Longo Ugo: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
| Riga 5: | Riga 5: | ||
Presidente. Nato a Caltanissetta il [[1 gennaio]] [[1941]], deceduto a Roma il [[13 marzo]] [[2009]]. |
Presidente. Nato a Caltanissetta il [[1 gennaio]] [[1941]], deceduto a Roma il [[13 marzo]] [[2009]]. |
||
Laureato in Giurisprudenza e Patrocinante in Cassazione. Nella sua funzione di avvocato di fiducia della famiglia Cragnotti ha l'opportunità di difendere gli interessi della società biancoceleste in diverse occasioni. Con il crac Cirio, società di [[Cragnotti Sergio|Sergio Cragnotti]], quest'ultimo è costretto a cedere la Lazio e Longo cura gli aspetti legali dell'operazione. |
Laureato in Giurisprudenza e Patrocinante in Cassazione. Fu a capo della Procura antidoping del C.O.N.I dal [[1966]]. Nella sua funzione di avvocato di fiducia della famiglia Cragnotti ha l'opportunità di difendere gli interessi della società biancoceleste in diverse occasioni e ne fa anche parte come componente del Consiglio di Amministratore. Con il crac Cirio, società di [[Cragnotti Sergio|Sergio Cragnotti]], quest'ultimo è costretto a cedere la Lazio e Longo cura gli aspetti legali dell'operazione. |
||
E' proprio lui che nel [[2003]] assume la carica di presidente e avvalendosi della consulenza di [[Baraldi Luca|Luca Baraldi]], riesce, sia pure con alcune incongruenze, attraverso abili operazioni di gestione, a non far fallire la Società. Queste operazioni sono finalizzate al risparmio e consistono nel ridimensionamento degli ingaggi, la dilatazione dei contratti, la trasformazione dei crediti in azioni sociali e soprattutto in serrate trattative con il fisco tese ad ottenere le condizioni migliori nel pagamento degli arretrati. |
E' proprio lui che nel [[2003]] assume la carica di presidente e avvalendosi della consulenza di [[Baraldi Luca|Luca Baraldi]], riesce, sia pure con alcune incongruenze, attraverso abili operazioni di gestione, a non far fallire la Società. Queste operazioni sono finalizzate al risparmio e consistono nel ridimensionamento degli ingaggi, la dilatazione dei contratti, la trasformazione dei crediti in azioni sociali e soprattutto in serrate trattative con il fisco tese ad ottenere le condizioni migliori nel pagamento degli arretrati. |
||
Versione delle 15:32, 14 mar 2009

Presidente. Nato a Caltanissetta il 1 gennaio 1941, deceduto a Roma il 13 marzo 2009.
Laureato in Giurisprudenza e Patrocinante in Cassazione. Fu a capo della Procura antidoping del C.O.N.I dal 1966. Nella sua funzione di avvocato di fiducia della famiglia Cragnotti ha l'opportunità di difendere gli interessi della società biancoceleste in diverse occasioni e ne fa anche parte come componente del Consiglio di Amministratore. Con il crac Cirio, società di Sergio Cragnotti, quest'ultimo è costretto a cedere la Lazio e Longo cura gli aspetti legali dell'operazione.
E' proprio lui che nel 2003 assume la carica di presidente e avvalendosi della consulenza di Luca Baraldi, riesce, sia pure con alcune incongruenze, attraverso abili operazioni di gestione, a non far fallire la Società. Queste operazioni sono finalizzate al risparmio e consistono nel ridimensionamento degli ingaggi, la dilatazione dei contratti, la trasformazione dei crediti in azioni sociali e soprattutto in serrate trattative con il fisco tese ad ottenere le condizioni migliori nel pagamento degli arretrati.
Nel luglio 2004 trova l'accordo con il nuovo azionista di maggioranza Claudio Lotito, a cui cederà il pacchetto azionario e la presidenza della Società. Nel 2006 difende brillantemente la Lazio nel processo che vede la società romana accusata dalla giustizia sportiva.
Uomo affabile, preparatissimo professionalmente, simpatico e affidabile ha contribuito a salvare la Lazio in un momento molto difficile della sua storia.