La Lazio è quotata in borsa


Da: La Gazzetta dello Sport del 26 aprile
Ogni azione 5.900 lire, per un valore della Lazio di 273 miliardi (272 miliardi, 706 milioni, 260 mila lire): questa la decisione del consiglio di amministrazione della Lazio che si e' riunito ieri alle 11 a Roma in via Cappuccini fissando il prezzo di ogni azione che da domani sara' venduta e dal 6 maggio contrattata alla Borsa di Milano. Sara' proprio il mercato a dire se la Lazio vale 273 miliardi, se 5.900 lire per ogni azione sono tante o poche o e' il prezzo giusto. Di certo il calcio italiano non e' abituato a simili valutazioni. Secondo Cragnotti dovra' abituarsi. La Lazio e' la prima societa' italiana ad entrare in Borsa e quindi non avendo parametri di raffronto ogni stima sulla... stima risulta avventata: parola al mercato. Ieri gli analisti hanno espresso le stesse valutazioni, soffermandosi pero' su un particolare: in Italia le immobilizzazioni (cioe' i beni reali) di una societa' di calcio sono costituite in gran parte ancora dai diritti alle prestazioni dei calciatori (81 % la media, in base agli ultimi bilanci dei club di A), quindi su qualcosa che non e' solido come uno stadio o una catena di ristoranti e bar o negozi per il merchandising, sull'esempio inglese. La Lazio possiede il centro sportivo di Formello e in tre anni vuole acquistare il Flaminio: l'investitore, insomma, badera' piu' ai piani di sviluppo che alla situazione di oggi. E Cragnotti l'ha scritto: all'inizio nessuno potra' aspettarsi dividendi. Ieri il consiglio di amministrazione (Dino Zoff presidente, Elisabetta Cragnotti amministratore delegato ed i consiglieri Sergio, Andrea, Massimo Cragnotti - Elisabetta, Andrea e Massimo sono i figli del maggiore azionista Sergio -, Giovanni Gilardoni, Clemente Mimum, Antonio Nottola, Guido Pugliesi) ha fissato il prezzo dell'azione in 5.900 lire partendo dal minimo (4.500 lire) e dal massimo (6.500) espressi nel prospetto informativo e nella nota informativa sintetica depositati alla Consob sulle cui basi la Lazio ha ottenuto l'ok dalla Borsa Spa (presidente Stefano Preda, amministratore delegato Massimo Capuano) all'offerta pubblica di vendita e alla quotazione. Sararanno collocate sul mercato 20 milioni di azioni, corrispondenti al 43,27 del totale delle azioni. Sul mercato, quindi, saranno vendute azioni per 118 miliardi (col resto delle azioni si arriva al valore globale di 273 miliardi). Del pacchetto di azioni in vendita, il 25 % (29 miliardi e 500 milioni) sara' destinato agli investitori normali, quindi anche ai tifosi, che potranno acquistare domani e martedi' partendo da un minimo di mille (5 milioni e 900 mila lire) attraverso il consorzio di queste 17 banche e societa' di intermediazione (Sim): Imi (e' anche il potente sponsor che accompagna la Lazio nella quotazione, tra l'altro azionista della Borsa Spa); San Paolo; Banca Nazionale del lavoro; Banca di Roma; Banca Commerciale; Interbanca; Sim Albertini; Sim Aletti; Banca Popolare Verona e Banco San Geminiano e San Prospero; Banco Ambrosiano Veneto; Sim Finnat Euramerica; Sim Interimmobiliare Securities; Sim Rasfin; Banca Antoniana Popolare Veneta; Banca Fideuram; Banca Popolare dell'Emilia Romagna; Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio. L'altro 75 % del pacchetto (15 milioni di azioni: 88 miliardi e 500 milioni) sara' collocato presso investitori istituzionali: grandi gruppi e banche.
Da: La Gazzetta dello Sport del 28 aprile
Ieri la Borsa di Milano ha chiuso con un allarmante -6,4 % . E venerdi' aveva perso un altro -3,6 % . E sabato Cragnotti ha dato il benservito a Boksic: "Vada pure al Milan". E domenica la Lazio ha perso 2 - 1 in casa col Parma. Insomma, non poteva partire in condizioni meno favorevoli la campagna di collocamento delle azioni della Lazio, messe in vendita ieri e oggi a 5.900 lire l'una. A disposizione, 5 milioni di azioni per investitori normali, quindi anche tifosi. Bene: secondo fonti bancarie, la richiesta di ieri e' stata 6 - 7 volte superiore all'offerta. Risultati sullo stesso metro sarebbero stati raggiunti dall'Imi che coordina un consorzio con altre 16 banche e Sim nel collocamento dei 15 milioni di azioni per investitori istituzionali, grandi gruppi. Si andra', quindi, al sorteggio per le assegnazioni. Gli investitori normali possono acquistare un lotto minimo di mille azioni. Cragnotti ha valutato la Lazio 273 miliardi.
Da: La Gazzetta dello Sport del 29 aprile
Dopo tanta attesa, dopo tante voci, dopo le pubblicita' e le parole e' arrivato anche il primo giorno della Lazio in Borsa. E il primo vero confronto con il mercato. Il debutto vero e' previsto il 6 maggio, ma gia' ieri sul terzo mercato, quello non ufficiale, e' possibile trattare titoli della squadra biancoceleste ad un prezzo tra le 5.970 e le 6.000 lire, in aumento rispetto alle 5.900 richieste ai sottoscrittori nell'offerta pubblica di vendita partita lunedi'. Ma intanto sull'offerta pubblica di vendita e sottoscrizione della Lazio calcio e' calato un fitto silenzio. Nonostante i termini dell'operazione si chiudessero ieri la societa' biancazzurra, forse in ossequio alle stringenti norme Consob che il suo nuovo status da ora le impone, ha deciso di rinviare a oggi ogni comunicazione ufficiale sull'esito. Una procedura insolita, quella di rendere noto il risultato del collocamento addirittura il giorno dopo, mai seguita nelle ultime grandi opv, che hanno visto coinvolte societa' del calibro della Telecom o dell'Eni con importi ben maggiori da collocare sul mercato. Solo 5 milioni di azioni, del valore unitario di 5.900 lire, erano infatti destinati al pubblico indistinto in Italia, mentre 15 milioni di titoli erano riservati ad investitori italiani ed esteri. Le indiscrezioni di stampa e di mercato indicano comunque che il collocamento avrebbe registrato, nonostante lo scenario altalenante del listino, il tutto esaurito. Si e' parlato di richieste di acquisto superiori di cinque - sei volte l'offerta.