Di Giovanni Pasquale: differenze tra le versioni

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Attaccante, nato a Napoli il [[3 gennaio]] [[1944]]. Cresciuto nel Napoli, dividendo il tempo tra la scuola e il calcio. Dal Napoli passa nella Caivanese, squadra di Prima Categoria campana. A Caivano gioca fino al [[1962/63]], stagione in cui mette a segno la bellezza di 22 gol. Nel corso del periodo con la Caivese, gioca con la Rappresentativa campana che prende parte al Trofeo Zanetti e poi con la Nazionale Italiana Dilettanti. Passa quindi al Foggia che vine la concorrenza di altre pretendenti quali Fiorentina, Arezzo e Catanzaro. Con i rossoneri pugliesi, esordisce in serie B in occasione di una partita contro il Lecco. Rimane con i satanelli 4 anni, debuttando in [[serie A]] nel campionato [[1965/66]]. Nel [[1967/68]] viene ceduto in serie C all'Alessandria. Nell'estate [[1968]] partecipa al ritiro della Lazio all'Abetone per un periodo di prova. Dopo aver soddisfatto l'allenatore [[Lorenzo Juan Carlos|Lorenzo]] nel corso delle amichevoli estive viene acquistato dalla dirigenza biancoceleste. Nonostante le buone premesse però viene presto accantonato trovando spazio esclusivamente nella squadra De Martino e in alcune amichevoli stagionali. In competizioni ufficiali, riesce a collezionare un'unica presenza in panchina nell'incontro di [[serie B]], [[Mercoledì 11 dicembre 1968 - Brescia, – Brescia-Lazio 1-1|Brescia-Lazio 1-1]] dell'[[11 dicembre]] [[1968]]. A novembre del [[1969]] torna a vestire la maglia dell'Alessandria. Nel [[1970/71]] passa poi alla Viterbese. Una stagione nel capoluogo della Tuscia, poi di lui si perdono le tracce.
Attaccante, nato a Napoli il [[3 gennaio]] [[1944]]. Cresciuto nel Napoli, dividendo il tempo tra la scuola e il calcio. Dal Napoli passa nella Caivanese, squadra di Prima Categoria campana. A Caivano gioca fino al [[1962/63]], stagione in cui mette a segno la bellezza di 22 gol. Nel corso del periodo con la Caivese, gioca con la Rappresentativa campana che prende parte al Trofeo Zanetti e poi con la Nazionale Italiana Dilettanti. Passa quindi al Foggia che vince la concorrenza di altre pretendenti quali Fiorentina, Arezzo e Catanzaro. Con i rossoneri pugliesi, esordisce in serie B in occasione di una partita contro il Lecco. Rimane con i satanelli quattro anni, debuttando in [[serie A]] nel campionato [[1965/66]]. Nel [[1967/68]] viene ceduto in serie C all'Alessandria. Nell'estate [[1968]] partecipa al ritiro della Lazio all'Abetone per un periodo di prova. Dopo aver soddisfatto l'allenatore [[Lorenzo Juan Carlos|Lorenzo]] nel corso delle amichevoli estive, viene acquistato dalla dirigenza biancoceleste. Nonostante le buone premesse però viene presto accantonato trovando spazio esclusivamente nella squadra De Martino e in alcune amichevoli stagionali. In competizioni ufficiali, riesce a collezionare un'unica presenza in panchina nell'incontro di [[serie B]], [[Mercoledì 11 dicembre 1968 - Brescia, – Brescia-Lazio 1-1|Brescia-Lazio 1-1]] dell'[[11 dicembre]] [[1968]]. A novembre del [[1969]] torna a vestire la maglia dell'Alessandria. Nel [[1970/71]] passa poi alla Viterbese. Una stagione nel capoluogo della Tuscia, poi di lui si perdono le tracce.


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Versione delle 20:38, 19 nov 2014

Pasquale Di Giovanni

Attaccante, nato a Napoli il 3 gennaio 1944. Cresciuto nel Napoli, dividendo il tempo tra la scuola e il calcio. Dal Napoli passa nella Caivanese, squadra di Prima Categoria campana. A Caivano gioca fino al 1962/63, stagione in cui mette a segno la bellezza di 22 gol. Nel corso del periodo con la Caivese, gioca con la Rappresentativa campana che prende parte al Trofeo Zanetti e poi con la Nazionale Italiana Dilettanti. Passa quindi al Foggia che vince la concorrenza di altre pretendenti quali Fiorentina, Arezzo e Catanzaro. Con i rossoneri pugliesi, esordisce in serie B in occasione di una partita contro il Lecco. Rimane con i satanelli quattro anni, debuttando in serie A nel campionato 1965/66. Nel 1967/68 viene ceduto in serie C all'Alessandria. Nell'estate 1968 partecipa al ritiro della Lazio all'Abetone per un periodo di prova. Dopo aver soddisfatto l'allenatore Lorenzo nel corso delle amichevoli estive, viene acquistato dalla dirigenza biancoceleste. Nonostante le buone premesse però viene presto accantonato trovando spazio esclusivamente nella squadra De Martino e in alcune amichevoli stagionali. In competizioni ufficiali, riesce a collezionare un'unica presenza in panchina nell'incontro di serie B, Brescia-Lazio 1-1 dell'11 dicembre 1968. A novembre del 1969 torna a vestire la maglia dell'Alessandria. Nel 1970/71 passa poi alla Viterbese. Una stagione nel capoluogo della Tuscia, poi di lui si perdono le tracce.