Marsili Florio: differenze tra le versioni

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Nuotatore, nato a Roma il [[23 marzo]] [[1887]] da Vincenzo e Annunziata De Santis.
Nuotatore, nato a Roma il [[23 marzo]] [[1887]] da Vincenzo e Annunziata De Santis.


Militò nella Lazio e nell'Aniene e fu uno dei migliori nuotatori nelle gare di fondo sul Tevere. Nel suo periodo di permanenza al Circolo Canottieri Aniene si dedicò con successo anche al canottaggio. Era impiegato al Comune Di Roma. Partito militare per la [[Prima Guerra Mondiale]] col grado di Capitano del 3° battaglione ciclisti cadde in combattimento al fronte a Porpetto (UD) il [[21 agosto]] [[1916]]. Quindici giorni prima aveva perso la vita un militare del suo reparto che diventerà leggenda: Enrico Toti. Fu insignito di due Medaglie d'Argento e una di Bronzo al V.M. e di una Croce di Guerra.
Militò nella Lazio e nell'Aniene e fu uno dei migliori nuotatori nelle gare di fondo sul Tevere. Nel suo periodo di permanenza al Circolo Canottieri Aniene si dedicò con successo anche al canottaggio.

Partito militare per la [[Prima Guerra Mondiale]] con il grado di Capitano del 3° battaglione ciclisti, inquadrato nel 3° reggimento, il più decorato d’Italia il cui motto era “Maiora viribus audere”.
Durante il conflitto questo reggimento si distinse sul Col di Lana, sul Carso, a Vermegliano e Monte Sei Busi nel primo anno di guerra: nel 1916 sul Selz,Monte Sief, sul Piccolo Colbricon, nella Val Cismon e Jamiano a q. 144. Nel 1917 il reggimento era operativo nel Veneto, Serravalle, Passo di Fadalto e
Pieve di Cadore perché inquadrato dal 29 agosto al 4 novembre nella VII brigata bersaglieri insieme al 2º reggimento. Il suo III battaglione ciclisti invece operò come unità autonoma e si distinse in azioni di retroguardia nel 1917 e di resistenza sul Piave nel giugno 1918.
Marsili cadde in combattimento a Porpetto (Udine) il 21 agosto 1916. Quindici giorni prima era caduto un altro soldato del suo battaglione, romano come
lui ma non socio della Lazio, che diventerà una leggenda ed un esempio per
l’Italia intera: Enrico Toti.
Marsili fu insignito di due Medaglie d’Argento ed una di Bronzo al V. M..
Per un’antica e radicata concezione dell’onore gli ufficiali dovevano sfoggiare
coraggio e per questo si mettevano in mostra durante le battaglie con sprezzo
del pericolo e alla ricerca della “bella morte”.





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Versione delle 17:57, 10 lug 2020

Florio Marsili con la canottiera del C.C. Aniene
Florio Marsili

Nuotatore, nato a Roma il 23 marzo 1887 da Vincenzo e Annunziata De Santis.

Militò nella Lazio e nell'Aniene e fu uno dei migliori nuotatori nelle gare di fondo sul Tevere. Nel suo periodo di permanenza al Circolo Canottieri Aniene si dedicò con successo anche al canottaggio.

Partito militare per la Prima Guerra Mondiale con il grado di Capitano del 3° battaglione ciclisti, inquadrato nel 3° reggimento, il più decorato d’Italia il cui motto era “Maiora viribus audere”. Durante il conflitto questo reggimento si distinse sul Col di Lana, sul Carso, a Vermegliano e Monte Sei Busi nel primo anno di guerra: nel 1916 sul Selz,Monte Sief, sul Piccolo Colbricon, nella Val Cismon e Jamiano a q. 144. Nel 1917 il reggimento era operativo nel Veneto, Serravalle, Passo di Fadalto e Pieve di Cadore perché inquadrato dal 29 agosto al 4 novembre nella VII brigata bersaglieri insieme al 2º reggimento. Il suo III battaglione ciclisti invece operò come unità autonoma e si distinse in azioni di retroguardia nel 1917 e di resistenza sul Piave nel giugno 1918. Marsili cadde in combattimento a Porpetto (Udine) il 21 agosto 1916. Quindici giorni prima era caduto un altro soldato del suo battaglione, romano come lui ma non socio della Lazio, che diventerà una leggenda ed un esempio per l’Italia intera: Enrico Toti. Marsili fu insignito di due Medaglie d’Argento ed una di Bronzo al V. M.. Per un’antica e radicata concezione dell’onore gli ufficiali dovevano sfoggiare coraggio e per questo si mettevano in mostra durante le battaglie con sprezzo del pericolo e alla ricerca della “bella morte”.