Lotito Claudio: differenze tra le versioni
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Appena acquistata la Lazio, deve far fronte alla pesantissima situazione finanziaria della società, nonché provvedere a ricostruire una rosa in gardo di disputare il campionato 2004/05: sono appena 10 i calciatori che vanno inizialmente in ritiro a luglio. Riesce nell'impresa grazie soprattutto al ricorso alla discussa Legge 178/2002, la cui applicazione permette alla Lazio di dilazionare in 23 anni il pagamento dell'enorme debito Irpef accumulato dalle precedenti gestioni; completa alla bell'e meglio la squadra, ricorrendo inizialmente a molti prestiti; inizia a tagliare ogni spesa superflua senza andare troppo per il sottile e a volte con risultati controproducenti, anche sotto il profilo dell'immagine, tuttavia compie quel risanamento economico che fino al suo avvento appariva impossibile. Attualmente la Lazio è una società con i bilanci a posto, che paga con regolarità stipendi e debiti e in grado di onorare ogni impegno futuro. |
Appena acquistata la Lazio, deve far fronte alla pesantissima situazione finanziaria della società, nonché provvedere a ricostruire una rosa in gardo di disputare il campionato 2004/05: sono appena 10 i calciatori che vanno inizialmente in ritiro a luglio. Riesce nell'impresa grazie soprattutto al ricorso alla discussa Legge 178/2002, la cui applicazione permette alla Lazio di dilazionare in 23 anni il pagamento dell'enorme debito Irpef accumulato dalle precedenti gestioni; completa alla bell'e meglio la squadra, ricorrendo inizialmente a molti prestiti; inizia a tagliare ogni spesa superflua senza andare troppo per il sottile e a volte con risultati controproducenti, anche sotto il profilo dell'immagine, tuttavia compie quel risanamento economico che fino al suo avvento appariva impossibile. Attualmente la Lazio è una società con i bilanci a posto, che paga con regolarità stipendi e debiti e in grado di onorare ogni impegno futuro. |
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Al risanamento economico, tuttavia, non sempre ha fatto eco la crescita della Lazio sotto l'aspetto dei risultati sportivi: dopo la salvezza, tutto sommato tranquilla, del campionato 2004/05, la Lazio ha ottenuto due ottimi piazzamenti: un sesto posto nel 2005/06 - poi vanificato dalla vicenda Calciopoli - e un terzo posto nel 2006/07, che ha addirittura proiettato la squadra verso una Champions League impensabile tre anni prima: ci si aspettava a questo punto un salto di qualità sotto vari aspetti, anche a fronte dell'importante impegno europeo, ma la stagione 2007/08 si è rivelata disastrosa, sia sul piano tecnico che su quello |
Al risanamento economico, tuttavia, non sempre ha fatto eco la crescita della Lazio sotto l'aspetto dei risultati sportivi: dopo la salvezza, tutto sommato tranquilla, del campionato 2004/05, la Lazio ha ottenuto due ottimi piazzamenti: un sesto posto nel 2005/06 - poi vanificato dalla vicenda Calciopoli - e un terzo posto nel 2006/07, che ha addirittura proiettato la squadra verso una Champions League impensabile tre anni prima: ci si aspettava a questo punto un salto di qualità sotto vari aspetti, anche a fronte dell'importante impegno europeo, ma la stagione 2007/08 si è rivelata disastrosa, sia sul piano tecnico che su quello gestionale, legittimando più di un sospetto sull'incapacità di Lotito di salire un gradino anche sul piano dell'organizzazione societaria, che spesso appare non all'altezza di un club importante. |
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La vera peculiarità del Lotito presidente di un club calcistico, tuttavia, è nella mancata accettazione, da parte sua, di quei metodi di pubbliche relazioni, più o meno corretti, tipici del mondo del calcio e ancor di più del mondo-Lazio: quando l'atipicità non investe addirittura la sfera delle normali relazioni umane, calcio o no. Questo gli ha permesso di rompere schemi consolidati ma ipocriti e in qualche caso perniciosi, ma ha indubbiamente comportato dei danni sotto l'aspetto dell'immagine e dei rapporti con componenti essenziali del mondo del calcio. |
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Versione delle 07:46, 31 mag 2008
Nato a Roma il 9 maggio 1957, è l'attuale azionista di maggioranza e presidente della Lazio.
Imprenditore nel ramo dei servizi, rileva la società in circostanze drammatiche il 19 luglio 2004, acquistando tramite la controllata Lazio Events 18.268.506 nuove azioni (pari al 26,969% dell'intero pacchetto) a fronte di un corrispettivo di circa 18,2 milioni di Euro. Ad oggi, dopo ulteriori acquisizioni e a seguito di un'offerta pubblica di acquisto, controlla circa il 61,3% del pacchetto azionario.
Appena acquistata la Lazio, deve far fronte alla pesantissima situazione finanziaria della società, nonché provvedere a ricostruire una rosa in gardo di disputare il campionato 2004/05: sono appena 10 i calciatori che vanno inizialmente in ritiro a luglio. Riesce nell'impresa grazie soprattutto al ricorso alla discussa Legge 178/2002, la cui applicazione permette alla Lazio di dilazionare in 23 anni il pagamento dell'enorme debito Irpef accumulato dalle precedenti gestioni; completa alla bell'e meglio la squadra, ricorrendo inizialmente a molti prestiti; inizia a tagliare ogni spesa superflua senza andare troppo per il sottile e a volte con risultati controproducenti, anche sotto il profilo dell'immagine, tuttavia compie quel risanamento economico che fino al suo avvento appariva impossibile. Attualmente la Lazio è una società con i bilanci a posto, che paga con regolarità stipendi e debiti e in grado di onorare ogni impegno futuro.
Al risanamento economico, tuttavia, non sempre ha fatto eco la crescita della Lazio sotto l'aspetto dei risultati sportivi: dopo la salvezza, tutto sommato tranquilla, del campionato 2004/05, la Lazio ha ottenuto due ottimi piazzamenti: un sesto posto nel 2005/06 - poi vanificato dalla vicenda Calciopoli - e un terzo posto nel 2006/07, che ha addirittura proiettato la squadra verso una Champions League impensabile tre anni prima: ci si aspettava a questo punto un salto di qualità sotto vari aspetti, anche a fronte dell'importante impegno europeo, ma la stagione 2007/08 si è rivelata disastrosa, sia sul piano tecnico che su quello gestionale, legittimando più di un sospetto sull'incapacità di Lotito di salire un gradino anche sul piano dell'organizzazione societaria, che spesso appare non all'altezza di un club importante.
La vera peculiarità del Lotito presidente di un club calcistico, tuttavia, è nella mancata accettazione, da parte sua, di quei metodi di pubbliche relazioni, più o meno corretti, tipici del mondo del calcio e ancor di più del mondo-Lazio: quando l'atipicità non investe addirittura la sfera delle normali relazioni umane, calcio o no. Questo gli ha permesso di rompere schemi consolidati ma ipocriti e in qualche caso perniciosi, ma ha indubbiamente comportato dei danni sotto l'aspetto dell'immagine e dei rapporti con componenti essenziali del mondo del calcio.
