Mazzucchelli Ivo: differenze tra le versioni

Da LazioWiki.

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 3: Riga 3:
Figlio di un magazziniere delle piscine del Foro Italico, comincia l'attività sportiva come nuotatore dopo aver imparato a nuotare nelle acque del Tevere. Nel [[1958]] partecipa alla "Giornata delle Olimpiadi", una manifestazione in cui chiunque poteva iscriversi, e viene notato dai tecnici della Lazio [[Zabberoni Enzo|Zabberoni]] e [[Baccini Franco|Baccini]] che convincono il padre di Ivo, inizialmente restio, a iscrivere il figlio alla sezione nuoto biancoceleste. I risultati sono discreti, ma Ivo in piscina non si diverte. I lunghi e monotoni allenamenti lo demotivano e i suoi tecnici lo spingono a dedicarsi alla pallanuoto. Questa attività è più confacente alla personalità del giovane Ivo. Nel frattempo si era formato fisicamente e grazie ad una notevole altezza e ad una solida muscolatura, convince un allenatore della sezione Rugby della Lazio ad iscriverlo a tale sezione dopo un provino fatto ai campi dell'Acquacetosa. Finalmente Ivo, è il [[1961]], ha trovato lo sport che fa per lui. Veloce, potente, abile con la palla, è immediatamente convocato per disputare una partita. Leggendario, ma vero, è l'episodio legato al suo esordio. Essendo privo degli scarpini da gioco e intuendo che non avrebbe potuto far sostenere alla sua famiglia la spesa per acquistarli, inchioda degli approssimativi tacchetti di cuoio alle scarpe da passeggio di suo fratello e con quelle disputa il match. Progressivamente il giocatore migliora la sua tecnica e dimostra intelligenza tattica. Sa "rubare" il pallone agli avversari come pochi, è veloce e coraggioso. Nel giro di pochi mesi viene convocato nella Rappresentativa del Lazio che vince il Torneo delle Regioni e nella Nazionale Giovanile che affronta, perdendo, i pari età francesi. La carriera sportiva di Ivo cresce esponenzialmente. I campionati giocati con la Lazio lo proiettano a livelli altissimi sia in ambito nazionale che internazionale. Giocherà in Nazionale 20 partite e in un'occasione, contro la Romania nel [[1975]], indossa la fascia di capitano. Della Lazio Ivo è stato il simbolo per molti anni. E' cresciuto sia a livello sportivo che culturale, tanto che è riuscito nonostante gli impegni agonistici a laurearsi brillantemente in Biologia nutrizionista. La travagliata vita della Lazio Rugby negli anni '70, tra scissioni e riunioni, ha determinato il trasferimento quasi forzoso del giocatore prima alla Rugby Roma e poi al Rugby Parma. Nonostante ciò la Lazialità di Mazzucchelli è adamantina. Cessata l'attività agonistica Mazzucchelli ha alternato il ruolo di allenatore e di dirigente della Lazio con quello professionale di nutrizionista. E' stato docente negli Istituti Alberghieri, collaboratore dell'Istituto Nazionale della Nutrizione e professore associato all'ISEF, ha scritto un libro intitolato "Il rugby nel piatto" . Ma il rugby ha sempre occupato una parte importante della sua vita. Nei primi anni '90 ricostituisce, insieme a Bernabò, quella che ancor oggi è la S.S. Lazio Rugby 1927. Ha svolto anche il prestigioso ruolo di Responsabile nutrizionista della Nazionale italiana di Rugby per un biennio sotto la gestione Berbizier. Uomo vulcanico e dotato di fermissimi pricìpi etici e politici, ha condotto battaglie contro l'apartheid in Sud Africa, si è espresso senza timori nel [[1976]] sul problema della partecipazione dei tennisti azzurri alla finale di Coppa Davis in Cile, è stato candidato alla lista civica Pro Bonino alle elezioni regionali del [[2010]] ecc.
Figlio di un magazziniere delle piscine del Foro Italico, comincia l'attività sportiva come nuotatore dopo aver imparato a nuotare nelle acque del Tevere. Nel [[1958]] partecipa alla "Giornata delle Olimpiadi", una manifestazione in cui chiunque poteva iscriversi, e viene notato dai tecnici della Lazio [[Zabberoni Enzo|Zabberoni]] e [[Baccini Franco|Baccini]] che convincono il padre di Ivo, inizialmente restio, a iscrivere il figlio alla sezione nuoto biancoceleste. I risultati sono discreti, ma Ivo in piscina non si diverte. I lunghi e monotoni allenamenti lo demotivano e i suoi tecnici lo spingono a dedicarsi alla pallanuoto. Questa attività è più confacente alla personalità del giovane Ivo. Nel frattempo si era formato fisicamente e grazie ad una notevole altezza e ad una solida muscolatura, convince un allenatore della sezione Rugby della Lazio ad iscriverlo a tale sezione dopo un provino fatto ai campi dell'Acquacetosa. Finalmente Ivo, è il [[1961]], ha trovato lo sport che fa per lui. Veloce, potente, abile con la palla, è immediatamente convocato per disputare una partita. Leggendario, ma vero, è l'episodio legato al suo esordio. Essendo privo degli scarpini da gioco e intuendo che non avrebbe potuto far sostenere alla sua famiglia la spesa per acquistarli, inchioda degli approssimativi tacchetti di cuoio alle scarpe da passeggio di suo fratello e con quelle disputa il match. Progressivamente il giocatore migliora la sua tecnica e dimostra intelligenza tattica. Sa "rubare" il pallone agli avversari come pochi, è veloce e coraggioso. Nel giro di pochi mesi viene convocato nella Rappresentativa del Lazio che vince il Torneo delle Regioni e nella Nazionale Giovanile che affronta, perdendo, i pari età francesi. La carriera sportiva di Ivo cresce esponenzialmente. I campionati giocati con la Lazio lo proiettano a livelli altissimi sia in ambito nazionale che internazionale. Giocherà in Nazionale 20 partite e in un'occasione, contro la Romania nel [[1975]], indossa la fascia di capitano. Della Lazio Ivo è stato il simbolo per molti anni. E' cresciuto sia a livello sportivo che culturale, tanto che è riuscito nonostante gli impegni agonistici a laurearsi brillantemente in Biologia nutrizionista. La travagliata vita della Lazio Rugby negli anni '70, tra scissioni e riunioni, ha determinato il trasferimento quasi forzoso del giocatore prima alla Rugby Roma e poi al Rugby Parma. Nonostante ciò la Lazialità di Mazzucchelli è adamantina. Cessata l'attività agonistica Mazzucchelli ha alternato il ruolo di allenatore e di dirigente della Lazio con quello professionale di nutrizionista. E' stato docente negli Istituti Alberghieri, collaboratore dell'Istituto Nazionale della Nutrizione e professore associato all'ISEF, ha scritto un libro intitolato "Il rugby nel piatto" . Ma il rugby ha sempre occupato una parte importante della sua vita. Nei primi anni '90 ricostituisce, insieme a Bernabò, quella che ancor oggi è la S.S. Lazio Rugby 1927. Ha svolto anche il prestigioso ruolo di Responsabile nutrizionista della Nazionale italiana di Rugby per un biennio sotto la gestione Berbizier. Uomo vulcanico e dotato di fermissimi pricìpi etici e politici, ha condotto battaglie contro l'apartheid in Sud Africa, si è espresso senza timori nel [[1976]] sul problema della partecipazione dei tennisti azzurri alla finale di Coppa Davis in Cile, è stato candidato alla lista civica Pro Bonino alle elezioni regionali del [[2010]] ecc.


Attualmente, a conferma del suo amore per i colori biancocelesti, è presidente della Lazio Rugby Junior. A 71 anni gioca regolarmente ancora a rugby con i suoi compagni di un tempo.
Attualmente, a conferma del suo amore per i colori biancocelesti, è presidente della Lazio Rugby Junior. Inoltre lavora per l'azienda MID. A 71 anni gioca regolarmente ancora a rugby con i suoi compagni di un tempo.


Ivo Mazzucchelli può essere considerato uno dei più grandi atleti della Polisportiva Lazio.
Ivo Mazzucchelli può essere considerato uno dei più grandi atleti della Polisportiva Lazio.

Versione delle 14:18, 21 dic 2014

Rugbysta. Terza Linea. Nato a Roma il 24 aprile 1943 nella zona di Tomba di Nerone. Il più forte giocatore che abbia vestito la maglia della Lazio Rugby.

Figlio di un magazziniere delle piscine del Foro Italico, comincia l'attività sportiva come nuotatore dopo aver imparato a nuotare nelle acque del Tevere. Nel 1958 partecipa alla "Giornata delle Olimpiadi", una manifestazione in cui chiunque poteva iscriversi, e viene notato dai tecnici della Lazio Zabberoni e Baccini che convincono il padre di Ivo, inizialmente restio, a iscrivere il figlio alla sezione nuoto biancoceleste. I risultati sono discreti, ma Ivo in piscina non si diverte. I lunghi e monotoni allenamenti lo demotivano e i suoi tecnici lo spingono a dedicarsi alla pallanuoto. Questa attività è più confacente alla personalità del giovane Ivo. Nel frattempo si era formato fisicamente e grazie ad una notevole altezza e ad una solida muscolatura, convince un allenatore della sezione Rugby della Lazio ad iscriverlo a tale sezione dopo un provino fatto ai campi dell'Acquacetosa. Finalmente Ivo, è il 1961, ha trovato lo sport che fa per lui. Veloce, potente, abile con la palla, è immediatamente convocato per disputare una partita. Leggendario, ma vero, è l'episodio legato al suo esordio. Essendo privo degli scarpini da gioco e intuendo che non avrebbe potuto far sostenere alla sua famiglia la spesa per acquistarli, inchioda degli approssimativi tacchetti di cuoio alle scarpe da passeggio di suo fratello e con quelle disputa il match. Progressivamente il giocatore migliora la sua tecnica e dimostra intelligenza tattica. Sa "rubare" il pallone agli avversari come pochi, è veloce e coraggioso. Nel giro di pochi mesi viene convocato nella Rappresentativa del Lazio che vince il Torneo delle Regioni e nella Nazionale Giovanile che affronta, perdendo, i pari età francesi. La carriera sportiva di Ivo cresce esponenzialmente. I campionati giocati con la Lazio lo proiettano a livelli altissimi sia in ambito nazionale che internazionale. Giocherà in Nazionale 20 partite e in un'occasione, contro la Romania nel 1975, indossa la fascia di capitano. Della Lazio Ivo è stato il simbolo per molti anni. E' cresciuto sia a livello sportivo che culturale, tanto che è riuscito nonostante gli impegni agonistici a laurearsi brillantemente in Biologia nutrizionista. La travagliata vita della Lazio Rugby negli anni '70, tra scissioni e riunioni, ha determinato il trasferimento quasi forzoso del giocatore prima alla Rugby Roma e poi al Rugby Parma. Nonostante ciò la Lazialità di Mazzucchelli è adamantina. Cessata l'attività agonistica Mazzucchelli ha alternato il ruolo di allenatore e di dirigente della Lazio con quello professionale di nutrizionista. E' stato docente negli Istituti Alberghieri, collaboratore dell'Istituto Nazionale della Nutrizione e professore associato all'ISEF, ha scritto un libro intitolato "Il rugby nel piatto" . Ma il rugby ha sempre occupato una parte importante della sua vita. Nei primi anni '90 ricostituisce, insieme a Bernabò, quella che ancor oggi è la S.S. Lazio Rugby 1927. Ha svolto anche il prestigioso ruolo di Responsabile nutrizionista della Nazionale italiana di Rugby per un biennio sotto la gestione Berbizier. Uomo vulcanico e dotato di fermissimi pricìpi etici e politici, ha condotto battaglie contro l'apartheid in Sud Africa, si è espresso senza timori nel 1976 sul problema della partecipazione dei tennisti azzurri alla finale di Coppa Davis in Cile, è stato candidato alla lista civica Pro Bonino alle elezioni regionali del 2010 ecc.

Attualmente, a conferma del suo amore per i colori biancocelesti, è presidente della Lazio Rugby Junior. Inoltre lavora per l'azienda MID. A 71 anni gioca regolarmente ancora a rugby con i suoi compagni di un tempo.

Ivo Mazzucchelli può essere considerato uno dei più grandi atleti della Polisportiva Lazio.