 08:56, 25 ago 2014

Aldo Donati
Aldo Donati

Il testo dell'inno alla Lazio composto da Aldo Donati

Cantautore, nato a Roma il 2 settembre 1947.

Nel 1975 arriva al successo con il gruppo "Schola Cantorum", che ha fondato, partecipando alla trasmissione "Senza rete". Tra i successi più importanti: "Lella", "Lassame perde", "Le tre campane", "Il mio Amore". Numerose sono le partecipazioni a manifestazioni canore e trasmissioni televisive tra cui "Il Festival Bar", "Il Cantagiro", "Disco per l'estate", "Il Giro Festival", "Domenica In", "Buona Domenica" ed il "Maurizio Costanzo Show".

Nel 1980 incide "Canterò Canterò Canterò" con la quale raggiunge il 4° posto a Sanremo e un buon successo nelle vendite del disco. Partecipa 5 volte al Festival di Sanremo: nel 1978, 1979, 1980, 1986 e 1993. Nel 1978 Pietro Garinei ed Armando Trovajoli lo vogliono al teatro Sistina per partecipare alla commedia musicale "Rugantino" al fianco di Aldo Fabrizi, Bice Valori, Enrico Montesano e Alida Chelli, dove recita e canta i brani: "Roma nu fa la stupida stasera", "Tirollallero", "Chiumachella de Trastevere".

Con Mina ha una lunga collaborazione artistica, come anche con le maggiori cantanti italiane. Per Gianni Morandi scrive la splendida "Canzoni stonate" che il cantante emiliano ha sempre considerato la sua canzone più bella. Appassionato di calcio e grande tifoso della Lazio, negli anni settanta compone e canta l'"Inno alla Lazio" (conosciuto come "So' già du' ore") dedicato ai biancocelesti, che diventa uno degli inni più amati a tutt'oggi. Nel 2000 partecipa alla stesura dell'inno del centenario "Cent'anni insieme" assieme ad altri artisti. E' sovente ospite di note trasmissioni sportive televisive locali nelle quali manifesta la sua profonda fede per i colori biancocelesti. Dal 2009 conduce la trasmissione "FM Lazio" su TeleRoma 56. Nel 2009 un grave malore lo costringe ad abbandonare ogni attività. Non si riprende dalla malattia e nel pomeriggio del 24 agosto 2014, dopo cinque anni di coma, scompare.

La Lazio, pochi minuti dopo la notizia della scomparsa dell'artista, dirama questo comunicato:

Se n'è andato uno dei cantori della nostra esistenza, autore di tante colonne sonore che, da laziali, ci hanno fatto emozionare. Aldo Donati scompare oggi ma nel nostro cuore, allo stadio come nella vita, i suoi inni e perciò il suo ricordo, risuoneranno ancora tantissime volte, per sempre, rimanendo immortali. Tutta la S.S. Lazio si unisce al cordoglio della moglie Velia e della sua famiglia.


Riportiamo di seguito alcuni articoli di stampa pubblicati all'indomani della notizia della scomparsa dell'artista:


Dalla La Gazzetta Dello Sport del 25 agosto 2014:

Ciao Aldo, "impasto de forza e volontà".

Se è vero che le squadre sono dell’amore di chi le vive, ieri, con la scomparsa di Aldo Donati, la Lazio ha perso una colonna portante della propria storia. Era lui che con fierezza faceva sapere al mondo «quanto è bello esse laziali», era lui che rappresentava il carattere dei tifosi biancocelesti: Aldo era «l’impasto de forza e volontà», e aveva un cuore «come nessuno c’ha». La società biancoceleste ha voluto onorarne la memoria pubblicando un comunicato sul proprio sito ufficiale e scendendo in campo con il lutto al braccio nella gara contro il Bassano. Morto ieri dopo cinque anni di coma, Donati era però molto più di un semplice tifoso: artista a tutto tondo, ha fatto della romanità non solo un vanto ma anche il suo cavallo di battaglia. Nel 1978 recitò al teatro Sistina in Rugantino, insieme ad Aldo Fabrizi ed Enrico Montesano. In carriera, oltre al quarto posto a Sanremo raggiunto con «Canterò, canterò, canterò», vanta collaborazioni con Mina e Gianni Morandi. Nel 2003 tornò a Sanremo duettando con Iva Zanicchi in «Fossi un tango». Ha composto anche «Canzoni stonate», resa celebre proprio da Mina e da Morandi e che lui stesso ha cantato in spagnolo in coppia con Stevie Wonder. In occasione del centenario della Lazio, Donati partecipò alla stesura dell’inno «Cent’anni insieme». Per i tifosi laziali (e quindi probabilmente anche per lui) la sua più bella creatura resta però «Inno alla Lazio So’ già du’ ore», con la quale descrive l’attesa alle partite. E allora, quando all’Olimpico ora si canterà l’inno, lassù vicino al «Maestro», a guardare le partite della Lazio ora ci sarà anche Aldo, tifoso e cantore di due colori che per lui significavano amore.


Da Il Messaggero del 25 agosto 2014:

Aldo Donati, una vita per la canzone.

Cantautore verace cresciuto in quella formidabile scuola che è stata la Rca, fra i fondatori di una formazione storica come i Schola Cantorum, tifoso sfegatato della Lazio, squadra per la quale ha scritto l’inno So’ già du’ ore, Aldo Donati è morto ieri a 61 anni. Quasi cinque anni fa era stato colpito da un gravissimo aneurisma che lo ha fatto sprofondare in uno stato di coma dal quale non si è mai ripreso. La sua carriera era cominciata in quella palestra di cantautori che è stata la Rca al chilometro 12 di via Tiburtina. Nel 73 è l’animatore di una formazione, la Schola Cantorum, patrocinata personalmente da Ennio Melis, il direttore della casa discografica che, vista l’abbondanza, decide di unire una decina di giovani autori della sua scuderia in un’unica formazione che ripropone i pezzi famosi di Cocciante, Venditti, De Gregori, Dalla. Aldo ne diventa la voce guida e il debutto è nell’album di Francesco De Gregori del ’74 dove partecipano al brano Niente da capire. Con la Schola Cantorum, Donati partecipa al programma televisivo Senza rete e lancia canzoni come Lella. Nel 78 viene chiamato da Pietro Garinei per partecipare a Rugantino con Montesano, Aldo Fabrizi e Alida Chelli. Ha scritto diversi pezzi per la serie di film polizieschi degli anni 70 e ha partecipato a svariati festival di Sanremo, dove il maggior successo lo ha ottenuto nell’80 con Canterò canterò canterò, arrivata quarta. Ha scritto per Sylvie Vartan, Donatella Rettore, Iva Zanicchi e con Mina ha avuto una lunga collaborazione passata da Mio di chi, da Così, da Amornero e da Canzoni stonate (con testo di Mogol) che rilancia nel 1981 Gianni Morandi e nel 2006 viene riproposta da Andrea Bocelli in coppia con Stevie Wonder nell’album Amore. In quello stesso anno Maurizio Costanzo ed Alex Britti lo scelgono come interprete, insieme ai ragazzi di Amici, della commedia musicale Lungomare di Ostia. Infine nel 2009, prima dell’emorragia che lo ha colpito a novembre, Aldo vince il Festival degli autori di Sanremo con la canzone Diverso, testo di Giorgio Faletti.





Il testo dell'Inno alla Lazio composto da Aldo Donati:


So già du ore, che stamo ad aspettà

me batte er core, cominceno a giocà

mille bandiere, famo sventolà

entra la Lazio, lo stadio sta a scoppià


Lazio grande Lazio, che ce ponno fa'

undici fiati, tutti quanti a respirà

Lazio grande Lazio, nata pe dominà

tu sei la mejo, e nun ce vonno sta


Semo n'impasto, de forza e volontà

co tanto core, come nessuno c'ha

fermate monno, sotto ar cuppolone

rifatte l'occhi, stamo a gioca a pallone


Lazio grande Lazio, che ce ponno fa'

undici fiati, tutti quanti a respirà

Lazio grande Lazio, nata pe dominà

tu sei la mejo, e nun ce vonno sta


Daje aquilotti, nun se po sbajà

su c'è er Maestro, che ce sta a guardà...


Lazio grande Lazio, che ce ponno fa'

undici fiati, tutti quanti a respirà

Lazio grande Lazio, nata pe dominà

tu sei la mejo, e nun ce vonno sta



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