Masoni Giuseppe Matteo: differenze tra le versioni

Da LazioWiki.

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 1: Riga 1:
{{S}}
{{S}}
Avvocato. Proveniente da Capitalia e associato dello Studio Legale Ripa di Meana, diviene Amministratore Delegato della S.S. Lazio, con Ugo Longo presidente, il 3 novembre 2003 in sostituzione del dimissionario Luca Baraldi. Vive un periodo di grande sofferenza economica della società romana conseguente al fallimento di Sergio Cragnotti. Sotto la sua amministrazione avvengono l'aumento del capitale di 120 milioni di euro, l'ipoteca di 181 milioni di euro imposta dal fisco sul comprensorio sportivo di Formello, la sospensione del titolo borsistico. Nel luglio 2004 conduce e conclude la trattativa per la cessione della società a Claudio Lotito e nel mese di agosto esce dalla Lazio.
Avvocato. Nato a Napoli nel 1964. Proveniente da Capitalia e associato dello Studio Legale Ripa di Meana, diviene Amministratore Delegato della S.S. Lazio, con Ugo Longo presidente, il 3 novembre 2003 in sostituzione del dimissionario Luca Baraldi. Vive un periodo di grande sofferenza economica della società romana conseguente al fallimento di Sergio Cragnotti. Sotto la sua amministrazione avvengono l'aumento del capitale di 120 milioni di euro, l'ipoteca di 181 milioni di euro imposta dal fisco sul comprensorio sportivo di Formello, la sospensione del titolo borsistico. Nel luglio 2004 conduce e conclude la trattativa per la cessione della società a Claudio Lotito e nel mese di agosto esce dalla Lazio.


[[Categoria:Biografie|Masoni Giuseppe Matteo]]
[[Categoria:Biografie|Masoni Giuseppe Matteo]]

Versione delle 13:18, 16 mar 2009

 Questa voce  è solo un abbozzo: contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di LazioWiki.

Avvocato. Nato a Napoli nel 1964. Proveniente da Capitalia e associato dello Studio Legale Ripa di Meana, diviene Amministratore Delegato della S.S. Lazio, con Ugo Longo presidente, il 3 novembre 2003 in sostituzione del dimissionario Luca Baraldi. Vive un periodo di grande sofferenza economica della società romana conseguente al fallimento di Sergio Cragnotti. Sotto la sua amministrazione avvengono l'aumento del capitale di 120 milioni di euro, l'ipoteca di 181 milioni di euro imposta dal fisco sul comprensorio sportivo di Formello, la sospensione del titolo borsistico. Nel luglio 2004 conduce e conclude la trattativa per la cessione della società a Claudio Lotito e nel mese di agosto esce dalla Lazio.