Ghira Aldo: differenze tra le versioni
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Nuotatore e pallanuotista della S.S. Lazio. Campione d'Italia nel [[1945]] sebbene il titolo non sia stato riconosciuto dalla Federazione. Nato a Trieste il [[4 aprile]] [[1920]], deceduto a Roma il [[13 luglio]] [[1991]]. A 17 anni vinse il campionato italiano sui 200 rana. Nel [[1940]] e nel [[1945]] è stato campione italiano nella staffetta 4x200. Convocato in Nazionale di Pallanuoto nel [[1947]] a Montecarlo per i Campionati europei e nel [[1948]] a Londra per le Olimpiadi. Capocannoniere del campionato di Pallanuoto per 3 anni consecutivi dal 1948 al [[1950]]. Negli anni 70 il suo nome tornò sulle pagine dei giornali, suo malgrado, per il coinvolgimento di |
Nuotatore e pallanuotista della S.S. Lazio. Campione d'Italia nel [[1945]] sebbene il titolo non sia stato riconosciuto dalla Federazione. Nato a Trieste il [[4 aprile]] [[1920]], deceduto a Roma il [[13 luglio]] [[1991]]. A 17 anni vinse il campionato italiano sui 200 rana. Nel [[1940]] e nel [[1945]] è stato campione italiano nella staffetta 4x200. Convocato in Nazionale di Pallanuoto nel [[1947]] a Montecarlo per i Campionati europei e nel [[1948]] a Londra per le Olimpiadi. Capocannoniere del campionato di Pallanuoto per 3 anni consecutivi dal 1948 al [[1950]]. Negli anni 70 il suo nome tornò sulle pagine dei giornali, suo malgrado, per il coinvolgimento di suo figlio in un gravissimo fatto di cronaca. |
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Versione delle 07:55, 22 ago 2009


Nuotatore e pallanuotista della S.S. Lazio. Campione d'Italia nel 1945 sebbene il titolo non sia stato riconosciuto dalla Federazione. Nato a Trieste il 4 aprile 1920, deceduto a Roma il 13 luglio 1991. A 17 anni vinse il campionato italiano sui 200 rana. Nel 1940 e nel 1945 è stato campione italiano nella staffetta 4x200. Convocato in Nazionale di Pallanuoto nel 1947 a Montecarlo per i Campionati europei e nel 1948 a Londra per le Olimpiadi. Capocannoniere del campionato di Pallanuoto per 3 anni consecutivi dal 1948 al 1950. Negli anni 70 il suo nome tornò sulle pagine dei giornali, suo malgrado, per il coinvolgimento di suo figlio in un gravissimo fatto di cronaca.