Belladonna Giorgio

Da LazioWiki.
Giorgio Belladonna
Giorgio Belladonna al tavolo di Bridge

Centrocampista. Nato a Roma il 7 giugno 1923 e ivi deceduto il 12 maggio 1995. Cresciuto nel vivaio. Fa parte della squadra riserve nel campionato 1941/42 ma spesso nell'orbita della prima squadra. Nell'estate 1945 è posto in lista di trasferimento e si accasa con l'Albanajuve. Alla fine della carriera si dedicò al Bridge e vinse più volte le Olimpiadi e molti campionati del mondo.


Dal "Corriere della sera" del 13 maggio 1995:

ROMA . Gravissimo lutto nel mondo del bridge. E' morto ieri a Roma Giorgio Belladonna, numero uno della classifica mondiale di tutti i tempi, giocatore popolarissimo e molto amato. Aveva 72 anni e aveva giocato quasi fino all' ultimo, sempre ad altissimo livello. Con il celebre Blue Team, e i suoi compagni Walter Avarelli, Piero Forquet, Benito Garozzo, Eugenio Chiaradia, Mimmo D' Alelio, Camillo Pabis Ticci, Belladonna vinse tra il 1957 e il ' 75 tredici campionati del mondo e tre Olimpiadi, oltre a dieci campionati europei e italiani, Coppe Italia, e innumerevoli tornei, in Italia e all' estero. Era stato fra gli ideatori del sistema "Fiori romano", ancora oggi molto diffuso, e poi con Garozzo aveva messo a punto il difficilissimo "superprecision". Aveva scritto numerosi e apprezzati testi di bridge, e inoltre aveva curato per molti anni la rubrica di bridge sul Tempo e sull' Espresso. Negli anni 70 Belladonna aveva anche fatto parte dell' "Omar Sharif Circus", una squadra di professionisti organizzata dal famoso attore (che e' anche un campione di bridge), e della quale facevano parte pure Forquet e Garozzo, per sfidare le piu' forti formazioni del mondo. Aveva cominciato a giocare nell' immediato dopoguerra, in un baretto di via del Babuino, ma in breve tempo aveva dimostrato il suo talento, giungendo ai vertici del bridge romano, con Giorgio e Giancarlo Manca, Roberto Bianchi, Gaetano Iozia, Walter Avarelli. E con Avarelli, un tranquillo magistrato (scomparso alcuni anni fa), che per lui fu ben piu' di una spalla, Belladonna nel 1954 venne chiamato a far parte della squadra nazionale da Carlo Alberto Perroux, il celebre penalista che all' epoca era capitano non giocatore del Blue Team. E nel 1956 vinse il suo primo campionato europeo, e subito dopo il campionato mondiale. In seguito si mise a giocare con Benito Garozzo, con il quale vinse i suoi ultimi campionati mondiali. Giocatore di grande temperamento, e di eccezionale "presenza al tavolo", era anche famoso per i suoi "colpi" imparabili. Il piu' bell' elogio glielo fece l' inglese Victor Mollo, che nel suo libro "Gli immortali del bridge", dopo aver raccontato una magnifica giocata del campionissimo romano, commenta: "Probabilmente Giorgio questa mano non l' ha mai vista. Ma quando ce la siamo trovata davanti, non sapendo a chi attribuirla, abbiamo pensato: chi avrebbe potuto giocarla cosi' bene se non Giorgio Belladonna?". Giorgio Belladonna era nato a Roma il 7 giugno 1923, ed era gravemente malato da alcuni mesi: negli ultimi giorni era stato ricoverato all' American Hospital. Lascia la moglie Antonietta, e i figli Anna e Renato. I funerali si svolgeranno lunedi'.