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Arturo Balestrieri è uno dei fondatori della Lazio. Nato a Roma il [[1 marzo]] [[1874]], da Simone e Regina Levi, scompare a Cremona il [[31 gennaio]] [[1945]]. |
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Centrocampista e attaccante, nato a Secondigliano (NA) il [[25 gennaio]] [[1898]]. Scomparso a Roma il [[16 maggio]] [[1970]]. Soprannominato "Er braciola". |
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Il padre Simone aveva inculcato in Arturo i valori risorgimentali che lo avevano visto protagonista. Statura: m 1,60, colorito: roseo, capelli: rossi, lisci, occhi: grigi. Professione: ragioniere, N. matricola 2759 della leva [[1874]]. Soldato di leva 3^ categoria del distretto di Roma. In congedo dal [[3 ottobre]] [[1894]]. E' stato allievo ufficiale nel Reggimento di Cavalleria Catania e poi sottotenente nei cavalleggeri di Monferrato. Fino al [[1909]] lavorò in varie ditte, ma l'attività sportiva fu continua e densa di successi. Sin dalla prima giovinezza si dedicò all'agonismo nel campo dell'atletica leggera, il nuoto e il canottaggio. Nel [[1899]] su un armo pesante compì un raid remiero da Roma ad Anzio, 80 km, in venti ore. Nuotatore provetto, partecipò a molti "cimenti invernali". |
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Lo troviamo in formazione nel [[Campionato]] romano di 1^ categoria del [[1917]] e con i biancocelesti gioca per sette stagioni. Nei [[Campionato|campionati]] [[1924/25]] e [[1926/27]] gioca nelle file dell'[[Alba]], spinto dalle promesse di uno stipendio da parte del presidente albino Farneti, per poi fare ritorno alla Lazio nella stagione [[1927/28]]. |
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Conquistò il Titolo Italiano di Marcia nei 10.000 m nel [[1907]] con il tempo di 48'48"0, primo italiano a fregiarsi di questo primato. Stabilì il record italiano nella marcia dei 1500 m impiegando 6 minuti e 48 secondi. Diede impulso al turismo sportivo partecipando a numerosi "Audax". Nella Lazio, fu uno dei nove Fondatori, giocò in porta e all'ala destra. Con i biancocelesti praticò anche la nascente Pallanuoto e la Lotta in cui militò nei pesi leggeri. Si dedicò anche alla Scherma (fu allievo del maestro Greco), all'Equitazione e alla Ginnastica con il maestro Tifi. Nel frattempo si era laureato in Giurisprudenza. |
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===Marco Parolo=== |
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Cresciuto nelle giovanili del [[Como]], nel [[2005]] passa alla [[Pistoiese]] dove rimane per due stagioni per poi essere riscattato dal [[Chievo|Chievo Verona]] che lo gira al Foligno e quindi al [[Verona]]. Nel [[2009]] passa al [[Cesena]] contribuendo alla promozione in [[Serie A]] dei romagnoli. |
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[[Immagine:Acerbis.jpg|thumb|left|200px|Antonio Elia Acerbis]] |
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===Antonio Elia Acerbis=== |
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===Giorgio Chinaglia=== |
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Attaccante, nato a Pontecimato Frazione di Carrara il [[24 gennaio]] [[1947]] e deceduto in Florida a Naples il [[1 aprile|1° aprile]] [[2012]] in seguito ad un attacco cardiaco che lo aveva colpito il [[30 marzo]] [[2012]] per il quale era stato operato per l'applicazione di quattro stent. Giorgio Chinaglia nasce in una famiglia povera ma dignitosa che dimora in Pontecimato, frazione di Carrara. Il padre Mario emigra nel Galles dove svolge un duro lavoro in fonderia, mentre la mamma Giovanna, casalinga, aiuta la famiglia completata anche dalla sorella Rita. Giorgio vive con la nonna Clelia fino all'età di 6 anni quando si riunisce alla famiglia a Cardiff in Galles, dopo un viaggio con un cartello legato al collo che riportava l'indirizzo della famiglia nel caso si fosse perso. In Galles la famiglia Chinaglia non se la passa bene e il padre con il proprio lavoro riesce a stento a sfamare la famiglia che vive in due piccole stanze con un affitto molto caro da pagare. Il piccolo Giorgio frequenta la scuola cattolica "St.Peter's", e poi la "Lady Mary grammar school"; qui fa la conoscenza con l'allenatore della squadra di rugby della "Lady Mary" che gli propone di allenarsi dopo aver avuto buone referenze dal professore di educazione fisica. E' il padre a respingere la proposta affermando che ''un Italiano deve giocare solo al calcio''. Con questo presupposto Giorgio inizia a dare i primi calci al pallone con profitto sicuramente migliore di quello scolastico. Molto presto il ragazzo è inserito sia nella squadra scolastica di calcio che in quella di rugby, malgrado il categorico divieto espresso dal padre. |
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[[Immagine:Stroppa.jpg|thumb|left|200px|Giovanni Stroppa]] |
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===Giovanni Stroppa=== |
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Centrocampista, nato a Mulazzano (LO) il [[24 gennaio]] [[1968]]. |
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Acquistato nel [[1991]] dal [[Milan]]. Disputa 2 stagioni in maglia biancoceleste. Nel [[1993]] viene ceduto al [[Foggia]]. Milita successivamente ancora con [[Milan]], [[Udinese]], [[Piacenza]], [[Brescia]], [[Genoa]], Alzano Virescit, [[Avellino]], di nuovo [[Foggia]] e Chiari. Con la Lazio colleziona 50 presenze e 5 reti in [[Campionato]]. ► [[Stroppa Giovanni|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Versione delle 09:01, 31 gen 2015

31 gennaio
Arturo Balestrieri
Arturo Balestrieri è uno dei fondatori della Lazio. Nato a Roma il 1 marzo 1874, da Simone e Regina Levi, scompare a Cremona il 31 gennaio 1945.
Il padre Simone aveva inculcato in Arturo i valori risorgimentali che lo avevano visto protagonista. Statura: m 1,60, colorito: roseo, capelli: rossi, lisci, occhi: grigi. Professione: ragioniere, N. matricola 2759 della leva 1874. Soldato di leva 3^ categoria del distretto di Roma. In congedo dal 3 ottobre 1894. E' stato allievo ufficiale nel Reggimento di Cavalleria Catania e poi sottotenente nei cavalleggeri di Monferrato. Fino al 1909 lavorò in varie ditte, ma l'attività sportiva fu continua e densa di successi. Sin dalla prima giovinezza si dedicò all'agonismo nel campo dell'atletica leggera, il nuoto e il canottaggio. Nel 1899 su un armo pesante compì un raid remiero da Roma ad Anzio, 80 km, in venti ore. Nuotatore provetto, partecipò a molti "cimenti invernali".
Conquistò il Titolo Italiano di Marcia nei 10.000 m nel 1907 con il tempo di 48'48"0, primo italiano a fregiarsi di questo primato. Stabilì il record italiano nella marcia dei 1500 m impiegando 6 minuti e 48 secondi. Diede impulso al turismo sportivo partecipando a numerosi "Audax". Nella Lazio, fu uno dei nove Fondatori, giocò in porta e all'ala destra. Con i biancocelesti praticò anche la nascente Pallanuoto e la Lotta in cui militò nei pesi leggeri. Si dedicò anche alla Scherma (fu allievo del maestro Greco), all'Equitazione e alla Ginnastica con il maestro Tifi. Nel frattempo si era laureato in Giurisprudenza.
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Antonio Elia Acerbis
Centrocampista, nato a Milano il 31 gennaio 1960. Soprannominato Kid.
Arriva alla Lazio nel 1986 dopo aver giocato con Varese, Udinese, Monza, Bari e Pescara. Disputa tre campionati in biancoceleste, tutti da titolare. E' noto per il rapporto controverso con l'informazione: rilascia una sola intervista a inizio stagione, poi attua un personale silenzio stampa per tutto il resto del Campionato. Molto forte fisicamente (m 1,80, kg 81), generoso, spinge con grande profitto facendo sentire sempre la sua presenza e aiutando i compagni in difficoltà con il suo dinamismo che gli consente di farsi trovare spesso smarcato.
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