Guglielmi Giorgio: differenze tra le versioni
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[[file:1918ill.sport.jpg|left|thumb|200px|Dalla Stampa Sportiva del 16/06/1918]] |
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Marchese di Vulci, successe a [[Ballerini Fortunato|Fortunato Ballerini]] nel [[1925]], quando quest'ultimo vide frantumarsi, sotto il segno di un incipiente professionismo, i suoi sogni di purezza olimpica dell'attività sportiva. Guglielmi, nobiluomo molto noto nell'ambiente romano, Tenente della Croce Rossa durante il 1° conflitto mondiale, restò presidente per meno di un anno per poi cedere l'incarico a [[Branca Gerardo|Gerardo Branca]]. Fu assessore al Comune di Roma, presidente di numerose organizzazioni di carattere aristocratico, senatore del regno e vicepresidente del senato. |
Marchese di Vulci, successe a [[Ballerini Fortunato|Fortunato Ballerini]] nel [[1925]], quando quest'ultimo vide frantumarsi, sotto il segno di un incipiente professionismo, i suoi sogni di purezza olimpica dell'attività sportiva. Guglielmi, nobiluomo molto noto nell'ambiente romano, Tenente della Croce Rossa durante il 1° conflitto mondiale, restò presidente per meno di un anno per poi cedere l'incarico a [[Branca Gerardo|Gerardo Branca]]. Fu assessore al Comune di Roma, presidente di numerose organizzazioni di carattere aristocratico, senatore del regno e vicepresidente del senato. |
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Versione delle 19:15, 1 mag 2016




Presidente, nato a Civitavecchia (RM) il 17 aprile 1879, deceduto a Roma il 21 aprile 1945. Marchese di Vulci, successe a Fortunato Ballerini nel 1925, quando quest'ultimo vide frantumarsi, sotto il segno di un incipiente professionismo, i suoi sogni di purezza olimpica dell'attività sportiva. Guglielmi, nobiluomo molto noto nell'ambiente romano, Tenente della Croce Rossa durante il 1° conflitto mondiale, restò presidente per meno di un anno per poi cedere l'incarico a Gerardo Branca. Fu assessore al Comune di Roma, presidente di numerose organizzazioni di carattere aristocratico, senatore del regno e vicepresidente del senato.
Nel 1927 divenne presidente del Circolo Tennis Parioli, dopo esserlo stato anche del C.C. Aniene, e con lui il circolo colse innumerevoli successi. Nei primi anni '20 fu il presidente del comitato organizzatore della corsa Roma-Trento-Trieste. Nel 1917 gli fu conferita una Medaglia d'Oro al Valor Civile per le capacità organizzative dimostrate nei soccorsi a favore delle popolazioni marsicane colpite dal terremoto del 1915. Nel 1944 fu sottoposto ad inchiesta dall'Alta Corte di Giustizia per le sanzioni contro il Fascismo e dichiarato decaduto da tutte le cariche acquisite.