La scalata di Sergio Cragnotti alla presidenza della Lazio

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La Storia

22 Luglio 1991

Il finanziere Sergio Cragnotti è pronto a diventare l' azionista di riferimento della Lazio, la squadra di calcio di cui è da sempre un accanito sostenitore. L' accordo di massima, che dev' essere ancora perfezionato, è stato raggiunto nei giorni scorsi con Gian Marco Calleri, proprietario della Mondialpol e della società sportiva romana. Calleri peraltro resterà comunque alla guida della Lazio anche se i rapporti di forza con Cragnotti non risultano chiari. La strada che porta all' annuncio della operazione appare tutta in salita: si profila l' ostacolo rappresentato dall' immobiliarista Lorenzo Bocchi. Proprio Bocchi, infatti, ha la possibilità di esercitare l' opzione sul 51% del capitale, concordata quando qualche anno fa è uscito di scena lasciando il controllo della società alla famiglia Calleri. E, secondo alcune indiscrezioni, non appare disponibile a farsi da parte. Le trattative in corso sono condotte personalmente da Cragnotti, senza coinvolgere la merchant bank che ha costituito nelle settimane scorse. Lo stesso Cragnotti, del resto, controlla già una quota intorno al 10% della immobiliare Materza, attraverso cui Gian Marco Calleri è proprietario della Lazio. Se il contratto messo a punto verrà ratificato, il finanziere raggiungerà in un colpo solo più risultati. Prima di tutto riuscirà a conciliare gli affari con la passione sportiva, che gli ha sempre fatto trovare il tempo per seguire le partite della Lazio anche nella fase calda dello scontro per il controllo della joint venture Enimont, di cui è stato amministratore delegato. Poi avrà la possibilità di stringere i legami con la Cassa di risparmio di Roma, sponsor della Lazio e azionista della banca d' affari Cragnotti & partners. L' istituto romano infatti ha acquistato una quota leggermente superiore al 5% della merchant bank, che è stata costituita con un capitale sociale intorno a 450 miliardi di lire. E proprio presso la Cassa di Risparmio lavora anche il fratello di Sergio Cragnotti. L' intesa messa a punto qualche giorno fa crea le condizioni per rafforzare una società che durante l' ultimo calcio mercato ha speso molto, chiudendo la campagna acquisti con un passivo record di circa 21,5 miliardi serviti, tra l' altro, per contare sul centrocampista tedesco Thomas Doll (lo straniero pagato di più nell' ultima tornata delle contrattazioni) e sull' inglese Paul Gascoigne (arriverà l' anno prossimo). Un impegno finanziario superiore, sia pure di poco, a quello registrato dall' Inter. Il maggior impegno della proprietà è stato subito recepito dai tifosi, accorsi in massa al primo raduno convocato lunedì 22 luglio allo stadio Maestrelli di Roma. Qualunque sia la conclusione della partita azionaria a tre tra Cragnotti, Calleri e Bocchi, i sostenitori della squadra biancoceleste hanno ora la certezza di poter contare sulla disponibilità di un finanziere a cui non manca la capacità di trovare risorse adeguate per supportare il rilancio della società.