Arena Ermenegildo



Pallanuotista e nuotatore . Detto "Gildo". Nato a Napoli il 25 febbraio 1921, deceduto ivi il 5 luglio 2005.
Puro prodotto della scuola partenopea, allievo di Endre Bandi Zolyomy, debutta nel 1934 a Roma con la seconda squadra della Rari Nantes Napoli. Due anni dopo , ad appena quindici anni, è titolare in serie A e coglie il secondo posto in classifica. Sempre nel 1936 s'impone nei 100 rana nella Coppa Marcello a Roma . L'anno seguente coglie sui 100 e 200 stile libero due successi alla Coppa Savoia di Napoli. Nel 1938 raggiunge la Nazionale . Dopo aver fatto parte della rappresentativa universitaria (significativa vittoria per 6 - 4 contro la Jugoslavia) , è riserva per la staffetta nell'incontro con la Francia e debutta a Tunisi con la pallanuoto. Si laurea campione dei Giovani Fascisti sui 100 e 200 stile libero . E' secondo sui 100 , alle spalle di Massimo Costa ,ai campionati nazionali. A La Spezia si classifica terzo nel Miglio Marino . Dopo veri tentativi si aggiudica con la uando l'Italia vinse le Olimpiadi di Londra del 1948, Arena militava nella Lazio con Ghira e Ognio. Vinse anche il titolo europeo a Budapest nel 1947. La sua carriera si è svolta in gran parte nella Rari Nantes Napoli e nella Canottieri Napoli. Fu autore dei più importanti goal del torneo olimpico con tiri di sua invenzione chiamati "beduine" e con geniali "palombelle". Dopo l'abbandono dell'attività agonistica divenne allenatore e per un periodo visse in Australia. Ebbe qualche lieve disavventura che rese difficile la concessione del vitalizio della Legge Onesti che gli fu assegnato, colpevolmente, solo cinque giorni prima del decesso. A parere degli esperti, Arena è stato il più forte giocatore italiano di pallanuoto.
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Un'immagine dell'atleta biancoceleste
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Una figurina di Ermenegildo Arena del 1948
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Gildo Arena
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