Bompiani (II) Giorgio: differenze tra le versioni
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[[File:cadutibompianigiorgio2.jpg|thumb|left|200px|Il Libro Onorcaduti con il nome di Giorgio Bompiani tra i caduti]] |
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Centrocampista. Nato a Roma il [[28 settembre]] [[1888]]. Nei documenti viene indicato come ''Bompiani patrizio anconetano nobile di Tivoli Giorgio''. E' nella Lazio II nel [[1912]]. Più tardi giocherà con il Roman. E' il fratello di [[Bompiani Guglielmo|Guglielmo Bompiani]] e [[Bompiani (I) Valentino|Valentino Bompiani (I)]]. Tenente del 15° Reggimento bersaglieri. Era stato promosso al suo grado nel dicembre 1913. Cade in combattimento durante [[Prima Guerra Mondiale|la prima guerra mondiale]] a Castelnuovo di Sagrado il [[30 luglio]] [[1915]]. Il suo reggimento era arrivato al "trincerone di Polazzo" vicino Cassegliano. Il giorno 30 va all'assalto di trincee nemiche assieme al 112° reggimento fanteria. E' decorato con la Medaglia d'Argento al V.M. |
Centrocampista. Nato a Roma il [[28 settembre]] [[1888]]. Nei documenti viene indicato come ''Bompiani patrizio anconetano nobile di Tivoli Giorgio''. Era conte. E' nella Lazio II nel [[1912]]. Più tardi giocherà con il Roman. E' il fratello di [[Bompiani Guglielmo|Guglielmo Bompiani]] e [[Bompiani (I) Valentino|Valentino Bompiani (I)]]. Tenente del 15° Reggimento bersaglieri. Era stato promosso al suo grado nel dicembre 1913. Cade in combattimento durante [[Prima Guerra Mondiale|la prima guerra mondiale]] a Castelnuovo di Sagrado il [[30 luglio]] [[1915]]. Il suo reggimento era arrivato al "trincerone di Polazzo" vicino Cassegliano. Il giorno 30 va all'assalto di trincee nemiche assieme al 112° reggimento fanteria. E' decorato con la Medaglia d'Argento al V.M. |
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Il padre Giorgio così si espresse in occasione della morte del figlio: ''La mia famiglia ha pagato il più grave dei tributi con la perdita del mio primogenito Giorgetto, eroicamente morto guidando la sua compagnia all'assalto d'una trincea nemica fra Castelnuovo di Sagrado e Pollezzo oltre l'Isonzo il 30 luglio 1915 dopo aver dato prova d'insuperabile ardimento in altro assalto due giorni prima. Non vanità, obbligo sacrosanto io considero imprimere nelle menti vostre, miei figli vicini e lontani, il rispetto a queste memorie che più tardi sarebbe assai più difficile raccogliere ed accertare, il consacrare alla vostra ammirazione perenne, al vostro culto affettuoso il ricordo di questo giovine, cagione a noi d'inconsolabile dolore e di fierissimo orgoglio" |
Il padre Giorgio così si espresse in occasione della morte del figlio: ''La mia famiglia ha pagato il più grave dei tributi con la perdita del mio primogenito Giorgetto, eroicamente morto guidando la sua compagnia all'assalto d'una trincea nemica fra Castelnuovo di Sagrado e Pollezzo oltre l'Isonzo il 30 luglio 1915 dopo aver dato prova d'insuperabile ardimento in altro assalto due giorni prima. Non vanità, obbligo sacrosanto io considero imprimere nelle menti vostre, miei figli vicini e lontani, il rispetto a queste memorie che più tardi sarebbe assai più difficile raccogliere ed accertare, il consacrare alla vostra ammirazione perenne, al vostro culto affettuoso il ricordo di questo giovine, cagione a noi d'inconsolabile dolore e di fierissimo orgoglio" |
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Versione delle 21:21, 19 ago 2014



Centrocampista. Nato a Roma il 28 settembre 1888. Nei documenti viene indicato come Bompiani patrizio anconetano nobile di Tivoli Giorgio. Era conte. E' nella Lazio II nel 1912. Più tardi giocherà con il Roman. E' il fratello di Guglielmo Bompiani e Valentino Bompiani (I). Tenente del 15° Reggimento bersaglieri. Era stato promosso al suo grado nel dicembre 1913. Cade in combattimento durante la prima guerra mondiale a Castelnuovo di Sagrado il 30 luglio 1915. Il suo reggimento era arrivato al "trincerone di Polazzo" vicino Cassegliano. Il giorno 30 va all'assalto di trincee nemiche assieme al 112° reggimento fanteria. E' decorato con la Medaglia d'Argento al V.M.
Il padre Giorgio così si espresse in occasione della morte del figlio: La mia famiglia ha pagato il più grave dei tributi con la perdita del mio primogenito Giorgetto, eroicamente morto guidando la sua compagnia all'assalto d'una trincea nemica fra Castelnuovo di Sagrado e Pollezzo oltre l'Isonzo il 30 luglio 1915 dopo aver dato prova d'insuperabile ardimento in altro assalto due giorni prima. Non vanità, obbligo sacrosanto io considero imprimere nelle menti vostre, miei figli vicini e lontani, il rispetto a queste memorie che più tardi sarebbe assai più difficile raccogliere ed accertare, il consacrare alla vostra ammirazione perenne, al vostro culto affettuoso il ricordo di questo giovine, cagione a noi d'inconsolabile dolore e di fierissimo orgoglio"