Ruzzini Giuliano: differenze tra le versioni
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[[Immagine:Ruzzini.jpg|thumb|left|Giuliano Ruzzini quando era portiere della squadra Ragazzi]] |
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Portiere e poi centrocampista. Nato a Roma il [[15 giugno]] [[1928]]. Dopo alcune esperienze nella squadra del suo Liceo, il Virgilio, e nel Ponte che durante la guerra si chiamava Vincere, arrivò alla Lazio nel [[1946/47]] sotto la guida di [[Picchio Aurelio|Aurelio Picchio]] e [[Canestri Dino|Dino Canestri]]. Pur senza aver mai esordito in prima squadra era uno dei giovani portieri più promettenti e destinato al successo, quando un gravissimo incidente alla spalla ne minò la carriera. Costretto a cambiare ruolo si adattò a giocare in mediana ed essendo impiegato dell'A.C.I., formò insieme ad un altro ex laziale, [[Manfrè Guido|Manfrè]], una squadra aziendale, l'A.C.I. Calcio, che in tre anni vinse tutti i campionati di categoria fino ad arrivare in Eccellenza e si aggiudicò la Coppa Orlandini vincendola per due anni consecutivi. Oggi Ruzzini è in pensione ed è uno dei soci più attivi della benemerita Associazione Vecchie Glorie Roma-Lazio. Segue con passione le sorti dei biancocelesti e ricorda, a fronte degli enormi guadagni dei calciatori di oggi, quando la Lazio andava a sostenere delle amichevoli nei paesi limitrofi a Roma nell'immediato dopoguerra e il premio, in caso di vittoria, era costituito da dieci salsicce e un pollo. |
Portiere e poi centrocampista. Nato a Roma il [[15 giugno]] [[1928]]. Dopo alcune esperienze nella squadra del suo Liceo, il Virgilio, e nel Ponte che durante la guerra si chiamava Vincere, arrivò alla Lazio nel [[1946/47]] sotto la guida di [[Picchio Aurelio|Aurelio Picchio]] e [[Canestri Dino|Dino Canestri]]. Pur senza aver mai esordito in prima squadra era uno dei giovani portieri più promettenti e destinato al successo, quando un gravissimo incidente alla spalla ne minò la carriera. Costretto a cambiare ruolo si adattò a giocare in mediana ed essendo impiegato dell'A.C.I., formò insieme ad un altro ex laziale, [[Manfrè Guido|Manfrè]], una squadra aziendale, l'A.C.I. Calcio, che in tre anni vinse tutti i campionati di categoria fino ad arrivare in Eccellenza e si aggiudicò la Coppa Orlandini vincendola per due anni consecutivi. Oggi Ruzzini è in pensione ed è uno dei soci più attivi della benemerita Associazione Vecchie Glorie Roma-Lazio. Segue con passione le sorti dei biancocelesti e ricorda, a fronte degli enormi guadagni dei calciatori di oggi, quando la Lazio andava a sostenere delle amichevoli nei paesi limitrofi a Roma nell'immediato dopoguerra e il premio, in caso di vittoria, era costituito da dieci salsicce e un pollo. |
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Versione delle 17:00, 12 dic 2008

Portiere e poi centrocampista. Nato a Roma il 15 giugno 1928. Dopo alcune esperienze nella squadra del suo Liceo, il Virgilio, e nel Ponte che durante la guerra si chiamava Vincere, arrivò alla Lazio nel 1946/47 sotto la guida di Aurelio Picchio e Dino Canestri. Pur senza aver mai esordito in prima squadra era uno dei giovani portieri più promettenti e destinato al successo, quando un gravissimo incidente alla spalla ne minò la carriera. Costretto a cambiare ruolo si adattò a giocare in mediana ed essendo impiegato dell'A.C.I., formò insieme ad un altro ex laziale, Manfrè, una squadra aziendale, l'A.C.I. Calcio, che in tre anni vinse tutti i campionati di categoria fino ad arrivare in Eccellenza e si aggiudicò la Coppa Orlandini vincendola per due anni consecutivi. Oggi Ruzzini è in pensione ed è uno dei soci più attivi della benemerita Associazione Vecchie Glorie Roma-Lazio. Segue con passione le sorti dei biancocelesti e ricorda, a fronte degli enormi guadagni dei calciatori di oggi, quando la Lazio andava a sostenere delle amichevoli nei paesi limitrofi a Roma nell'immediato dopoguerra e il premio, in caso di vittoria, era costituito da dieci salsicce e un pollo.