Attività Culturali: differenze tra le versioni

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Nel periodo compreso tra gli Anni 10 e gli Anni 30 la Lazio promosse eventi culturali ad ampio respiro: concerti, serate danzanti, opere teatrali, conferenze.
Nel periodo compreso tra gli Anni 10 e gli Anni 30 la Lazio promosse eventi culturali ad ampio respiro: concerti, serate danzanti, opere teatrali, conferenze.


Tratto dal Giornale "Lazio" del [[Giugno]] [[1913]] a cura di Evelina Pennese

'''Un concerto di Willy Ferrero'''

La grandiosa sala dell'Augusteo è rigurgitante - già un fremito corre dal loggione alla platea_già i primi accordi si elevano dall'orchestra nunzi dell'emozione imminente - ottomila anime attendono - e in codesta enorme collettività sono tutti gli aspetti che l'animo umano prende all'avvicinarsidi qualcosa assai grande: vi è la banale incredulità, vi è la tensione pronta ad erompere nella vibrazione generosa, vi è la pensosa fissità che viene dall'intuizione del mistero, vi è il cinico, sorridente scetticismo personificato in stereotipate figure attillate, profumate, impomatate, irresistibili per la caramella e la punta degli stivali lucidissima.

Ad un tratto scroscia un applauso, tutti gli sguardi, in un palpito, cercano verso l'orchestra per qualche secondo nulla si vede, pure l'applauso insiste: ecco, finalmente, è Willy! è un bimbo che si arrampica per la breve scaletta e raggiunge, saltando lo scanno azzurro - di minuto in minuto il bimbo si trasforma e i cuori battono forte. - Egli già chiama all'ordine, già le sue braccine diafane sono sospese in alto per la perfetta misurazione del tempo - e Willy è un grande nel silenzio profondo di ottomila anime!






Versione delle 09:22, 29 gen 2023

Nel periodo compreso tra gli Anni 10 e gli Anni 30 la Lazio promosse eventi culturali ad ampio respiro: concerti, serate danzanti, opere teatrali, conferenze.

Tratto dal Giornale "Lazio" del Giugno 1913 a cura di Evelina Pennese

Un concerto di Willy Ferrero

La grandiosa sala dell'Augusteo è rigurgitante - già un fremito corre dal loggione alla platea_già i primi accordi si elevano dall'orchestra nunzi dell'emozione imminente - ottomila anime attendono - e in codesta enorme collettività sono tutti gli aspetti che l'animo umano prende all'avvicinarsidi qualcosa assai grande: vi è la banale incredulità, vi è la tensione pronta ad erompere nella vibrazione generosa, vi è la pensosa fissità che viene dall'intuizione del mistero, vi è il cinico, sorridente scetticismo personificato in stereotipate figure attillate, profumate, impomatate, irresistibili per la caramella e la punta degli stivali lucidissima.

Ad un tratto scroscia un applauso, tutti gli sguardi, in un palpito, cercano verso l'orchestra per qualche secondo nulla si vede, pure l'applauso insiste: ecco, finalmente, è Willy! è un bimbo che si arrampica per la breve scaletta e raggiunge, saltando lo scanno azzurro - di minuto in minuto il bimbo si trasforma e i cuori battono forte. - Egli già chiama all'ordine, già le sue braccine diafane sono sospese in alto per la perfetta misurazione del tempo - e Willy è un grande nel silenzio profondo di ottomila anime!