Articolo del giorno

Da LazioWiki.
Il nome di Ausenda nel libro dei caduti

Arnaldo Ausenda

Pioniere

Nato a Sestri Ponente (GE) il 21 aprile 1895, da Giuseppe ed Emilia Auselda. Statura: m. 1,74. Capelli: neri, lisci. Occhi: castani. Colorito: bruno. Studente.

La sua scheda militare recita: Soldato di leva di 1^ cat. matricola n. 975 e 1936. Chiamato alle armi nel gennaio 1915 nel 10° Reggimento Artiglieria da fortezza. Il 24 ottobre 1915 è nominato Caporale Maggiore.

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Egidio Fumagalli

Egidio Fumagalli

Centrocampista, nato a Monza il 21 aprile 1937.

Viene acquistato nel 1958 dalla Novese. Disputa 4 stagioni in maglia biancoceleste. Nel 1961/62 viene ceduto al Novara. Dopo una non felice esperienza alla Salernitana, trova ospitalità alla Lazio e prende parte ad alcune amichevoli della stagione 1963/64.


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Luigi Polentes
In posa al Flaminio 1972

Luigi Polentes

Difensore, nato a Vittorio Veneto (TV) il 12 ottobre 1944 ed ivi deceduto il 21 aprile 2011.

Veneto purosangue, Polentes cominciò a giocare a 15 anni nel San Giacomo, da dove passò subito al Vittorio, esordendo appena diciottenne in Serie C, e giocandovi tre campionati. Dopo due stagioni all'Empoli in C, nel 1968 passò al Perugia, dove giocò due anni in Serie B. Acquistato nel 1969 nel mercato autunnale dalla società umbra, rimane alla Lazio 8 stagioni, dimostrandosi uno stopper di qualità e molto disciplinato nei compiti assegnatigli.

Con la Lazio colleziona 110 presenze, realizza una sola rete in Serie A il 5 aprile 1970 a Verona (1-1 finale), ma contribuisce alla promozione della Lazio nel 1971/72 ed allo Scudetto del 1973/74. Nel dicembre del 1977 si trasferisce al Modena. Dopo un anno, il ritorno al Vittorio Veneto, con due stagioni in Promozione, prima di ritirarsi nel 1980. Terminata la carriera agonistica diviene viticoltore nella zona collinare di S. Martino di Colle Umberto che, soprattutto per la vendemmia, si trasforma in un luogo di festa fra tanti amici ed i suoi vini vengono apprezzati nel settore. Sposato con la sig.ra Stanilla, ha due figlie: Paola e Daniela che gli regaleranno 6 nipoti. Difensore roccioso, prima stopper e poi terzino. "Il più forte attaccante che ho incontrato era Boninsegna - raccontava - Stava fermo in area, ma se ti distraevi eri fritto".

La sua lealtà lo fece rispettare da tutti gli avversari. Una volta smesso, uscì dal calcio, anche se continuava a seguire le gesta del Vittorio, perché "quando faccio qualcosa mi piace farlo bene, e allora se mi stanco al lavoro, cosa posso insegnare alla sera sul campo di calcio?". Fondò con alcuni amici le Vecchie Stelle Rossoblù, il sodalizio degli ex calciatori vittoriesi, di cui fu presidente a lungo: quando l'associazione visse un momento difficile, lo richiamarono alla presidenza per rimetterlo in sesto. Lo fece, e se ne uscì di nuovo.


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Paolo Pucci
Paolo Pucci
Un articolo tratto da "Sport Illustrato" del luglio 1957

Paolo Pucci

Nuotatore e pallanuotista. Nato a Roma il 21 aprile 1935.

Inizia a nuotare a sedici anni quando frequenta l'istituto Pio IX. E' il suo insegnante di ginnastica, il professor Ventura, a invogliarlo a scendere in acqua. Nel 1951 è tesserato dalla S.S. Lazio Nuoto su indicazione dell'allenatore Renato Candela mettendosi in evidenza nelle prime gare sui 100 stile libero.L'anno successivo si appassiona alla pallanuoto sotto la guida di Camillo De Giovanni facendo il suo debutto come terzino nella seconda squadra nel vittorioso incontro con la rappresentativa dell'Aeronautica ( 14 luglio) . Nel 1953, dopo appena due anni di piscina, vince il campionato Juniores nei 1500 metri con 21'54" e si classifica secondo nei 400 con 5'21". Si cimenta anche sul Tevere conquistando alla Bissolati un secondo posto ad un soffio dal vincitore Branco Zisek,mentre alla coppa Sannibale riesce ad assicurarsi il successo (8 settembre) . Due anni più tardi l'allenatore Enzo Zabberoni subentra a Candela, rimanendo entusiasta nel vederlo nuotare e profetizza per lui un futuro da grande "centista". Inizia così con Pucci-Zabberoni uno dei binomi più importanti della storia del nuoto italiano. Pucci, che si iscrive alla Facoltà di Chimica, preferisce comunque la pallanuoto ottenendo la sua prima convocazione in Nazionale. Il 1956 è l'anno della sua esplosione. Ai Campionati invernali di Genova scende sotto il minuto nei 100 s.l. (59" 9), ai Campionati di Società a Terni ottiene 59"4. Le ottime prestazioni lo portano alle Olimpiadi di Melbourne dove con la pallanuoto sfiora il podio, mancando la finale dei 100 s.l. pur segnando il suo nuovo personale di 58"3. Conquista con la Lazio il titolo di Campione d'Italia di pallanuoto.


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