Bompiani Gen. Giorgio: differenze tra le versioni
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Patrizio Anconitano Nobile di Tivoli. Tenente Generale. Dirigente negli anni venti e padre di [[Bompiani Guglielmo|Guglielmo]], [[Bompiani (I) Valentino|Valentino]] e [[Bompiani (II) Giorgio|Giorgio (Giorgetto)]]. Nato a Veroli (FR) nel 1854, deceduto nel [[1934]]. Diviene Presidente Generale della S.P. Lazio dopo le dimissioni di [[Ballerini Fortunato|Fortunato Ballerini]] dal marzo [[1922]]. |
Patrizio Anconitano Nobile di Tivoli. Tenente Generale. Dirigente negli anni venti e padre di [[Bompiani Guglielmo|Guglielmo]], [[Bompiani (I) Valentino|Valentino]] e [[Bompiani (II) Giorgio|Giorgio (Giorgetto)]]. Nato a Veroli (FR) nel 1854, deceduto a Verona nel [[1934]]. Diviene Presidente Generale della S.P. Lazio dopo le dimissioni di [[Ballerini Fortunato|Fortunato Ballerini]] dal marzo [[1922]]. |
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Così si espresse in occasione della morte del figlio primogenito: ''La mia famiglia ha pagato il più grave dei tributi con la perdita del mio primogenito Giorgetto, eroicamente morto guidando la sua compagnia all'assalto d'una trincea nemica fra Castelnuovo di Sagrado e Pollezzo oltre l'Isonzo il [[30 luglio]] [[1915]] dopo aver dato prova d'insuperabile ardimento in altro assalto due giorni prima. Non vanità, obbligo sacrosanto io considero imprimere nelle menti vostre, miei figli vicini e lontani, il rispetto a queste memorie che più tardi sarebbe assai più difficile raccogliere ed accertare, il consacrare alla vostra ammirazione perenne, al vostro culto affettuoso il ricordo di questo giovine, cagione a noi d'inconsolabile dolore e di fierissimo orgoglio"''. |
Così si espresse in occasione della morte del figlio primogenito: ''La mia famiglia ha pagato il più grave dei tributi con la perdita del mio primogenito Giorgetto, eroicamente morto guidando la sua compagnia all'assalto d'una trincea nemica fra Castelnuovo di Sagrado e Pollezzo oltre l'Isonzo il [[30 luglio]] [[1915]] dopo aver dato prova d'insuperabile ardimento in altro assalto due giorni prima. Non vanità, obbligo sacrosanto io considero imprimere nelle menti vostre, miei figli vicini e lontani, il rispetto a queste memorie che più tardi sarebbe assai più difficile raccogliere ed accertare, il consacrare alla vostra ammirazione perenne, al vostro culto affettuoso il ricordo di questo giovine, cagione a noi d'inconsolabile dolore e di fierissimo orgoglio"''. |
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Versione delle 19:39, 30 dic 2018
Patrizio Anconitano Nobile di Tivoli. Tenente Generale. Dirigente negli anni venti e padre di Guglielmo, Valentino e Giorgio (Giorgetto). Nato a Veroli (FR) nel 1854, deceduto a Verona nel 1934. Diviene Presidente Generale della S.P. Lazio dopo le dimissioni di Fortunato Ballerini dal marzo 1922.
Così si espresse in occasione della morte del figlio primogenito: La mia famiglia ha pagato il più grave dei tributi con la perdita del mio primogenito Giorgetto, eroicamente morto guidando la sua compagnia all'assalto d'una trincea nemica fra Castelnuovo di Sagrado e Pollezzo oltre l'Isonzo il 30 luglio 1915 dopo aver dato prova d'insuperabile ardimento in altro assalto due giorni prima. Non vanità, obbligo sacrosanto io considero imprimere nelle menti vostre, miei figli vicini e lontani, il rispetto a queste memorie che più tardi sarebbe assai più difficile raccogliere ed accertare, il consacrare alla vostra ammirazione perenne, al vostro culto affettuoso il ricordo di questo giovine, cagione a noi d'inconsolabile dolore e di fierissimo orgoglio".