Rivola Giuseppe: differenze tra le versioni

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Presidente generale della Lazio dal [[13 luglio]] [[1946]] al [[1948]] e dopo le dimissioni di [[Bornigia Renato|Renato Bornigia]], anche presidente della sezione calcio per pochi giorni. Nato a Imola. In gioventù era stato ciclista e pilota automobilistico. Nei primi anni '30, fu fondata nel [[1926]] insieme a Omero Tassi, la sua officina di riparazioni di automobili era la più importante di Roma e ebbe sede prima in Via Marco Aurelio e poi a Piazza Fiume. Si batté sempre per uno sport popolare aperto a tutte le classi sociali. E' deceduto a Roma il [[13 febbraio]] [[1962]].
Presidente generale della Lazio dal [[13 luglio]] [[1946]] al [[1948]] e dopo le dimissioni di [[Bornigia Renato|Renato Bornigia]], anche presidente della sezione calcio per pochi giorni. Nato a Imola. In gioventù era stato ciclista e pilota automobilistico. Fondò nel [[1926]] insieme a Omero Tassi, una officina di riparazioni di automobili che ben presto divenne la più importante di Roma ed ebbe sede prima in Via Marco Aurelio e poi a Piazza Fiume. Nel [[1946]], sempre insieme al Tassi, divenne concessionario ufficiale della Fiat nella Capitale. Si batté sempre per uno sport popolare aperto a tutte le classi sociali. E' deceduto a Roma il [[13 febbraio]] [[1962]].


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Versione delle 18:57, 31 gen 2023

La nomina di Giuseppe Rivola a Presidente Generale in un breve articolo del Corriere dello Sport del 14 luglio 1946
Il necrologio apparso sul Messaggero alla sua scomparsa
Il cordoglio della S.S. Lazio

Presidente generale della Lazio dal 13 luglio 1946 al 1948 e dopo le dimissioni di Renato Bornigia, anche presidente della sezione calcio per pochi giorni. Nato a Imola. In gioventù era stato ciclista e pilota automobilistico. Fondò nel 1926 insieme a Omero Tassi, una officina di riparazioni di automobili che ben presto divenne la più importante di Roma ed ebbe sede prima in Via Marco Aurelio e poi a Piazza Fiume. Nel 1946, sempre insieme al Tassi, divenne concessionario ufficiale della Fiat nella Capitale. Si batté sempre per uno sport popolare aperto a tutte le classi sociali. E' deceduto a Roma il 13 febbraio 1962.



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