Koszegi Desiderio: differenze tra le versioni
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Allenatore ungherese, nato a Budapest il [[19 ottobre]] 1888. Giocatore poliedrico e completo ricopre molti ruoli, da quello di portiere a tutti quelli della difesa. Arriva in Italia nel primo dopoguerra come allenatore della Pistoiese. Nella città toscana rimane diversi anni e raggiunge ottimi risultati, permettendo alla sua squadra di brillare nei tornei regionali. Nel [[1924]] il dirigente biancoceleste [[Ercoli Giuseppe|Giuseppe Ercoli]] lo ingaggia ma, per superare il rigido dilettantismo di [[Ballerini Fortunato|Fortunato Ballerini]], decide di pagare egli stesso lo stipendio del nuovo allenatore perchè è convinto che il professionismo sia indispensabile per permettere anche alla Lazio di battersi alla pari con le formazioni del nord che erano già lanciate nell'intendere il calcio come business e seria programmazione. I risultati non sono quelli sperati ma d'altronde la Lazio di quella stagione non possiede giocatori di grande spicco, eccezion fatta per [[Bernardini Fulvio|Fulvio Bernardini]] che Koszegi ha l'intuito di far ruotare in tutti i ruoli e soprattutto in attacco. Il tecnico ungherese, serio professionista, aveva preso il posto che fino all'anno precedente era stato dell'inesauribile e fedele [[Baccani Guido|Baccani]], passato nei ranghi tecnici della Nazionale. L'ingaggio di Koszegi, in definitiva, contribuirà a far uscire la Lazio dalla dimensione ristretta dell'ambito regionale. Lasciata la Lazio, si sa che va ad allenare il Catanzaro e che poi farà ritorno a Pistoia. Le notizie su di lui poi si perdono, salvo ritrovarlo, addirittura nel [[1947]], allenatore del Prato in [[serie B]]. |
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Versione delle 15:39, 30 ott 2011

Allenatore ungherese, nato a Budapest il 19 ottobre 1888. Giocatore poliedrico e completo ricopre molti ruoli, da quello di portiere a tutti quelli della difesa. Arriva in Italia nel primo dopoguerra come allenatore della Pistoiese. Nella città toscana rimane diversi anni e raggiunge ottimi risultati, permettendo alla sua squadra di brillare nei tornei regionali. Nel 1924 il dirigente biancoceleste Giuseppe Ercoli lo ingaggia ma, per superare il rigido dilettantismo di Fortunato Ballerini, decide di pagare egli stesso lo stipendio del nuovo allenatore perchè è convinto che il professionismo sia indispensabile per permettere anche alla Lazio di battersi alla pari con le formazioni del nord che erano già lanciate nell'intendere il calcio come business e seria programmazione. I risultati non sono quelli sperati ma d'altronde la Lazio di quella stagione non possiede giocatori di grande spicco, eccezion fatta per Fulvio Bernardini che Koszegi ha l'intuito di far ruotare in tutti i ruoli e soprattutto in attacco. Il tecnico ungherese, serio professionista, aveva preso il posto che fino all'anno precedente era stato dell'inesauribile e fedele Baccani, passato nei ranghi tecnici della Nazionale. L'ingaggio di Koszegi, in definitiva, contribuirà a far uscire la Lazio dalla dimensione ristretta dell'ambito regionale. Lasciata la Lazio, si sa che va ad allenare il Catanzaro e che poi farà ritorno a Pistoia. Le notizie su di lui poi si perdono, salvo ritrovarlo, addirittura nel 1947, allenatore del Prato in serie B.