Via Umberto Novaro, 32: differenze tra le versioni

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In questo moderno edificio per uffici dei primi anni '60, posto dietro la sede RAI di Via Teulada, la Lazio del presidente Sergio [[Cragnotti Sergio|Cragnotti]] restò da [[1995]] al [[1998]]. Tale sede vide gli acquisti e le cessioni dei recenti grandi giocatori che portarono la squadra a vincere in Italia e in Europa un gran numero di trofei. Era la Lazio opulenta di Cragnotti che non ebbe vita lunga a causa di operazioni finanziarie troppo spregiudicate ma che oppose una forte resistenza tecnica ed economica ai grandi club del Nord. Gli allenatori di quegli anni furono [[Zeman Zdenek|Zeman]] ed [[Eriksson Sven Goran|Eriksson]]. La sede di via Novaro assurse agli onori della cronaca l'[[11 giugno]] [[1995]] quando Cragnotti intavolò trattative con il Parma per la cessione agli Emiliani del bomber Giuseppe [[Signori Giuseppe|Signori]], beniamino dei tifosi biancocelesti. Oltre 5000 persone sostarono sotto la sede per tutto il giorno, protestando vivacemente ma civilmente. Nel tardo pomeriggio il presidente, sotto la spinta dei tifosi, fu costretto a ritirare la parola data agli emissari parmensi e il giocatore restò a Roma.
In questo moderno edificio per uffici dei primi anni '60, posto dietro la sede RAI di Via Teulada, la Lazio del presidente [[Cragnotti Sergio|Sergio Cragnotti]] restò da [[1995]] al [[1998]]. Tale sede vide gli acquisti e le cessioni dei recenti grandi giocatori che portarono la squadra a vincere in Italia e in Europa un gran numero di trofei. Era la Lazio opulenta di Cragnotti che non ebbe vita lunga a causa di operazioni finanziarie troppo spregiudicate ma che oppose una forte resistenza tecnica ed economica ai grandi club del Nord. Gli allenatori di quegli anni furono [[Zeman Zdenek|Zeman]] ed [[Eriksson Sven Goran|Eriksson]]. La sede di via Novaro assurse agli onori della cronaca l'[[11 giugno]] [[1995]] quando Cragnotti intavolò trattative con il Parma per la cessione agli Emiliani del bomber Giuseppe [[Signori Giuseppe|Signori]], beniamino dei tifosi biancocelesti. Oltre 5000 persone sostarono sotto la sede per tutto il giorno, protestando vivacemente ma civilmente. Nel tardo pomeriggio il presidente, sotto la spinta dei tifosi, fu costretto a ritirare la parola data agli emissari parmensi e il giocatore restò a Roma.





Versione delle 19:22, 21 giu 2008

In questo moderno edificio per uffici dei primi anni '60, posto dietro la sede RAI di Via Teulada, la Lazio del presidente Sergio Cragnotti restò da 1995 al 1998. Tale sede vide gli acquisti e le cessioni dei recenti grandi giocatori che portarono la squadra a vincere in Italia e in Europa un gran numero di trofei. Era la Lazio opulenta di Cragnotti che non ebbe vita lunga a causa di operazioni finanziarie troppo spregiudicate ma che oppose una forte resistenza tecnica ed economica ai grandi club del Nord. Gli allenatori di quegli anni furono Zeman ed Eriksson. La sede di via Novaro assurse agli onori della cronaca l'11 giugno 1995 quando Cragnotti intavolò trattative con il Parma per la cessione agli Emiliani del bomber Giuseppe Signori, beniamino dei tifosi biancocelesti. Oltre 5000 persone sostarono sotto la sede per tutto il giorno, protestando vivacemente ma civilmente. Nel tardo pomeriggio il presidente, sotto la spinta dei tifosi, fu costretto a ritirare la parola data agli emissari parmensi e il giocatore restò a Roma.