S.S. Lazio Rugby 1927: differenze tra le versioni
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Versione delle 17:44, 10 ago 2008
La fine degli anni Venti vide l’imporsi in Italia di una nuova disciplina sportiva caratterizzata da ideali di onore, forza e coraggio: il rugby. La Polisportiva Lazio si fece ancora una volta portavoce di questa nuova tendenza e, grazie all’entusiasmo dei fratelli Vinci (Eugenio, Paolo, Francesco e Piero), dello studente romano Balsch e del milanese Squadrilli, nacque nel 1927 la Lazio Rugby, sotto la presidenza di Cortese, corrispondente da Roma del New York Times. Il 13 maggio del 1928 la Lazio batté per 17-0 la XV Legione “Leonessa d’Italia” di Brescia, in uno stadio gremito da 20.000 spettatori non paganti. Un mese dopo altre 20.000 persone decisero di pagare il biglietto per vedere il primo confronto internazionale contro i francesi del Primeveres. La fama della squadra romana fece eco in tutta Italia e le neonate formazioni del Centro-Sud ambivano a poterla sfidare. Nel mese di ottobre sconfisse il Bologna per 15-0, che chiese la rivincita e ospitò la Lazio il 17 dicembre. Quella fu la prima trasferta della Lazio Rugby, che si impose ancora una volta (6-0). Negli ultimi mesi dell’anno la Federazione decise di aprire le iscrizioni per il primo campionato nazionale di Rugby e la Lazio fu inserita nel girone B insieme a Bologna e Leoni S. Marco di Padova. Nella sua prima partita ufficiale, disputata il 17 febbraio 1929 a Roma, la Lazio sconfisse i padovani per 6-0. Gli altri incontri terminarono tutti con lo stesso risultato, vittoria della Lazio: Lazio-Bologna 9-3, Leoni S. Marco-Lazio 6-26, Bologna-Lazio 0-3 (per rinuncia). I biancocelesti arrivarono in finale, dove furono sconfitti dall’Ambrosiana di Milano solo dopo l’incontro di spareggio. Il secondo posto conquistato e l’onore “prestare” ben 6 giocatori alla prima Nazionale del Rugby italiano erano segnali positivi che lasciavano presagire un futuro radioso. Invece il Coni decise di sciogliere la FIR e incorporare il rugby alla FIGC; fu così che la Lazio scomparve, per oltre venti anni. Nell’inverno del 1951, per iniziativa di uno dei padri fondatori della Lazio Rugby, Francesco Vinci, sul Corriere dello Sport venne pubblicato un trafiletto che invitava gli atleti interessati a presentarsi presso la società. Francesco Vinci divenne così presidente, allenatore e persino giocatore di una rinata Lazio, che ripartita dalla serie C fu promossa subito in serie B, sconfiggendo in finale il Venezia per 6-0 con due mete di Mario Ricciardi. L’anno successivo Mario Barbieri sostituì Vinci a capo della società e nella stagione 1953/54 i biancocelesti vinsero il campionato di serie B riconquistando finalmente la serie A. La stagione 1954/55 vide la Lazio arrivare al girone finale a quattro squadre insieme a Padova, Parma e Treviso. Gli anni passarono, tra glorie e sconfitte, retrocessioni in B e promozioni in A. Nel 1978 la Lazio lottò con le migliori squadre del campionato; leggendari i due derby vinti contro la Rugby Roma. Appena un anno dopo retrocesse in serie B e successivamente in C. Nel 1981 iniziò la presidenza di Mario Ricciardi che trovò una sponsorizzazione triennale della Birra Peroni e, soprattutto grazie ai giovani cresciuti nelle giovanili, la Lazio fece ritorno nella massima divisione in sole due stagioni. Come già accaduto nel passato, sembra che stia per iniziare un ciclo vincente, con Pierluigi Bernabò e Ivo Mazzucchelli, ai quali viene affidata la guida tecnica, il palcoscenico della serie A, lo sponsor e non ultimo un settore giovanile che genera continuamente ottimi giocatori. Invece nel 1984/85, un crisi dirigenziale porta alla retrocessione in A2 e successivamente in B. Solo nel 1991 riuscirà a risalire in A2 e nel 1992 arriverà a disputare la poule promozione ma sarà anche l’anno della crisi più profonda della storia della Lazio Rugby: per ragioni economiche la squadra viene depennata da ogni attività agonistica del 1992/93. Nel settembre 1993 nacque, su iniziativa di alcuni ex giocatori, la Lazio Club, che partecipò al campionato di C2, ma nel 1993/94 anche la Lazio “depennata” riprese l’attività agonistica nello stesso campionato di C2: le polemiche furono inevitabili. Entrambe le squadre furono promosse in B e nell’ottobre del 1998 furono riunite. Nel 2000 la S.S. Lazio Rugby e la U.S. Primavera Rugby si unificarono nella S.S. Lazio e Primavera Rugby, grazie alla lungimiranza di Gianni Leonardi (Presidente della U.S. Primavera Rugby) e di Luigi Bernabò (Vice Presidente S.S. Lazio Rugby), con lo scopo di unire le forze delle due squadre che si erano distinte per i buoni risultati ottenuti, anche a livello giovanile. I risultati furono eccezionali: furono vinte tutte le partite del campionato con la conseguente promozione in Serie A e le attività giovanili raggiunsero spesso le Finali e Semifinali Nazionali. Nel campionato 2002/03 furono ben 23 gli atleti selezionati nelle varie Nazionali. Nel 2006/07 si ritornò al vecchio nome S.S. Lazio Rugby 1927 per ricordare la sua appartenenza alla Polisportiva e le antiche origini della sua fondazione. La stagione 2007/08 culminò con la vittoria del girone B della Serie A e, nonostante la sconfitta nella semifinale dei play off, ottenne la promozione al girone A. Al termine della stagione la società accorperà tutte le attività, seniores e giovanili, della Rugby Lazio Acquacetosa.