Giambartolomei Guido: differenze tra le versioni
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Guido Giambartolomei è stato un dirigente societario e team manager della Lazio alla fine degli anni '60. Arrivò alla Lazio grazie all'amicizia che lo legava a [[Ziaco Renato|Renato Ziaco]] e al notaio Gilardoni che ne intuirono le notevoli doti comunicative e organizzative. Fu una figura molto apprezzata anche dal presidente [[Lenzini Umberto|Lenzini]] e dal tecnico [[Lorenzo Juan Carlos|Lorenzo]] che lo vollero come elemento che facesse da tramite con la squadra. |
Guido Giambartolomei è stato un dirigente societario e team manager della Lazio alla fine degli anni '60. Arrivò alla Lazio grazie all'amicizia che lo legava a [[Ziaco Renato|Renato Ziaco]] e al notaio Gilardoni che ne intuirono le notevoli doti comunicative e organizzative. Fu una figura molto apprezzata anche dal presidente [[Lenzini Umberto|Lenzini]] e dal tecnico [[Lorenzo Juan Carlos|Lorenzo]] che lo vollero come elemento che facesse da tramite con la squadra. |
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Versione delle 13:52, 12 feb 2012



Guido Giambartolomei è stato un dirigente societario e team manager della Lazio alla fine degli anni '60. Arrivò alla Lazio grazie all'amicizia che lo legava a Renato Ziaco e al notaio Gilardoni che ne intuirono le notevoli doti comunicative e organizzative. Fu una figura molto apprezzata anche dal presidente Lenzini e dal tecnico Lorenzo che lo vollero come elemento che facesse da tramite con la squadra.
Sempre allegro e disponibile, seppe svolgere questo delicato ruolo con sagacia e fu molto vicino ai calciatori pur trovando sempre la giusta misura con le esigenze della Società. Dotato di molta diplomazia, riuscì con successo nel difficile compito di far ottenere a Lorenzo la cittadinanza italiana nel Campionato della promozione in Serie A 1968/69. Gioviale, elegante e corretto con tutti era però deciso e rigido quando si trattava di difendere e tutelare la Lazio in ambito federale o nelle complesse trattative con le grandi squadre del nord durante la campagna acquisti.
Pressanti esigenze lavorative personali lo allontanarono dalla Lazio all'inizio degli anni '70 e il suo posto fu assunto da Luigi Bezzi.
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Insieme al presidente Lenzini