24 Gennaio 1974: differenze tra le versioni

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Il cinguettio del « Petisso » è spesso fatale per le grandi del campionato, In quattordici partite abbiamo conquistato quindici punti, siamo già in vantaggio rispetto alla nostra tabella di marcia: quanto otterremo a Roma domenica sarà un sovrappiù rispetto alle nostre speranze ». —Ecco: quanto? « Naturalmente affronteremo la Lazio con le migliori intenzioni del mondo di rovesciare il pronostico a noi sfavorevole. Anzi, è il caso di dire che se il Bologna gioca come qualche volta ci ha abituato, può battere anche la Lazio, nonostante questa goda del fattore campo. A noi sinora è mancata una cosa e cioè la continuità nel lavoro e nel rendimento. Quando raggiungeremo l'optimum e lo manterremo, saranno guai per tutti. Resta da vedere ora se a Roma sfodereremo la stessa decisione adottata contro le altre grandi: una cosa è certa, più forte è la nostra avversarla, più il Bologna si esalta e combatte Chinaglia rappresenta un grosso problema per tutti, ma Pesaola in proposito ha una sua filosofia: i giocatori sono tutti importanti — dice —dal portiere all'ala. Certo Long John è "speciale", ma appunto per questo lo sorveglieremo con molta attenzione. Non so se potrò disporre di Cresci che è rimasto a Bologna per farsi curare. La Lazio — aggiunge Pesaola — è una grossa realtà del nostro calcio, ma per me lo scudetto lo vincerà la Juventus, io punto ancora sui bianconeri anche se Milan e Inter non vanno trascurate, così come Fiorentina e Napoli. Quanto alla Lazio, potrà arrivare prima al prestigioso traguardo soltanto se non le capiteranno guai . E Pesaola sottolinea la parola "guai", specificando che non si tratta di sfortuna o arbitraggi avversi, bensì semplicemente della possibilità di ricambio. La Lazio è meritatamente al comando del campionato anche se in qualche occasione ha vinto senza molti meriti, come a Verona o a Foggia. Se gli undici o dodici giocatori validi a disposizione di Maestrelli rimarranno sempre integri e possenti anche nella fase di ritorno, allora i guai capiteranno agli altri.
Il cinguettio del « Petisso » è spesso fatale per le grandi del campionato, ''« In quattordici partite abbiamo conquistato quindici punti, siamo già in vantaggio rispetto alla nostra tabella di marcia: quanto otterremo a Roma domenica sarà un sovrappiù rispetto alle nostre speranze »''. — Ecco: quanto? ''« Naturalmente affronteremo la Lazio con le migliori intenzioni del mondo di rovesciare il pronostico a noi sfavorevole. Anzi, è il caso di dire che se il Bologna gioca come qualche volta ci ha abituato, può battere anche la Lazio, nonostante questa goda del fattore campo. A noi sinora è mancata una cosa e cioè la continuità nel lavoro e nel rendimento. Quando raggiungeremo l'optimum e lo manterremo, saranno guai per tutti. Resta da vedere ora se a Roma sfodereremo la stessa decisione adottata contro le altre grandi: una cosa è certa, più forte è la nostra avversaria, più il Bologna si esalta e combatte ».'' Chinaglia rappresenta un grosso problema per tutti, ma Pesaola in proposito ha una sua filosofia: ''i giocatori sono tutti importanti'' — dice — ''dal portiere all'ala. Certo Long John è "speciale", ma appunto per questo lo sorveglieremo con molta attenzione. Non so se potrò disporre di Cresci che è rimasto a Bologna per farsi curare. La Lazio'' — aggiunge Pesaola — ''è una grossa realtà del nostro calcio, ma per me lo scudetto lo vincerà la Juventus, io punto ancora sui bianconeri anche se Milan e Inter non vanno trascurate, così come Fiorentina e Napoli. Quanto alla Lazio, potrà arrivare prima al prestigioso traguardo soltanto se non le capiteranno guai''. E Pesaola sottolinea la parola "guai", specificando che non si tratta di sfortuna o arbitraggi avversi, bensì semplicemente della possibilità di ricambio. La Lazio è meritatamente al comando del campionato anche se in qualche occasione ha vinto senza molti meriti, come a Verona o a Foggia. Se gli undici o dodici giocatori validi a disposizione di Maestrelli rimarranno sempre integri e possenti anche nella fase di ritorno, allora i guai capiteranno agli altri.

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Il cinguettio del « Petisso » è spesso fatale per le grandi del campionato, « In quattordici partite abbiamo conquistato quindici punti, siamo già in vantaggio rispetto alla nostra tabella di marcia: quanto otterremo a Roma domenica sarà un sovrappiù rispetto alle nostre speranze ». — Ecco: quanto? « Naturalmente affronteremo la Lazio con le migliori intenzioni del mondo di rovesciare il pronostico a noi sfavorevole. Anzi, è il caso di dire che se il Bologna gioca come qualche volta ci ha abituato, può battere anche la Lazio, nonostante questa goda del fattore campo. A noi sinora è mancata una cosa e cioè la continuità nel lavoro e nel rendimento. Quando raggiungeremo l'optimum e lo manterremo, saranno guai per tutti. Resta da vedere ora se a Roma sfodereremo la stessa decisione adottata contro le altre grandi: una cosa è certa, più forte è la nostra avversaria, più il Bologna si esalta e combatte ». Chinaglia rappresenta un grosso problema per tutti, ma Pesaola in proposito ha una sua filosofia: i giocatori sono tutti importanti — dice — dal portiere all'ala. Certo Long John è "speciale", ma appunto per questo lo sorveglieremo con molta attenzione. Non so se potrò disporre di Cresci che è rimasto a Bologna per farsi curare. La Lazio — aggiunge Pesaola — è una grossa realtà del nostro calcio, ma per me lo scudetto lo vincerà la Juventus, io punto ancora sui bianconeri anche se Milan e Inter non vanno trascurate, così come Fiorentina e Napoli. Quanto alla Lazio, potrà arrivare prima al prestigioso traguardo soltanto se non le capiteranno guai. E Pesaola sottolinea la parola "guai", specificando che non si tratta di sfortuna o arbitraggi avversi, bensì semplicemente della possibilità di ricambio. La Lazio è meritatamente al comando del campionato anche se in qualche occasione ha vinto senza molti meriti, come a Verona o a Foggia. Se gli undici o dodici giocatori validi a disposizione di Maestrelli rimarranno sempre integri e possenti anche nella fase di ritorno, allora i guai capiteranno agli altri.