Palmieri Alfredo: differenze tra le versioni

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[[Immagine:palmierialfred.jpg|thumb|left|200px|Alfredo Palmieri nel 1911 dopo una vittoria nella palla sfratto]]
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Immagine:AlfredoPalmieri.jpg|Alfredo Palmieri negli anni '30
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File:Palmieri 36.PNG|Una foto del 1936
Immagine:mortePalmieri.jpg|La notizia della morte di Alfredo Palmieri
Immagine:mortePalmieri.jpg|La notizia della morte di Alfredo Palmieri
File:Vaccarog.jpg|All'interno dello Stadio negli anni '30 con Zenobi, Vaccaro, Gualdi e il giovane Vico Vaccaro
File:Vaccarog.jpg|All'interno dello Stadio negli anni '30 con Zenobi, Vaccaro, Gualdi e il giovane Vico Vaccaro

Versione delle 10:57, 2 set 2016


Alfredo Palmieri nel 1911 dopo una vittoria nella palla sfratto

Alfredo Palmieri, detto Baffino, fu presidente della Lazio per pochi mesi dal 14 giugno 1932, quando il Consiglio della società lo delegò in sostituzione del dimissionario Remo Zenobi, all'ottobre dello stesso anno, quando il "presidentone" ritornò più potente che mai.

L'attivissimo Palmieri era nella Lazio dai primissimi anni '10 ed era tra i suoi migliori atleti. In seguito svolse la funzione di dirigente e si era interessato anche alla parte tecnica del calcio insieme a Guido Baccani. Nel 1912 fu eletto vicepresidente della Sezione sportiva della S.P. Lazio. Fu direttore sportivo biancoceleste dal 1929 al 1941. Fu il primo che si accorse delle straordinarie qualità del portiere Ezio Sclavi e accolse il suggerimento di Cecè Saraceni di farlo esordire nonostante fosse appena arrivato alla Lazio. Fu uno dei soci di una società anonima, creata all'uopo, per finanziare i lavori di restauro del Campo della Rondinella (1924). Inoltre fu consigliere della sezione calcio nel 1928 e per i tanti meriti dirigenziali acquisiti con la Lazio, il 12 luglio 1932 fu nominato membro del Direttorio della Federazione Atletica Italiana. Morì il 31 maggio 1951.



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