Ciaschini Gina: differenze tra le versioni

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Non era rado vederla coccolare i figli più piccoli dei giocatori nei momenti di pausa dal lavoro mentre i loro papà si allenavano.
Non era rado vederla coccolare i figli più piccoli dei giocatori nei momenti di pausa dal lavoro mentre i loro papà si allenavano.


Fu lei la prima ad applicare lo [[Scudetto]] nell'agosto [[1974]] sulle maglie dei neo [[Campione d'Italia|campioni d'Italia]]. Oltre al lavoro che svolgeva con enorme passione, era anche un'accanita tifosa biancoceleste e la domenica era sempre sugli spalti a tifare per i suoi ragazzi.
Fu lei la prima ad applicare lo [[Scudetto]] nell'agosto [[1974]] sulle maglie dei neo [[Campione d'Italia|campioni d'Italia]]. Al riguardo c'è un aneddoto. La signora Gina era preoccupata che il tricolore potesse stingere, lavandolo, le maglie celesti provocando un danno e si adoperò perché fossero lavati prima di cucirli a parte per fargli perdere il colore in eccesso.
Oltre al lavoro che svolgeva con enorme passione, era anche un'accanita tifosa biancoceleste e la domenica era sempre sugli spalti in tribuna Monte Mario, a tifare per i suoi ragazzi.
E' scomparsa diversi anni fa.


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Versione delle 11:39, 18 feb 2014

Gina Ciaschini
Giorgio Chinaglia con la "Sora Gina"
Gina Ciaschini
La signora Gina in un momento di relax culla il piccolo George Chinaglia Junior

Nata a Senigallia nel 1927. La "Sora Gina", come veniva affettuosamente chiamata da tutti i giocatori passati per il centro sportivo di Centro Sportivo Tor di Quinto-Tommaso Maestrelli era l'addetta alla lavanderia. Curava personalmente le maglie e gli indumenti da gioco della squadra, cucendo a mano i numeri. Entra nella Lazio nel 1960 e per recarsi a lavoro da Tor Sapienza , dove abitava, amava ricordare che prendeva ogni giorno 5 autobus all'andata e 5 al ritorno. Non era rado vederla coccolare i figli più piccoli dei giocatori nei momenti di pausa dal lavoro mentre i loro papà si allenavano.

Fu lei la prima ad applicare lo Scudetto nell'agosto 1974 sulle maglie dei neo campioni d'Italia. Al riguardo c'è un aneddoto. La signora Gina era preoccupata che il tricolore potesse stingere, lavandolo, le maglie celesti provocando un danno e si adoperò perché fossero lavati prima di cucirli a parte per fargli perdere il colore in eccesso. Oltre al lavoro che svolgeva con enorme passione, era anche un'accanita tifosa biancoceleste e la domenica era sempre sugli spalti in tribuna Monte Mario, a tifare per i suoi ragazzi. E' scomparsa diversi anni fa.



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