Palmieri Alfredo: differenze tra le versioni

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[[Immagine:palmierialfred.jpg|thumb|left|200px|Palmieri nel 1911 dopo una vittoria nella palla sfratto]]
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Detto ''Baffino'', fu presidente della Lazio per pochi mesi dal [[14 giugno]] [[1932]], quando il Consiglio della società lo delega in sostituzione del dimissionario [[Zenobi Remo|Remo Zenobi]], all'ottobre dello stesso anno, quando il "presidentone" ritorna più potente che mai. L'attivissimo Palmieri era nella Lazio dai primissimi anni '10 ed era tra i suoi migliori atleti. In seguito aveva svolto la funzione di dirigente e si era interessato anche alla parte tecnica del calcio insieme a [[Baccani Guido|Baccani]]. Fu il primo che si accorse delle straordinarie qualità del portiere [[Sclavi Ezio|Ezio Sclavi]] e accolse il suggerimento di [[Saraceni (I) Fernando|Cecè Saraceni]] di farlo esordire nonostante fosse appena arrivato alla Lazio. Fu uno dei soci di una società anonima, creata all'uopo, per finanziare i lavori di restauro del [[Stadio Rondinella - Roma|Campo della Rondinella]] ([[1924]]). Inoltre fu consigliere della sezione calcio nel [[1928]] e per i tanti meriti dirigenziali acquisiti con la Lazio, il [[12 luglio]] [[1932]] fu nominato membro del Direttorio della Federazione Atletica Italiana. Morì il [[31 maggio]] [[1951]].
Detto ''Baffino'', fu presidente della Lazio per pochi mesi dal [[14 giugno]] [[1932]], quando il Consiglio della società lo delegò in sostituzione del dimissionario [[Zenobi Remo|Remo Zenobi]], all'ottobre dello stesso anno, quando il "presidentone" ritornò più potente che mai. L'attivissimo Palmieri era nella Lazio dai primissimi anni '10 ed era tra i suoi migliori atleti. In seguito aveva svolto la funzione di dirigente e si era interessato anche alla parte tecnica del calcio insieme a [[Baccani Guido|Baccani]]. Fu il primo che si accorse delle straordinarie qualità del portiere [[Sclavi Ezio|Ezio Sclavi]] e accolse il suggerimento di [[Saraceni (I) Fernando|Cecè Saraceni]] di farlo esordire nonostante fosse appena arrivato alla Lazio. Fu uno dei soci di una società anonima, creata all'uopo, per finanziare i lavori di restauro del [[Stadio Rondinella - Roma|Campo della Rondinella]] ([[1924]]). Inoltre fu consigliere della sezione calcio nel [[1928]] e per i tanti meriti dirigenziali acquisiti con la Lazio, il [[12 luglio]] [[1932]] fu nominato membro del Direttorio della Federazione Atletica Italiana. Morì il [[31 maggio]] [[1951]].


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Palmieri nel 1911 dopo una vittoria nella palla sfratto

Detto Baffino, fu presidente della Lazio per pochi mesi dal 14 giugno 1932, quando il Consiglio della società lo delegò in sostituzione del dimissionario Remo Zenobi, all'ottobre dello stesso anno, quando il "presidentone" ritornò più potente che mai. L'attivissimo Palmieri era nella Lazio dai primissimi anni '10 ed era tra i suoi migliori atleti. In seguito aveva svolto la funzione di dirigente e si era interessato anche alla parte tecnica del calcio insieme a Baccani. Fu il primo che si accorse delle straordinarie qualità del portiere Ezio Sclavi e accolse il suggerimento di Cecè Saraceni di farlo esordire nonostante fosse appena arrivato alla Lazio. Fu uno dei soci di una società anonima, creata all'uopo, per finanziare i lavori di restauro del Campo della Rondinella (1924). Inoltre fu consigliere della sezione calcio nel 1928 e per i tanti meriti dirigenziali acquisiti con la Lazio, il 12 luglio 1932 fu nominato membro del Direttorio della Federazione Atletica Italiana. Morì il 31 maggio 1951.