Donati Aldo


Cantautore, nato a Roma il 2 settembre 1952.
Nel 1975 arriva al successo con il gruppo "Schola Cantorum", che ha fondato, partecipando alla trasmissione "Senza rete". Tra i successi più importanti: "Lella", "Lassame perde", "Le tre campane", "Il mio Amore". Numerose sono le partecipazioni a manifestazioni canore e trasmissioni televisive tra cui "Il Festival Bar", "Il Cantagiro", "Disco per l'estate", "Il Giro Festival", "Domenica In", "Buona Domenica" ed il "Maurizio Costanzo Show".
Nel 1980 incide "Canterò Canterò Canterò" con la quale raggiunge il 4° posto a Sanremo e un buon successo nelle vendite del disco. Partecipa 5 volte al Festival di Sanremo: nel 1978, 1979, 1980, 1986 e 1993. Nel 1978 Pietro Garinei ed Armando Trovajoli lo vogliono al teatro Sistina per partecipare alla commedia musicale "Rugantino" al fianco di Aldo Fabrizi, Bice Valori, Enrico Montesano e Alida Chelli, dove recita e canta i brani: "Roma nu fa la stupida stasera", "Tirollallero", "Chiumachella de Trastevere".
Con Mina ha una lunga collaborazione artistica, come anche con le maggiori cantanti italiane. Per Gianni Morandi scrive la splendida "Canzoni stonate" che il cantante emiliano ha sempre considerato la sua canzone più bella. Appassionato di calcio e grande tifoso della Lazio, negli anni settanta compone e canta l'"Inno alla Lazio" (conosciuto come "So' già du' ore") dedicato ai biancocelesti, che diventa uno degli inni più amati a tutt'oggi. Nel 2000 partecipa alla stesura dell'inno del centenario "Cent'anni insieme" assieme ad altri artisti. E' sovente ospite di note trasmissioni sportive televisive locali nelle quali manifesta la sua profonda fede per i colori biancocelesti. Dal 2009 conduce la trasmissione "FM Lazio" su TeleRoma 56. Nel 2009 un grave malore lo costringe ad abbandonare ogni attività. Non si riprende dalla malattia e nel pomeriggio del 24 agosto 2014, dopo cinque anni di coma, scompare.
La Lazio, pochi minuti dopo la notizia della scomparsa dell'artista, dirama questo comunicato:
Se n'è andato uno dei cantori della nostra esistenza, autore di tante colonne sonore che, da laziali, ci hanno fatto emozionare. Aldo Donati scompare oggi ma nel nostro cuore, allo stadio come nella vita, i suoi inni e perciò il suo ricordo, risuoneranno ancora tantissime volte, per sempre, rimanendo immortali. Tutta la S.S. Lazio si unisce al cordoglio della moglie Velia e della sua famiglia.
► Il testo dell'inno alla Lazio composto da Aldo Donati
- Galleria di immagini di Aldo Donati
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Aldo Donati con Aldo Fabrizi e gli attori della commedia il Rugantino
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Aldo Donati negli anni '70
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Aldo Donati negli anni '70
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La copertina del disco "Inno alla Lazio"
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Copertina di un suo disco
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Copertina di un suo disco
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Copertina di un suo disco
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Copertina di un suo disco
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Copertina di un suo disco
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Aldo Donati negli ultimi anni di vita
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Aldo Donati
So già du ore, che stamo ad aspettà
me batte er core, cominceno a giocà
mille bandiere, famo sventolà
entra la Lazio, lo stadio sta a scoppià
Lazio grande Lazio, che ce ponno fa'
undici fiati, tutti quanti a respirà
Lazio grande Lazio, nata pe dominà
tu sei la mejo, e nun ce vonno sta
Semo n'impasto, de forza e volontà
co tanto core, come nessuno c'ha
fermate monno, sotto ar cuppolone
rifatte l'occhi, stamo a gioca a pallone
Lazio grande Lazio, che ce ponno fa'
undici fiati, tutti quanti a respirà
Lazio grande Lazio, nata pe dominà
tu sei la mejo, e nun ce vonno sta
Daje aquilotti, nun se po sbajà
su c'è er Maestro, che ce sta a guardà...
Lazio grande Lazio, che ce ponno fa'
undici fiati, tutti quanti a respirà
Lazio grande Lazio, nata pe dominà
tu sei la mejo, e nun ce vonno sta
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