Conti Ugo: differenze tra le versioni
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Segretario della sezione Palla e Palloni nell'organigramma della stagione [[1913/14]]. Mobilitato per la chiamata alle armi in seguito allo scoppio della Prima Guerra Mondiale cade in combattimento il [[19 settembre]] [[1916]] in località Oppacchiassella per lo scoppio di una granata. Era soldato del 212° Reggimento Fanteria "Brigata Pescara" |
Segretario della sezione Palla e Palloni nell'organigramma della stagione [[1913/14]]. Nato a Roma il [[22 gennaio]] [[1890]].Mobilitato per la chiamata alle armi in seguito allo scoppio della Prima Guerra Mondiale cade in combattimento il [[19 settembre]] [[1916]] in località Oppacchiassella per lo scoppio di una granata. Era soldato del 212° Reggimento Fanteria "Brigata Pescara" |
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Il giorno 17 il suo reggimento era arrivato al vallone (Palikisce) nella zona di Oppacchiassella. Il 19 il suo battaglione va all'assalto del Fortino triangolare a sud della località, ma il fuoco di sbarramento degli austriaci ferma l'avanzata e i soldati allo scoperto devono ripiegare con ingentissime perdite. |
Il giorno 17 il suo reggimento era arrivato al vallone (Palikisce) nella zona di Oppacchiassella. Il 19 il suo battaglione va all'assalto del Fortino triangolare a sud della località, ma il fuoco di sbarramento degli austriaci ferma l'avanzata e i soldati allo scoperto devono ripiegare con ingentissime perdite. |
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Versione delle 11:23, 15 nov 2014


Segretario della sezione Palla e Palloni nell'organigramma della stagione 1913/14. Nato a Roma il 22 gennaio 1890.Mobilitato per la chiamata alle armi in seguito allo scoppio della Prima Guerra Mondiale cade in combattimento il 19 settembre 1916 in località Oppacchiassella per lo scoppio di una granata. Era soldato del 212° Reggimento Fanteria "Brigata Pescara" Il giorno 17 il suo reggimento era arrivato al vallone (Palikisce) nella zona di Oppacchiassella. Il 19 il suo battaglione va all'assalto del Fortino triangolare a sud della località, ma il fuoco di sbarramento degli austriaci ferma l'avanzata e i soldati allo scoperto devono ripiegare con ingentissime perdite.