Panico Alfonso: differenze tra le versioni

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Dirigente. Nato a Capistrello ( AQ ) il [[13 marzo]] [[1889]]. Alla Lazio come dirigente già dalla fine degli anni '20, ne diviene accompagnatore al termine degli anni '30 e in seguito anche cassiere della società. Nella seduta del [[18 settembre]] [[1940]] fu eletto componente del Collegio dei Sindaci. Il comm. Panico conosceva diverse lingue e pertanto era spesso impegnato a guidare la squadra nelle partite all'estero. Nel [[1949]] fu proboviro del consiglio direttivo. Nel periodo in cui fu accompagnatore era invalso l'uso da parte dei giocatori biancocelesti di tirare la barba del dirigente prima di ogni partita. A loro dire il gesto garantiva la vittoria. Scomparve nel [[1958]].
Dirigente. Nato a Capistrello ( AQ ) il [[13 marzo]] [[1889]]. Alla Lazio come dirigente già dalla fine degli anni '20, ne diviene accompagnatore al termine degli anni '30 e in seguito anche cassiere della società. Nella seduta del [[18 settembre]] [[1940]] fu eletto componente del Collegio dei Sindaci. Il comm. Panico conosceva diverse lingue e pertanto era spesso impegnato a guidare la squadra nelle partite all'estero. Nel [[1949]] fu probiviro del consiglio direttivo. Nel periodo in cui fu accompagnatore era invalso l'uso da parte dei giocatori biancocelesti di tirare la barba del dirigente prima di ogni partita. A loro dire il gesto avrebbe garantito la vittoria. Scomparve nel [[1958]].


[[Categoria:Biografie|Panico, Alfonso]]
[[Categoria:Biografie|Panico, Alfonso]]

Versione delle 23:17, 13 feb 2023

Alfonso Panico
Alfonso Panico

Dirigente. Nato a Capistrello ( AQ ) il 13 marzo 1889. Alla Lazio come dirigente già dalla fine degli anni '20, ne diviene accompagnatore al termine degli anni '30 e in seguito anche cassiere della società. Nella seduta del 18 settembre 1940 fu eletto componente del Collegio dei Sindaci. Il comm. Panico conosceva diverse lingue e pertanto era spesso impegnato a guidare la squadra nelle partite all'estero. Nel 1949 fu probiviro del consiglio direttivo. Nel periodo in cui fu accompagnatore era invalso l'uso da parte dei giocatori biancocelesti di tirare la barba del dirigente prima di ogni partita. A loro dire il gesto avrebbe garantito la vittoria. Scomparve nel 1958.