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Abbiamo scritto la storia della Lazio insieme. Ma tu, di più. Fabio per sempre...
Proseguiremo la strada da te tracciata per l'amore dei nostri colori che tu amavi con il cuore. Ti immaginiamo già nel firmamento biancoceleste dove starai cercando nuove storie, nuovi elementi da poter raccontare ai lettori con il tuo stile inconfondibile. Buon viaggio nostro grande Maestro! Guida ancora LazioWiki ovunque tu sia, adesso più di prima!
Con affetto sincero, i tuoi amici di LazioWiki.org
• Il nuovo libro di LazioWiki.org: "Aquile sul Tevere" di Marco Impiglia
• L'ultimo racconto pubblicato di Olimpicus: Aurora
Il logo di Italia 90Lo stadio Olimpico il giorno di Italia-Austria
E' il mondiale delle "notti magiche", dell'Italia rimessa a nuovo per la kermesse più importante del mondo del calcio: stadi nuovi (Torino, Bari...), infrastrutture, impianti......
Si vuole dare l'idea di un paese efficiente, moderno e appassionato a questo magnifico sport.
Negli occhi di tutti i tifosi del mondo rimarrà l'immagine dello stadio Olimpico, che per ogni partita degli azzurri presentava un tripudio di bandiere e di colori.
Il commissario tecnico è Azeglio Vicini (che ha sostituito il grande Bearzot), la squadra è giovane, mostra un buon calcio e regala speranze ai tifosi.
L'esordio è con l'Austria: l'Italia attacca, costruisce, ma non finalizza.
Vicini toglie Carnevale (attaccante titolare) ed inserisce Totò Schillaci: è la svolta!
Schillaci segna e superiamo gli austriaci, ma soprattutto segnerà in maniera indelebile i mondiali per gli azzurri.
Seconda partita contro gli States: rigore di Giannini e statunitensi liquidati.
Terza partita contro i cecoslovacchi: gli azzurri tornano a macinare gioco e oltre a Schillaci (passato in pochi anni dal Palermo alla Juve, fino alla nazionale) realizza un gol Roberto Baggio.
La nazionale azzurra appare lanciatissima: molti cominciano a pensare alla vittoria finale, sostenuti dal fatto che la nostra squadra gioca quasi a memoria, ha trovato un bomber micidiale e abbiamo il vantaggio di giocare in casa.
Agli ottavi maciniamo l'Uruguay (2-0 Schillaci e Serena i marcatori), poi tocca all'Irlanda affrontare la "corazzata" Italia.
Schillaci è micidiale: segna ancora e ci regala la semifinale con l'Argentina.
La semifinale si gioca al San Paolo di Napoli ed il tifo, pur essendo totalmente a favore degli azzurri è meno caldo rispetto a quello dell'Olimpico: Maradona è l'idolo della città e il pubblico è diviso nell'amore alla nazionale e al pibe de oro.
Al 17' segna ancora l'incontenibile Totò Schillaci, ma gli azzurri non riescono a resistere fino al novantesimo: occasioni fallite, sospiri di sollievo quando Maradona viene fermato, ed infine il gol di Caniggia (con la pesante complicità di Ferri e Zenga).
Si va ai supplementari, poi alla lotteria dei rigori: per noi sbagliano Donadoni (migliore in campo) e Serena........ siamo fuori senza aver mai perso una partita, subendo un solo gol (quello di Caniggia).
Chiudiamo il mondiale vincendo la finalina a Bari contro l'Inghilterra, mentre la Germania si aggiudica la finale con un gol su rigore.
Si chiudono così i mondiali di casa, con molti rimpianti e grande rammarico: la nostra squadra aveva tutti i numeri per vincere il titolo, ma la fortuna non era, evidentemente, dalla nostra parte.