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[[Immagine:federici.jpg|thumb|left|180px|Egisto Federici]]
[[Image:Chinaglia scudetto.jpg|thumb|left|200px|Giorgio Chinaglia]]


==<font color=green> '''21 gennaio''' </font>==
==<font color=green> '''24 gennaio''' </font>==


===Egisto Federici===
===Giorgio Chinaglia===


Attaccante, nato a Pontecimato Frazione di Carrara il [[24 gennaio]] [[1947]] e deceduto in Florida a Naples il [[1 aprile|1° aprile]] [[2012]] in seguito ad un attacco cardiaco che lo aveva colpito il [[30 marzo]] [[2012]] per il quale era stato operato per l'applicazione di quattro stent. Giorgio Chinaglia nasce in una famiglia povera ma dignitosa che dimora in Pontecimato, frazione di Carrara. Il padre Mario emigra nel Galles dove svolge un duro lavoro in fonderia, mentre la mamma Giovanna, casalinga, aiuta la famiglia completata anche dalla sorella Rita. Giorgio vive con la nonna Clelia fino all'età di 6 anni quando si riunisce alla famiglia a Cardiff in Galles, dopo un viaggio con un cartello legato al collo che riportava l'indirizzo della famiglia nel caso si fosse perso. In Galles la famiglia Chinaglia non se la passa bene e il padre con il proprio lavoro riesce a stento a sfamare la famiglia che vive in due piccole stanze con un affitto molto caro da pagare. Il piccolo Giorgio frequenta la scuola cattolica "St.Peter's", e poi la "Lady Mary grammar school"; qui fa la conoscenza con l'allenatore della squadra di rugby della "Lady Mary" che gli propone di allenarsi dopo aver avuto buone referenze dal professore di educazione fisica. E' il padre a respingere la proposta affermando che ''un Italiano deve giocare solo al calcio''. Con questo presupposto Giorgio inizia a dare i primi calci al pallone con profitto sicuramente migliore di quello scolastico. Molto presto il ragazzo è inserito sia nella squadra scolastica di calcio che in quella di rugby, malgrado il categorico divieto espresso dal padre.
Difensore, nato a Milano il [[21 gennaio]] [[1887]], deceduto a Cesano Boscone (MI) il [[26 marzo]] [[1957]].


► [[Chinaglia Giorgio|Clicca qui per continuare la lettura]]
Gioca nella Lazio dal [[1907]] al [[1909]]. In coppia prima con [[Marrajeni Francesco|Marrajeni]] e più tardi con [[Canalini Alberto|Canalini]] forma una linea difensiva di terzini pressochè insuperabile. Militare di leva a Roma, aveva già indossato la maglia del [[Milan]], chiede di far parte della Lazio. ► [[Federici Egisto|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:Fiorini.jpg|thumb|left|180px|Giuliano Fiorini]]

===Giuliano Fiorini===

Attaccante, nato a Modena il [[21 gennaio]] [[1958]] e deceduto a Bologna il [[5 agosto]] [[2005]].

Inizia nel [[Bologna]] con il quale esordisce a diciassette anni in [[Serie A]]. Viene mandato in prestito al [[Rimini Calcio|Rimini]], al [[Brescia]], [[Foggia]] ed al [[Piacenza]] in [[Serie C|serie C1]], dove vince la classifica cannonieri [[1979/80]] con 21 reti. Torna a Bologna, dove resta per tre stagioni, prima di passare al [[Genoa]] (tre stagioni intervallate da una nella [[Sambenedettese]]). La Lazio lo acquistra nel [[1985]] dal [[Genoa]]. Disputa 2 stagioni in maglia biancoceleste dove colleziona 48 presenze e 10 reti in [[Campionato]]. ► [[Fiorini Giuliano|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:Pin.jpg|thumb|left|180px|Gabriele Pin]]

===Gabriele Pin===

Centrocampista, nato a Vittorio Veneto (TV) il [[21 gennaio]] [[1962]].

Viene acquistato nel [[1986]] dalla [[Juventus FC|Juventus]]. Disputa 6 stagioni in maglia biancoceleste prima di passare al [[Parma]]. Con la Lazio colleziona 196 presenze e 15 reti in [[Campionato]]. ► [[Pin Gabriele|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:Boksic.jpg|thumb|left|180px|Alen Boksic]]

===Alen Boksic===

Attaccante, nato a Makarska (Croazia) il [[21 gennaio]] [[1970]].

Inizia la carriera nell'Hajduk Spalato nel [[1987]]. In quattro stagioni disputa 95 partite segnando 27 gol e nel [[1991]] conquista il suo primo trofeo, la Coppa Nazionale di Jugoslavia sconfiggendo in finale la [[Stella Rossa]] per 1-0, proprio con un suo gol segnato al 66'. Sarà l'ultima Coppa di Jugoslavia disputata, di lì a poco infatti scoppia una sanguinosa guerra e della coppa stessa si perdono le tracce per lunghi anni. Nel [[1991]] passa al Cannes, in Francia, ma gioca una sola partita a causa di un infortunio. L'anno seguente, stagione [[1992/93]], si trasferisce all'[[Olympique Marsiglia]] dove si consacra tra i migliori centravanti europei. Nelle 37 partite di [[Campionato]] mette a segno ben 23 reti, vince il titolo di capocannoniere e contribuisce in maniera determinante alla conquista dello [[scudetto]]. La stagione diventa ancora più esaltante con la conquista della [[Champions League]] in finale contro il [[Milan]]. Nelle 8 partite disputate segna 4 gol. ► [[Boksic Alen|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Image:fratelli Saraceni.jpg|thumb|left|180px|I fratelli Saraceni (Fernando a sinistra, Luigi a destra)]]

==<font color=green> '''18 gennaio''' </font>==

===Fernando Saraceni===

Attaccante e poi dal [[1921]] difensore. Nato a Roma il [[18 gennaio]] [[1891]] ed ivi morto il [[23 agosto]] [[1956]].

Fernando Saraceni, detto Cecè, è stato uno dei più significativi giocatori della Lazio. Cominciò a giocare nel [[1907]] ad appena sedici anni e l'anno successivo partecipò [[1907/08#CampInterregCS|alle tre partite disputate e vinte in un solo giorno a Pisa]] nelle finali del [[Campionato]] interregionale. Era il cucciolo della squadra ma era anche in possesso di un tiro micidiale e di una grande velocità. Ottimo atleta anche nel salto in lungo in cui aveva un record di m 5,00 senza l'uso della pedana. In un periodo in cui la vigoria fisica e la forza muscolare erano le doti più ricercate in un calciatore, Cecè seppe coniugare la forza con una tecnica sopraffina e inconsueta per il tipo di foot-ball d'allora. Tra l'anno d'esordio e la [[Prima Guerra Mondiale|prima guerra mondiale]] vinse tutto quello che era possibile vincere a Roma e nell'Italia centro meridionale: due volte finalista nazionale nel [[1913]] e [[1914]], vincitore più volte dei trofei [[Coppa Tosti|Tosti]] e [[Coppa Viscogliosi-Baccelli|Baccelli]], vincitore del [[Coppa Branca|trofeo Branca]] e di tantissimi trofei minori, implacabile giustiziere di tutte le più blasonate e ambiziose formazioni romane, rimase affezionatissimo alla Lazio dando sempre l'esempio in ambito comportamentale e tecnico.

► [[Saraceni (I) Fernando|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[immagine:ceccomortestadio.jpg|180px|thumb|left|La prima pagina di Stadio]]
[[Immagine:tragediacecco2.jpg|thumb|left|180px|Così l'annuncio del Corsport]]

===La tragedia della morte di Luciano Re Cecconi===

Per [[Re Cecconi Luciano|Luciano Re Cecconi]] è l'inizio della sua quinta stagione nella Lazio. [[Domenica 24 ottobre 1976 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Bologna 3-0|Durante la partita]] s'infortuna ad un ginocchio e, zoppicante, abbandona il campo dello [[Stadio Olimpico - Roma|Stadio Olimpico]]. Nessuno può immaginare che il biondo centrocampista ha appena indossato, per l'ultima volta, la maglia che più di tutte gli ha dato gioie calcistiche, arrivando a vincere lo [[Scudetto]] e venendo convocato più volte in nazionale. Sembra essere un infortunio di poco conto, di facile guarigione, dove basta restare fermi un po' di tempo. In un mese torna ad allenarsi, ma proprio in questa delicata fase subisce una dolorosa ricaduta, rischiando addirittura l'intervento chirurgico. Luciano non si dà per vinto e, grazie alla sua forza di volontà, recupera a vista d'occhio.

Si allena solitario al [[Stadio Flaminio - Roma|Flaminio]] dove riceve anche la visita del suo amato allenatore [[Maestrelli Tommaso|Maestrelli]] ormai consumato dal ritorno del male che lo porterà di lì a pochi mesi alla scomparsa prematura. Martedì [[18 gennaio]] [[1977]]: gioca finalmente per intero la partitella d'allenamento con il resto della squadra. È felice, corre verso il dottor [[Ziaco Renato|Ziaco]] e gli confida: ''"Va meglio Dottore, mi sento pronto. Domenica a Cesena sono convinto che giocherò, facendo rimanere tutti a bocca aperta"''. E' praticamente pronto a rientrare in squadra quando, la stessa sera, mentre il telegiornale della Rai (allora unico tg nazionale) chiudeva l'edizione serale, arrivò la notizia che il centrocampista della Lazio e della Nazionale era morto in una gioielleria a Roma mentre era in compagnia di altri compagni di squadra. Si pensò inizialmente ad una rapina finita tragicamente, invece la morte del forte centrocampista fu dovuta ad un tragico scherzo finito nel sangue.

► [[La tragedia della morte di Re Cecconi|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[image:Lulic.jpg|180px|thumb|left|Senad Lulic]]

===Senad Lulic===

Difensore, nato a Mostar (Serbia) il [[18 gennaio]] [[1986]].

Senad Lulić ha iniziato la sua carriera di calciatore in Svizzera, nella squadra del Chur 97, con la quale debutta in Prima Lega nella stagione [[2003/04]]. Nel [[2006]] passa al Bellinzona, dove debutta nel [[campionato]] di Challenge League. La stagione successiva si impone in prima squadra disputando 33 partite e realizzando 10 reti, contribuendo alla promozione in Super League.

Nell'estate del [[2008]], viene acquistato dal Grasshopper, con il quale gioca per due stagioni prima di passare allo Young Boys, formazione con la quale debutta anche in [[Champions League]] prima ed [[Europa League]] dopo. Il [[9 giugno]] [[2011]] viene acquistato dalla Lazio per una cifra vicina ai 3 milioni di euro con un contratto quinquennale. Colleziona 90 presenze e 12 reti in [[serie A]] (aggiornato a giugno [[2014]]).

► [[Lulic Senad|Clicca qui per continuare la lettura]]


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Versione delle 00:30, 25 gen 2015

Giorgio Chinaglia

24 gennaio

Giorgio Chinaglia

Attaccante, nato a Pontecimato Frazione di Carrara il 24 gennaio 1947 e deceduto in Florida a Naples il 1° aprile 2012 in seguito ad un attacco cardiaco che lo aveva colpito il 30 marzo 2012 per il quale era stato operato per l'applicazione di quattro stent. Giorgio Chinaglia nasce in una famiglia povera ma dignitosa che dimora in Pontecimato, frazione di Carrara. Il padre Mario emigra nel Galles dove svolge un duro lavoro in fonderia, mentre la mamma Giovanna, casalinga, aiuta la famiglia completata anche dalla sorella Rita. Giorgio vive con la nonna Clelia fino all'età di 6 anni quando si riunisce alla famiglia a Cardiff in Galles, dopo un viaggio con un cartello legato al collo che riportava l'indirizzo della famiglia nel caso si fosse perso. In Galles la famiglia Chinaglia non se la passa bene e il padre con il proprio lavoro riesce a stento a sfamare la famiglia che vive in due piccole stanze con un affitto molto caro da pagare. Il piccolo Giorgio frequenta la scuola cattolica "St.Peter's", e poi la "Lady Mary grammar school"; qui fa la conoscenza con l'allenatore della squadra di rugby della "Lady Mary" che gli propone di allenarsi dopo aver avuto buone referenze dal professore di educazione fisica. E' il padre a respingere la proposta affermando che un Italiano deve giocare solo al calcio. Con questo presupposto Giorgio inizia a dare i primi calci al pallone con profitto sicuramente migliore di quello scolastico. Molto presto il ragazzo è inserito sia nella squadra scolastica di calcio che in quella di rugby, malgrado il categorico divieto espresso dal padre.

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