Longo Ugo: differenze tra le versioni
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Nel luglio [[2004]] trova l'accordo con il nuovo azionista di maggioranza [[Lotito Claudio|Claudio Lotito]], a cui cederà il pacchetto azionario e la presidenza della Società. Nel [[2006]] difende brillantemente la Lazio nel processo che vede la società romana accusata dalla giustizia sportiva. |
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Uomo affabile, preparatissimo professionalmente, simpatico e affidabile ha contribuito a salvare la Lazio in un momento molto difficile della sua storia. Muore a Roma, nella mattinata del [[14 marzo]] [[ |
Uomo affabile, preparatissimo professionalmente, simpatico e affidabile ha contribuito a salvare la Lazio in un momento molto difficile della sua storia. Muore a Roma, nella mattinata del [[14 marzo]] [[2009]], dopo una lunga malattia a soli 68 anni. |
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[[Categoria:Biografie|Longo, Ugo]] |
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Versione delle 19:09, 14 mar 2009

Presidente. Nato a Caltanissetta il 1 gennaio 1941, deceduto a Roma il 14 marzo 2009.
Laureato in Giurisprudenza e Patrocinante in Cassazione. Fu a capo della Procura antidoping del C.O.N.I dal 1966. Nella sua funzione di avvocato di fiducia della famiglia Cragnotti ha l'opportunità di difendere gli interessi della società biancoceleste in diverse occasioni e ne fa anche parte come componente del Consiglio di Amministrazione. Con il crac Cirio, società di Sergio Cragnotti, quest'ultimo è costretto a cedere la Lazio e Longo cura gli aspetti legali dell'operazione.
E' proprio lui che nel 2003 assume la carica di presidente e avvalendosi della consulenza di Luca Baraldi, riesce, sia pure con alcune incongruenze, attraverso abili operazioni di gestione, a non far fallire la Società. Queste operazioni sono finalizzate al risparmio e consistono nel ridimensionamento degli ingaggi, la dilatazione dei contratti, la trasformazione dei crediti in azioni sociali e soprattutto in serrate trattative con il fisco tese ad ottenere le condizioni migliori nel pagamento degli arretrati.
Nel luglio 2004 trova l'accordo con il nuovo azionista di maggioranza Claudio Lotito, a cui cederà il pacchetto azionario e la presidenza della Società. Nel 2006 difende brillantemente la Lazio nel processo che vede la società romana accusata dalla giustizia sportiva.
Uomo affabile, preparatissimo professionalmente, simpatico e affidabile ha contribuito a salvare la Lazio in un momento molto difficile della sua storia. Muore a Roma, nella mattinata del 14 marzo 2009, dopo una lunga malattia a soli 68 anni.