La cessione di Selmosson alla Roma

Da LazioWiki.
Bengt Arne Selmosson
Il titolo del Corriere dello Sport sulla cessione del calciatore
Il titolo dell'Unità
Il Corriere dello Sport del 12 luglio 1958

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Pagina in fase di completamento

Dal Corriere dello Sport dell'11 luglio 1958:

Il più sensazionale ed imprevisto trasferimento. Selmosson per 135 milioni alla Roma AS. L'accordo è stato raggiunto ieri sera dopo laboriose trattative. Smentiti dal Prof. Siliato l'acquisto di Gustavsson e la cessione del portiere Lovati. Le reazioni nei due ambienti.

L'A.S. Roma comunica: "In data 10 luglio 1958 il giocatore Arne Selmosson è passato dalla S.S. Lazio nelle file dell'A.S. Roma. Con questo ingaggio è conclusa la campagna acquisti dell'A.S. Roma per la stagione 1958-59".

La S.S. Lazio comunica: "La giunta esecutiva della S.S. Lazio, presa in esame la richiesta avanzata dall'A.S. Roma per l'acquisto del giocatore Arne Selmosson, ha deciso, per varie considerazioni, di aderire alla cessione. La S.S. Lazio si riserva di esaminare la possibilità di un ulteriore potenziamento della squadra". Il contratto è stato firmato alle ore 22 circa in un noto ristorante del centro dal dott. Mortari per la Lazio e dal comm. Startari per la Roma AS. Erano presenti anche i consiglieri Ercoli e Guida della Lazio e Malagò, Ciampini e Pesci per la Roma AS.

Si tratta, indubbiamente, del più sensazionale e del più imprevisto trasferimento della campagna acquisti 1958-59. Non si sarebbe mai pensato, infatti, che la Roma AS potesse trovare la soluzione a tutti i suoi problemi proprio con l'ingaggio del più popolare e rappresentativo atleta della "cugina" biancazzurra. Economicamente, non si può negare, la Lazio ha fatto un buon affare. Centrotrentacinque milioni - tale è la cifra che, a conclusione di trattative laboriosissime, la Roma AS ha versato nelle casse biancazzurre - rappresentano una somma non indifferente, anche considerando l'elevata quotazione del biondo svedese. Il valore psicologico dell'acquisto, però, non ha prezzo per la Roma AS. Basta esaminare le reazioni nei due ambienti per accorgersi che senz'altro è stata la Roma AS a fare il colpo. E non si può che elogiare i dirigenti giallorossi, il Presidente Generale Gianni, il Presidente della Sezione Calcio D'Arcangeli e i loro collaboratori, per la sensibilità dimostrata nell'occasione.

E' inutile affermare che la notizia è stata accolta con entusiasmo negli ambienti giallorossi. La sede della Roma AS è stata tempestata di telefonate durante tutta la giornata di ieri. Ed a tarda serata, non appena la voce della conclusione delle trattative si è sparsa, non sono stati pochi a congratularsi con i dirigenti romanisti. Piuttosto i tifosi della Lazio, in maggioranza, non hanno potuto accettare di buon grado la cessione. Innegabilmente i dirigenti biancazzurri avranno bene esaminato la situazione prima di prendere una decisione di tale portata. Selmosson, David, Zaglio: la campagna acquisti della Roma AS non poteva davvero risulare più azzeccata. Nell'ambiente laziale, però, la notizia è giunta, incredibile più che sorprendente, paradossale più che sbalorditiva. Da parte dei dirigenti, la cessione è stata sinceramente considerata come un grosso sacrificio. D'altra parte - affermano i dirigenti - la situazione economica della società non consentiva altre soluzioni - essendosi già verificata un'uscita di oltre 200 milioni che i 135 incassati con la partenza del biondo Arne permettono ora di coprire in buona parte.

In un primo tempo era stata affacciata l'ipotesi che alla cessione di Selmosson fosse vincolato l'arrivo alla Lazio di un centromediano straniero già in forza ad una società italiana (Gustavsson). Questa ipotesi è stata seccamente smentita prima da Bernardini e poi anche dal Presidente Siliato. Inoltre altre voci davano per avviate trattative fra Lazio e Internazionale FC per uno scambio dei portieri Lovati e Ghezzi, più una contropartita in milioni che il sodalizio milanese avrebbe dovuto versare a quello laziale. Anche questa seconda indiscrezione è stata smentita ufficialmente. Niente risulta in merito ad eventuali trattative della Lazio che avvalorino il "contentino" dell'ulteriore potenziamento che è dato di leggere nel soprariportato comunicato biancazzurro. Comunque, con i prezzi del mercato e il bilancio sociale, sembra il caso di escludere che la partenza di Selmosson possa essere compensata dall'arrivo di un'altra grande firma. Interpellato in merito a così clamorosa cessione, Bernardini ha tenuto a smentire di aver mai sottovalutato la personalità di Selmosson, aggiungendo anzi che avrebbe gradito un anticipato ritorno del giocatore per affrettare i tempi del suo inserimento nel gioco collettivo.

Lo stesso Bernardini ha altresì ammesso di essere stato interpellato e di essere stato posto davanti ad una situazione finanziaria assai pesante. Egli ha infine concluso ribadendo quanto già dichiarato in occasione della conferenza stampa e che cioè, la Lazio è destinata ad un campionato di assestamento da affrontare senza manie di grandezze. Tutta qui la "triste" giornata laziale nella successione dei tempi e delle situazioni. Non crediamo sia il caso di entrare in polemiche, anche perché sarebbe troppo facile ribattere gli argomenti dei dirigenti che, al tempo degli acquisti (oggi chiamati a giustificare la cessione di Selmosson, esclusero assolutamente la partenza di giocatori di prima squadra "come Lovati, Tozzi e Selmosson" (affermazione testuale ripetuta più volte). Non solo, ma al tempo di quegli acquisti, la situazione sociale era altrettanto chiara e quindi tale da far capire a quali conseguenze gli stessi dirigenti sarebbero andati incontro premunendosi per ruoli già abbondantemente coperti. Comunque, ripetiamo, non è ooportuno né delicato insistere sull'argomento, tanto più che il comunicato ufficiale parla di "varie considerazioni" e quindi in questa sede potrebbero sfuggire dei particolari molto più gravi, quelli appunto che avrebbero spinto la Lazio al grande sacrificio. Semmai, per concludere, non rimane che augurare a Bernardini di ottenere dalla realtà del prossimo campionato il compenso dei risultati che meritano la sua inalterata fiducia nella squadra e la sua radicata convinzione di poter lavorare su un terreno fecondo.


Dal Corriere dello Sport del 12 luglio 1958:

Sviluppi della campagna acquisti delle "Capitoline". Acque agitatissime per il caso "Selmosson". I dirigenti della Lazio, intanto, si sarebbero messi alla ricerca di un "sostituto" (si fanno i nomi di Petris, Gratton, Bredesen e Campana), mentre si attende un chiarimento del Consiglio Federale circa il tesseramento del "doppio oriundo".

Quanto era stato facilmente previsto in relazione al trasferimento di Selmosson dalla Lazio alla Roma AS si è puntualmente verificato ieri, movimentando oltre ogni dire la giornata dei dirigenti laziali e sovreccitando la schiera dei tifosi. Non sono mancate notizie anche gonfiate per certe proporzioni e proprio queste versioni più o meno corrispondenti al vero, hanno scosso lo stesso Presidente Siliato, il quale è arrivato perfino a prospettare le sue dimissioni. Appunto con il prof. Siliato abbiamo parlato ieri pomeriggio ed egli si è detto particolarmente indignato per certe notizie di disordini mai verificatisi. Persone vicine al Presidente laziale hanno fatto opera di persuasione riuscendo a convincerlo a restare al suo posto onde non interrompere l'opera di profondo rinnovamento in atto per la squadra. Sempre nel pomeriggio di ieri, ha avuto un colloquio con il direttore tecnico Bernardini, nel quale si è parlato dell'acquisto di un giocatore che interessi uno dei ruoli centrali dell'attacco. Il Presidente d'accordo con il tecnico avrebbe individuato due prospettive: quella del mercato italiano (si sono fatti i nomi di Petris, Gratton ed, in via subordinata, del vicentino Campana) e quella del mercato sudamericano. La questione è stata anche approfondita. Infatti, risulta che a Petris sia interessata la Fiorentina e quindi la Lazio dovrà fronteggiare questa concorrenza, a meno non trovi un punto di intesa nel senso che Petris si fermi a Firenze e a Roma si trasferisca Gratton. Quanto a Campana, per la verità non ha suscitato eccessivi entusiasmi. Per ciò che riguarda le offerte del Sud America, il primo nome che è stato fatto è quello di Sanfilippo (argentino) per il quale tuttavia Bernardini non avrebbe manifestato molto interesse.

Al riguardo è stato interpellato anche Tozzi, che però sull'istante non ha potuto offrire riferimenti sicuri, pur promettendo immediato e attento interessamento sul fronte brasiliano. Sempre in questa sede si è avuta notizia che la Lazio abbia progettato di ingaggiare il terzino-centromediano della nazionale del Brasile, De Sordi. A questo proposito, però, sono sorte complicazioni per la data di nascita: secondo le disposizioni della nostra Federazione, infatti, De Sordi sarebbe in regola come anno di nascita ma pare che per tre mesi egli sia fuori del limite consentito per il tesseramento. E' una pura questione di date ma determinante. Ad ogni modo, anche ammesso che l'acquisto di De Sordi sia possibile, anche ammesso che la Lazio riesca ad accordarsi con la società cui appartiene il giocatore e con lo stesso De Sordi, resta un altro ostacolo da superare. Com'è noto, le nuove disposizioni federali consentono il tesseramento di un oriundo e di uno straniero (acquistabile se già in forza presso una società italiana) ma non di due oriundi. A questo proposito, alcune società di Serie A, tra le quali la Fiorentina, hanno inoltrato un quesito al Consiglio Federale, tendente appunto ad ottenere il tesseramento di due oriundi in luogo di un solo oriundo e di uno straniero. Detto quesito sarà esaminato dal massimo consesso federale nella riunione in programma a Roma il 24 luglio p.v. Per cui non è da escludere che la Lazio possa ripiegare su di un attaccante "straniero", già residente in Italia (Bredesen, tanto per fare un nome). Per tornare alla cessione di Selmosson, abbiamo appreso un interessante particolare. Nella mattinata di ieri il Presidente del Milan AC, comm. Rizzoli, avrebbe telefonato al Presidente della Lazio per dirsi dispiaciuto dell'avvenuta cessione di Selmosson senza che il Milan AC ne fosse informato. Rizzoli avrebbe ricordato di aver chiesto alla Lazio 24 ore di tempo per decidere, avendo in programma proprio per la serata di ieri venerdì, la riunione della giunta esecutiva milanista, alla quale lo stesso comm. Rizzoli avrebbe prospettato l'acquisto dello svedese.

Alle rammaricate espressioni del massimo esponente milanista, il Presidente laziale avrebbe obiettato di avere a sua volta chiesto al Milan AC per iscritto un'offerta precisa ma di averla aspettata invano, ciò che appunto lo avrebbe autorizzato a procedere nelle trattative con la Roma AS. Sempre in seguito a questa comunicazione telefonica sarebbe trapelato l'intendimento del Milan AC di proporre alla Roma AS lo scambio con Grillo e Schiaffino, ma a questo proposito, interpellato, il Presidente giallorosso commendator D'Arcangeli avrebbe replicato: "Il Milan AC si tenga i suoi Grillo e Schiaffino, perché noi Selmosson non lo cediamo neanche per Mazzola!". A conclusione del colloquio concessoci, il Presidente della Lazio ha infine precisato di non poter spiegare altri motivi che avrebbero spinto la Lazio al grosso sacrificio di Selmosson. Ad ogni modo il prof. Siliato ha aggiunto che la campagna di potenziamento della Lazio è tutt'altro che esaurita, come non è escluso che altri giocatori possano essere ceduti, ed al riguardo ha accennato alla sovrabbondanza di terzini. Tutta qui la cronaca della giornata di eri riferita esclusivamente all'attività dei dirigenti.


... continua ...


Dall'Unità del 15 luglio 1958:

La S.S. Lazio ha diramato ieri sera il seguente comunicato: "La Giunta Esecutiva della sezione calcio della S.S. Lazio riunita oggi alle ore 15 dal presidente in via d'urgenza e in seduta straordinaria, presenti i signori Andreani, Ercoli, Fava, Guida, Magliocchetti, Mortari, Sartorelli, udita la relazione del presidente, esaminato lo sviluppo dei recenti avvenimenti (leggi cessione di Selmosson, proteste e minacce dei tifosi - n.d.r.) che hanno profondamente turbato il normale svolgersi dell'attività sociale, ha deliberato alla unanimità di rassegnare nelle mani del presidente le proprie dimissioni. Il presidente della sezione calcio, prof. Siliato, preso atto con rammarico della decisione, provvederà per quanto necessario".



Il comunicato della Società