S.S. Lazio Baskin: differenze tra le versioni
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Versione delle 16:04, 20 lug 2022
Nell'Assemblea del 19 luglio 2022 è stata ammessa la sezione di Baskin.
Il baskin è uno sport di squadra, giocato da disabili e normodotati insieme. Il termine "baskin" è l'unione di "basket" e "inclusivo".
Questo sport trae origine dal basket e ne mantiene lo scopo del gioco, cioè segnare più canestri della squadra avversaria. Ogni squadra è composta sia da giocatori disabili che non disabili, ciascuno dei quali è portato ad esprimersi al massimo delle sue capacità insieme ai compagni. Possono partecipare sia persone con disabilità mentali, sia persone con disabilità fisiche, sia persone senza nessun tipo di disabilità. Anche tra i normodotati ci possono essere giocatori di pallacanestro, sportivi provenienti da altre discipline e persone meno abituate allo sport. Le squadre sono miste anche dal punto di vista del sesso e dell'età. Tutto ciò è possibile grazie ad un ingegnoso sistema di regole, pensato per adattarsi ai giocatori.
Regole di gioco
Presenza di quattro aree di attacco/difesa. Alle due aree standard vengono aggiunte due aree più piccole tracciate a metà dei lati lunghi del campo e dette aree laterali. Ogni area laterale ospita due canestri di diversa altezza, quindi i canestri totali sono sei. Ciascuna squadra può attaccare sia l'area tradizionale frontale che l'area laterale destra, rendendo il gioco molto dinamico. Presenza in campo di sei giocatori. Uno di questi, detto pivot, sosta nell'area laterale destra e attende che un compagno di squadra riesca a superare la difesa avversaria ed entrare nell'area per portargli la palla. A questo punto il gioco si ferma e il pivot tira al canestro laterale (quello più alto o quello più basso, a seconda delle sue capacità). Il pivot ha ridotte capacità motorie, per esempio può avere una disabilità che lo vincola a stare seduto, o potrebbe essere un soggetto autistico con difficoltà a gestire le dinamiche in campo. Ruoli diversificati a seconda delle capacità. Esistono cinque ruoli di gioco: il ruolo 5 è un soggetto con ottime capacità motorie; il ruolo 4 è un soggetto con buone capacità motorie, che non ha familiarità con la pallacanestro, può essere sia normodotato che disabile; il ruolo 3 è un soggetto con alcune difficoltà motorie che comunque gli consentono di correre lungo il campo fermando il palleggio, di gestire i passaggi e il tiro, per esempio può avere una menomazione fisica o la sindrome di down; i ruoli 1 e 2 infine sono i pivot, di cui si è già parlato. I ruoli 3, 4 e 5 si muovono nel campo e tirano nel canestro frontale oppure entrano in area laterale per consegnare palla al pivot. La regola fondamentale è che i giocatori appartenenti ad un ruolo possono marcare solo quelli di ruolo pari o superiore. Inoltre i ruoli 5 uomini non possono stoppare i ruoli 5 donne. Altre regole. Ogni squadra deve schierare obbligatoriamente un pivot, almeno un ruolo 3, almeno due ruoli 5 e almeno una donna tra i ruoli 4 e 5. La somma dei numeri di ruolo in campo non deve superare il valore 23; per esempio un è "2, 3, 4, 4, 5, 5" o "2, 3, 3, 5, 5, 5" o anche "1, 3, 4, 5, 5, 5". Una partita è divisa in quattro tempi da otto minuti ciascuno. Ogni ruolo 5 ha a disposizione al massimo tre tiri per tempo, mentre i giocatori di altri ruoli possono realizzare tre canestri a testa per tempo. L’assegnazione del ruolo ad un giocatore è decisa in base a specifici test ed una commissione tecnica può valutarne l’idoneità durante le partite. Il ruolo di un giocatore non è fisso nel tempo e, in diversi casi, sia per i disabili che per i normodotati, è possibile salire di ruolo con l’allenamento.