L'esonero di Ballardini e l'arrivo di Reja: differenze tra le versioni
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Domenica 7 Febbraio
Già dalla sera dopo la gara interna persa contro il Catania era circolata nell'ambiente la notizia del probabile esonero dell'allenatore Ballardini La squadra si trovava al terz'ultimo posto in classifica e la situazione si era fatta difficile. All'Olimpico il pubblico contestava apertamente il tecnico e la società chiedendo una svolta radicale al momento negativo della compagine biancazzurra.
Lunedi 8 Febbraio
In mattinata si parla con insistenza dell'esonero dell'allenatore. I nomi che circolano sono quelli di Giordano, Cagni, Reja e Giovanni Trapattoni. Dopo poche ore la scelta sembra cadere sull'allenatore goriziano, ma la giornata rimane confusa e non si arriva a nessuna decisione.
La cosa sconcertante è che nessuno della Lazio si era fatto sentire con il tecnico ravennate che, infatti dichiarava: «Io esonerato? Non ne so nulla e mi sembra assurdo». L'allenatore si aspettava di dirigere l’allenamento di martedi a Formello. Ad attenderlo, oltre ai tifosi in fermento (che avevano organizzato una dura contestazione), vi era il presidente Lotito che tenterà, secondo alcune voci, di far dimettere Ballardini. Da questo punto di vista riceverà però una risposta secca e per niente diplomatica: "non mi dimetto, non ci penso proprio". A quel punto si è provato a trattare, ma Ballardini ha inteso non rinunciare ai circa 500.000 euro di quest’anno, ai 900.000 euro dell'anno successivo e i 300.000 che dovranno essere corrisposti ai suoi collaboratori. Una spesa salata, che ammonta a più di tre milioni di euro al lordo. Un esonero costosissimo per Lotito e che ha messo a dura prova le capacità decisionali del presidente laziale.
Mentre a Spalato monta la contestazione anche in casa Lazio si vive una situazione simile, nel senso che cominciano a contare le pressioni politiche. Lotito a mezzanotte ha temuto il peggio e ha incalzato Reja, temendo un suo ripensamento. E a quel punto sono intervenuti al telefono anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e addirittura segnali più o meno diretti sono arrivati dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, a dimostrazione che c'è un interesse politico a una svolta in casa Lazio.
Martedi 9 Febbraio
In un clima pesante a Formello le forze dell'ordine effettuarono cariche di alleggerimento e lanciato lacrimogeni per disperdere almeno un centinaio dei circa 1.000 tifosi accorsi per contestare la squadra terz'ultima in classifica. Il gruppo era riuscito ad entrare, sfondando un cancello dell'ingresso Nord, per avvicinarsi al campo sul quale era previsto l'allenamento. I tifosi, una volta entrati, hanno lanciato fumogeni e petardi, prima di essere dispersi e respinti fuori dal centro sportivo dalle cariche della polizia. In questa situazione l'allenamento sul campo della squadra è saltato e la preparazione è stata effettuata in palestra. Il bilancio è di undici tifosi fermati, tre contusi tra le forze dell'ordine e tre feriti lievi tra i supporter della Lazio. Mentre accadeva ciò il presidente Lotito, lontano dalla capitale, definiva l'ingaggio di Edoardo Reja come nuovo allenatore. L'impresa non era semplice in quanto l'allenatore era sotto contratto con l' Haijduk di Spalato. Nella giornata arrivano notizie contradditorie: Alle 17.15 l' AdnKronos batte questa notizia: La Lazio e' una sfida. Ma il cuore mi dice di restare all'Hajduk. Edy Reja, a giudicare dalle parole riportate dal quotidiano croato 'Vecernji', non ha ancora deciso se lasciare la panchina dell'Hajduk Spalato per trasferirsi alla Lazio. Non e' una decisione semplice per me. Non so cosa mi aspetterebbe a Roma, qui io organizzo praticamente ogni cosa. Lo ammetto, andare alla Lazio sarebbe una sfida. La ragione mi dice di andare, ma il cuore mi dice di rimanere all'Hajduk, si legge ancora. Poi alle 19,00 arriva la conferma dallo stesso Reja che comunica: «È stata una decisione difficile, me ne vado con il cuore pesante. Ho dato la mia parola al presidente della Lazio». L'allenatore, però rimane bloccato sull'isola di Brec, dove è con la squadra, a causa del maltempo che impedisce ai traghetti di salpare verso il continente dalmata.
E’ stato un giorno lunghissimo per Claudio Lotito trascorso soprattutto in Federcalcio, seduto nella sala al primo piano, quella del consiglio. Quattro telefonini sparsi sul tavolo, chiamate continue come al solito. La tensione a Formello, peraltro prevedibile alla ripresa degli allenamenti della Lazio dopo la sconfitta con il Catania, e i contatti per definire l’arrivo di Reja per cominciare il dopo Ballardini. Il presidente ha mostrato grande controllo della situazione pur comprendendo che il momento è assai delicato. Da Formello hanno raccontato a Lotito l’ira dei tifosi, le cariche della polizia, i fermati e i feriti. Insomma, un clima mica da sport: piuttosto, da far west. «La contestazione? Strumentale - ha osservato Lotito - tutto era organizzato da tempo».
Una maniera, questa, di trovare una giustificazione alla rabbia del popolo biancoceleste per una classifica pesantissima che, adesso, vede la Lazio malmessa. Reja guiderà la Lazio. Qualche voce di un ripensamento da parte del tecnico goriziano ex Napoli trattenuto a Spalato, non sono reali. «Io sono abituato a misurare le cose con i fatti e la parola data», ha chiarito Lotito a metà pomeriggio confermando l’accordo con l’allenatore che dovrà rimettere in sesto i cocci di una squadra che dalla scorsa estate a oggi si è sgretolata. La serie B adesso è qualcosa più di un’ombra, con una squadra priva di gioco e di idee. Il presidente stavolta con parla di una vicenda strumentale: i fatti sono questi e basta.
«Per tirarci fuori da questa situazione serve solo il lavoro. Lavorare - ha spiegato Lotito - lavorare e lavorare. Certo, le premesse che avevamo non sono state rispettate e la classifica, che è pesante, non rispecchia il valore tecnico di questa squadra». In serata il presidente ha discusso con Ballardini per chiudere il rapporto mentre le critiche hanno continuato ad arrivare. Rutelli, tifoso della Lazio, gli ha contestato una spregiudicatezza immobiliare - la costruzione dello stadio e una zona residenziale - rispetto all’attenzione per la squadra. Lotito ha evitato di rispondere pubblicamente all’accusa dell’ex sindaco di Roma riservandosi di farlo in privato. Però, la sua politica, quella del contenimento dei costi, va avanti.
«La Lazio? Non dimenticate che ci ho messo dei soldi - ha aggiunto - e ho portato avanti iniziative che rimarranno nella storia». Una politica accettabile, la sua del risparmio (non parliamo di moralizzazione, però), solo che i passaggi sono stati troppo rapidi da renderla inattuabile e finendo per fargli perdere la battaglia, avere una squadra che non funziona e mettersi tutti i tifosi contro. E un piede in serie B.
Mercoledi 10 Febbraio
Adesso è ufficiale: Davide Ballardini non è più l'allenatore della Lazio. La società con un comunicato ha annunciato l'esonero del tecnico e l'ingaggio di Edy Reja. Il contratto per Reja era già pronto e c'è anche un'opzione sino al 2011. Il tecnico è atterrato a Fiumicino poco dopo le 12,30. Era atteso già ieri a Roma, ma il maltempo lo ha bloccato nell'isola croata di Brac. Il tecnico è andato a Formello dove alle 15 ha diretto il primo allenamento.
«E' una squadra che merita». «I giocatori della Lazio li conosciamo bene: sono bravi, il valore c'è, è una squadra che merita, e sono contento di avere preso questo incarico» ha detto il tecnico. Reja è stato chiamato dal presidente Claudio Lotito per risollevare le sorti della Lazio, che vive un momento critico trovandosi attualmente al terzultimo posto in classifica e con parte della tifoseria in fermento. Marko Natelelic, procuratore di Edy Reja, ha commentato con felicità l'esito positivo della trattativa che ha portato il suo assistito sulla panchina della Lazio: «Lui e l'Hajduk si sono salutati con profonda stima e rispetto, in amicizia. E' giusto che si sentano traditi ma allo stesso tempo hanno capito le sue esigenze. Reja è l'uomo giusto per risollevare la Lazio da questa situazione. Sono convinto che i biancocelesti si salveranno e che non ci sarà alcun problema per un accordo anche per la prossima stagione. E' stato decisivo l'intervento del presidente Lotito per sbloccare la trattativa».
Fonti Il Messaggero Corriere dello Sport La Gazzetta Dello Sport