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[[Immagine:Manservisi.jpg|thumb|left|180px|Pierpaolo Manservisi]] |
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[[Immagine:Ciotti.jpg|thumb|left|180px|Sandro Ciotti con la maglia della Lazio Ragazzi nel [[1947]]]] |
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==Sandro Ciotti== |
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==Pierpaolo Manservisi== |
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Ex calciatore della Lazio, della Viterbese nel [[1948/49]], del Forlì nel [[1953/54]], dell'Anconitana e del Terracina [[1955/56]], musicista e giornalista. Nato a Roma il [[4 novembre]] [[1928]] ed ivi deceduto il [[18 luglio]] [[2003]]. |
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Centrocampista, nato a Castel d'Argile (BO) il [[4 agosto]] [[1944]]. |
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Figlio del giornalista Gino Ciotti, scrisse per numerosi giornali nazionali. Nel [[1958]] entrò alla [[Rai radiotelevisione italiana|RAI]] e divenne uno dei più bravi radiocronisti di sport e di musica. Ebbe un grande successo anche in televisione e condusse numerose edizioni della Domenica Sportiva e di altre popolari trasmissioni. Non si contano le partite e i "Giri d'Italia" e "di Francia" che seguì e che raccontò con la sua voce roca ma piena e intrisa di toni ora secchi e ora epici che accompagnava con un lessico corretto e appropriato. Sandro Ciotti è stato "The Voice" in versione italiana, non bravo come Sinatra a cantare (ma come lui aveva un'immensa passione per la musica, lo testimoniano i reportages su 40 edizioni del festival di Sanremo), ma era il massimo per narrare le imprese degli eroi del calcio. Quello in particolare degli anni Sessanta e Settanta quando allo stadio andavano ancora le famiglie e papà e mamma mettevano nel cestino il panino con la frittata e si poteva seguire la partita mischiati assieme ai tifosi avversari. Quello delle figurine che si attaccavano sull'album con la coccoina e Ciotti e Ameri non stavano sulla raccolta Panini ma era come se ci fossero. Era il calcio di quando non si poteva sapere il risultato del primo tempo prima che cominciasse il secondo e allora tutti con la radiolina all'orecchio perchè Ameri, Ciotti, Bortoluzzi in studio, Provenzali, Ferretti, Luzzi dai campi della [[Serie B]], svelavano il mistero mentre cominciava "[[Tutto il calcio minuto per minuto]]". Sandro Ciotti il calcio non solo lo raccontava ma prima di tutto lo amava. Era una delle sue grandi passioni assieme allo scopone e alla musica. Gli piacevano molto anche le donne ma, come un altro romano "doc" come lui (Alberto Sordi), non aveva mai voluto saperne di sposarsi. Come padrino di battesimo aveva avuto Trilussa ma, invece di mettersi a fare il poeta, da ragazzo suonava il violino ed aveva già il pallino del giornalismo. |
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Si avvia alla carriera calcistica crescendo nelle giovanili della [[Fiorentina]] e aggregandosi alla prima squadra nel [[Campionato]] [[1963/64]] in cui gioca una sola partita, un [[Bari]]-[[Fiorentina]] 2-0 del [[31 maggio]] [[1964]], che di fatto rappresenta il suo esordio in [[Serie A]]. L'anno successivo è ceduto alla [[Lucchese]], in terza categoria, e da qui, dopo la parentesi livornese del [[1965/66]], passa al [[Pisa]], in [[Serie B]], nell'estate del [[1966]]. Rimane nella formazione titolare dei neroazzurri per tre stagioni, compresa quella della promozione in [[Serie A]], fino a che, nel [[1969/70]], lascia per la prima volta nella sua carriera di calciatore la Toscana con destinazione Napoli. E' dalla squadra partenopea che l'anno successivo viene acquistato dalla Lazio per 80 milioni più la cessione dell'attaccante biancoceleste [[Ghio Gian Piero|Gian Piero Ghio]]. |
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Versione delle 10:41, 4 ago 2014

Pierpaolo Manservisi
Centrocampista, nato a Castel d'Argile (BO) il 4 agosto 1944.
Si avvia alla carriera calcistica crescendo nelle giovanili della Fiorentina e aggregandosi alla prima squadra nel Campionato 1963/64 in cui gioca una sola partita, un Bari-Fiorentina 2-0 del 31 maggio 1964, che di fatto rappresenta il suo esordio in Serie A. L'anno successivo è ceduto alla Lucchese, in terza categoria, e da qui, dopo la parentesi livornese del 1965/66, passa al Pisa, in Serie B, nell'estate del 1966. Rimane nella formazione titolare dei neroazzurri per tre stagioni, compresa quella della promozione in Serie A, fino a che, nel 1969/70, lascia per la prima volta nella sua carriera di calciatore la Toscana con destinazione Napoli. E' dalla squadra partenopea che l'anno successivo viene acquistato dalla Lazio per 80 milioni più la cessione dell'attaccante biancoceleste Gian Piero Ghio.
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