Lefevre Giulio: differenze tra le versioni

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[[Immagine:primagara.jpg|thumb|250px|right|La prima gara di podismo che vide all'opera la Lazio fu effettuata a Roma l'11 marzo 1900. Il nostro Lefevre giunse terzo e la gara a squadre fu vinta dalla Lazio che si aggiudicò la coppa del Re]]
[[Immagine:primagara.jpg|thumb|250px|right|La prima gara di podismo che vide all'opera la Lazio fu effettuata a Roma l'11 marzo 1900. Il nostro Lefevre giunse terzo e la gara a squadre fu vinta dalla Lazio che si aggiudicò la coppa del Re]]


Socio fondatore e bersagliere. Fu un valente podista e prese parte a numerose gare che si svolsero in città. Con la maglia biancoceleste partecipò alla prima gara ufficiale della S.P. Lazio l'[[11 marzo]] [[1900]]. Giunse terzo assoluto e contribuì alla vittoria della gara a squadre che conquistò la coppa del Re.
Socio fondatore e bersagliere. Fu un valente podista e prese parte a numerose gare che si svolsero in città. Con la maglia biancoceleste partecipò alla prima gara ufficiale della S.P. Lazio l'[[11 marzo]] [[1900]]. Giunse terzo assoluto e contribuì alla vittoria della gara di marcia a squadre che conquistò la coppa del Re.


Nato a Roma il [[31 marzo]] [[1876]], figlio di Luigi e Rosa Andreani. Residente alla nascita in Via Bocca della Verità. Deceduto a Roma il [[30 aprile]] [[1953]], quando abitava in Via Giacinto Carini, 66.
Nato a Roma il [[31 marzo]] [[1876]], figlio di Luigi e Rosa Andreani. Residente alla nascita in Via Bocca della Verità. Deceduto a Roma il [[30 aprile]] [[1953]], quando abitava in Via Giacinto Carini, 66.

Versione delle 22:23, 27 set 2011

La prima gara di podismo che vide all'opera la Lazio fu effettuata a Roma l'11 marzo 1900. Il nostro Lefevre giunse terzo e la gara a squadre fu vinta dalla Lazio che si aggiudicò la coppa del Re

Socio fondatore e bersagliere. Fu un valente podista e prese parte a numerose gare che si svolsero in città. Con la maglia biancoceleste partecipò alla prima gara ufficiale della S.P. Lazio l'11 marzo 1900. Giunse terzo assoluto e contribuì alla vittoria della gara di marcia a squadre che conquistò la coppa del Re.

Nato a Roma il 31 marzo 1876, figlio di Luigi e Rosa Andreani. Residente alla nascita in Via Bocca della Verità. Deceduto a Roma il 30 aprile 1953, quando abitava in Via Giacinto Carini, 66.

Statura: m. 1,69, colorito: chiaro, capelli: neri, ondulati, occhi: grigi. Segni particolari: lentiggini. Professione: agronomo. Soldato di leva 1^ categoria. Distretto di Roma, quale mandato rivedibile per deficienza toracica della classe 1876 e 1877 dal consiglio di leva e lasciato in congedo illimitato il 31 agosto 1898. Ascritto alla ferma di un anno. Giunto alle armi per anticipazione il 31 ottobre 1898. Allievo ufficiale nel 10° Reggimento Bersaglieri dopo essere stato caporale e poi sergente. In seguito divenne capitano. Sottotenente di complemento dell'esercito nell'arma di fanteria al Deposito Bersaglieri in Roma e assegnato al 5° Reggimento Bersaglieri.

Essendo geometra capo del catasto fu mandato ad Udine dopo il 1918 per valutare i danni di guerra. Fu decorato con due medaglie di bronzo e, dopo il conflitto, si dedicò al recupero di numerosi cimeli di guerra, ora custoditi nel Museo dei Bersaglieri di Porta Pia.