Cosmos New York: differenze tra le versioni

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Ma fu con l’arrivo di Pelé nel [[1975]] che il club fece il definitivo salto di categoria: il brasiliano fu la punta di diamante di una squadra che stava progressivamente ingaggiando calciatori di primissimo piano come il connazionale - e campione del mondo - Carlos Alberto, gli italiani [[Chinaglia Giorgio |Chinaglia]] e [[ Wilson Giuseppe |Wilson]],quest'ultimo nel [[1978]] solo per poche partite in estate, lo jugoslavo Vladislav Bogićević e il tedesco Franz Beckenbauer: i Cosmos vinsero il campionato nell’agosto [[1977]] in finale contro i Seattle Sounders, e il 1 ottobre celebrarono l’addio al calcio di Pelé battendo 2-1 a New York il Santos in un’amichevole di lusso che il campione brasiliano giocò con entrambe le maglie, una per tempo.
Ma fu con l’arrivo di Pelé nel [[1975]] che il club fece il definitivo salto di categoria: il brasiliano fu la punta di diamante di una squadra che stava progressivamente ingaggiando calciatori di primissimo piano come il connazionale - e campione del mondo - Carlos Alberto, gli italiani [[Chinaglia Giorgio |Chinaglia]] e [[ Wilson Giuseppe |Wilson]],quest'ultimo nel [[1978]] solo per poche partite in estate, lo jugoslavo Vladislav Bogićević e il tedesco Franz Beckenbauer: i Cosmos vinsero il campionato nell’agosto [[1977]] in finale contro i Seattle Sounders, e il 1 ottobre celebrarono l’addio al calcio di Pelé battendo 2-1 a New York il Santos in un’amichevole di lusso che il campione brasiliano giocò con entrambe le maglie, una per tempo.


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Fino al [[1982]], con l’arrivo di altri calciatori di grido come l’olandese Johan Neeskens e il belga Frans Vander Elst, i Cosmos vinsero altre tre finali della NASL, ma le vicissitudini societarie della controllante Warner influirono negativamente sul futuro del club: nel [[1983]], infatti, il gruppo di comunicazione americano fu fatto oggetto di un’OPA ostile da parte del magnate australiano Rupert Murdoch; nonostante il fallimento del tentativo, a seguito di ciò Warner iniziò a dismettere asset aziendali non strategici: tra di essi l’Atari (giochi per computer) e la Global Soccer, Inc., la sussidiaria che controllava i Cosmos.
Fino al [[1982]], con l’arrivo di altri calciatori di grido come l’olandese Johan Neeskens e il belga Frans Van der Elst, i Cosmos vinsero altre tre finali della NASL, ma le vicissitudini societarie della controllante Warner influirono negativamente sul futuro del club: nel [[1983]], infatti, il gruppo di comunicazione americano fu fatto oggetto di un’OPA ostile da parte del magnate australiano Rupert Murdoch; nonostante il fallimento del tentativo, a seguito di ciò Warner iniziò a dismettere asset aziendali non strategici: tra di essi l’Atari (giochi per computer) e la Global Soccer, Inc., la sussidiaria che controllava i Cosmos.
Nel tentativo di salvare il club, una cordata guidata da [[ Chinaglia Giorgio |Chinaglia]] lo rilevò, ma mancavano i capitali per continuare a essere competitivi al livello che la permanenza nell’orbita Warner assicurava, e quindi iniziò la vendita dei giocatori migliori. L’ultima stagione della NASL, anch’essa sull’orlo della bancarotta per mancanza di incassi, terminò con i Cosmos fuori dalla zona play-off per la prima volta dopo otto anni. La NASL chiuse i battenti alla fine del [[1984]], i Cosmos poco meno di un anno dopo: la squadra - che già dalla stagione [[1981/82]] disputava anche il campionato indoor della NASL, che si teneva durante il periodo invernale, disputò il torneo indoor del [[1984/85]], ma abbandonò la competizione dopo 33 incontri per mancanza di pubblico. In tale competizione, i Cosmos erano giunti alla finale nella stagione [[1983/84]].
Nel tentativo di salvare il club, una cordata guidata da [[ Chinaglia Giorgio |Chinaglia]] lo rilevò, ma mancavano i capitali per continuare a essere competitivi al livello che la permanenza nell’orbita Warner assicurava, e quindi iniziò la vendita dei giocatori migliori. L’ultima stagione della NASL, anch’essa sull’orlo della bancarotta per mancanza di incassi, terminò con i Cosmos fuori dalla zona play-off per la prima volta dopo otto anni. La NASL chiuse i battenti alla fine del [[1984]], i Cosmos poco meno di un anno dopo: la squadra - che già dalla stagione [[1981/82]] disputava anche il campionato indoor della NASL, che si teneva durante il periodo invernale, disputò il torneo indoor del [[1984/85]], ma abbandonò la competizione dopo 33 incontri per mancanza di pubblico. In tale competizione, i Cosmos erano giunti alla finale nella stagione [[1983/84]].

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Il club fu fondato nel 1970 su iniziativa dei fratelli turco-americani Ahmet e Nesuhi Ertegün, proprietari dell’etichetta discografica Atlantic Records, all’epoca da poco entrata nell’orbita della WEA, e di Steve Ross, presidente del colosso editoriale Time Warner. I Cosmos si proposero quasi subito come una delle compagini d’eccellenza del calcio nordamericano, grazie anche alle ingenti somme messe a disposizione dalla casa madre. Il 10 dicembre 1970 il club si iscrisse ufficialmente alla North American Soccer League e il 17 aprile 1971 esordì nel campionato nordamericano, battendo a St. Louis gli Stars per 2-1. Il primo titolo della NASL arrivò un anno più tardi, alla fine della stagione 1972, i Cosmos vinsero la propria conference e disputarono la finale contro i St. Louis Stars, vincendo 2-1. Grazie anche alla capacità mediatica del club, esso divenne presto un richiamo per molti giocatori stranieri desiderosi di terminare la carriera in America con un contratto vantaggioso. La possibilità di giocare amichevoli con compagini europee e sudamericane, inoltre, affinò l’esperienza del club che, così, si impose ben presto come una delle potenze continentali. Ma fu con l’arrivo di Pelé nel 1975 che il club fece il definitivo salto di categoria: il brasiliano fu la punta di diamante di una squadra che stava progressivamente ingaggiando calciatori di primissimo piano come il connazionale - e campione del mondo - Carlos Alberto, gli italiani Chinaglia e Wilson,quest'ultimo nel 1978 solo per poche partite in estate, lo jugoslavo Vladislav Bogićević e il tedesco Franz Beckenbauer: i Cosmos vinsero il campionato nell’agosto 1977 in finale contro i Seattle Sounders, e il 1 ottobre celebrarono l’addio al calcio di Pelé battendo 2-1 a New York il Santos in un’amichevole di lusso che il campione brasiliano giocò con entrambe le maglie, una per tempo.

Fino al 1982, con l’arrivo di altri calciatori di grido come l’olandese Johan Neeskens e il belga Frans Van der Elst, i Cosmos vinsero altre tre finali della NASL, ma le vicissitudini societarie della controllante Warner influirono negativamente sul futuro del club: nel 1983, infatti, il gruppo di comunicazione americano fu fatto oggetto di un’OPA ostile da parte del magnate australiano Rupert Murdoch; nonostante il fallimento del tentativo, a seguito di ciò Warner iniziò a dismettere asset aziendali non strategici: tra di essi l’Atari (giochi per computer) e la Global Soccer, Inc., la sussidiaria che controllava i Cosmos. Nel tentativo di salvare il club, una cordata guidata da Chinaglia lo rilevò, ma mancavano i capitali per continuare a essere competitivi al livello che la permanenza nell’orbita Warner assicurava, e quindi iniziò la vendita dei giocatori migliori. L’ultima stagione della NASL, anch’essa sull’orlo della bancarotta per mancanza di incassi, terminò con i Cosmos fuori dalla zona play-off per la prima volta dopo otto anni. La NASL chiuse i battenti alla fine del 1984, i Cosmos poco meno di un anno dopo: la squadra - che già dalla stagione 1981/82 disputava anche il campionato indoor della NASL, che si teneva durante il periodo invernale, disputò il torneo indoor del 1984/85, ma abbandonò la competizione dopo 33 incontri per mancanza di pubblico. In tale competizione, i Cosmos erano giunti alla finale nella stagione 1983/84.