Varini Ettore: differenze tra le versioni

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Presidente Generale della S.S. Lazio.
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Presidente Generale della S.S. Lazio. Nel settembre [[1926]] fu eletto Presidente Generale della Lazio. Fu confermato l'anno successivo su consiglio del Gen. [[Vaccaro Giorgio|Vaccaro]]. Infatti, per impedire la fusione della Lazio con altre tre squadre romane proposta da Foschi, alto e potente gerarca fascista originario di Teramo, fautore della creazione di un'unica squadra che avrebbe avuto il nome e i colori di Roma, Vaccaro pensò di opporre alla potenza politica del Foschi, il prestigioso Generale di Cavalleria e Comandante di Stato Maggiore della Milizia Ettore Varini e designando se stesso come Vicepresidente. Il piano ideato da Vaccaro ebbe successo e la Lazio rimase autonoma, mantenendo il proprio nome e i propri colori.
Nel settembre [[1926]] fu eletto Presidente Generale della Lazio. Fu confermato l'anno successivo su consiglio del Gen. [[Vaccaro Giorgio|Giorgio Vaccaro]]. Infatti, per impedire la fusione della Lazio con altre tre squadre romane proposta da Foschi, alto e potente gerarca fascista originario di Teramo, fautore della creazione di un'unica squadra che avrebbe avuto il nome e i colori di Roma, [[Vaccaro Giorgio|Vaccaro]] pensò di opporre alla potenza politica del Foschi, il prestigioso Generale di Cavalleria e Comandante di Stato Maggiore della Milizia Ettore Varini e designando se stesso come Vicepresidente. Il piano ideato da [[Vaccaro Giorgio|Vaccaro]] ebbe successo e la Lazio rimase autonoma, mantenendo il proprio nome e i propri colori.


[[Categoria:Biografie|Varini, Ettore]]
[[Categoria:Biografie|Varini, Ettore]]

Versione delle 13:31, 3 gen 2019

Presidente Generale della S.S. Lazio.

Nel settembre 1926 fu eletto Presidente Generale della Lazio. Fu confermato l'anno successivo su consiglio del Gen. Giorgio Vaccaro. Infatti, per impedire la fusione della Lazio con altre tre squadre romane proposta da Foschi, alto e potente gerarca fascista originario di Teramo, fautore della creazione di un'unica squadra che avrebbe avuto il nome e i colori di Roma, Vaccaro pensò di opporre alla potenza politica del Foschi, il prestigioso Generale di Cavalleria e Comandante di Stato Maggiore della Milizia Ettore Varini e designando se stesso come Vicepresidente. Il piano ideato da Vaccaro ebbe successo e la Lazio rimase autonoma, mantenendo il proprio nome e i propri colori.