Storia del Campionato di Serie A 1993/94

Da LazioWiki.

La Lazio, grazie alla posizione in classifica raggiunta nella stagione 1992/93, acquisisce il diritto di disputare, dopo 16 anni, un torneo europea UEFA. Cragnotti e l'allenatore Zoff impostano una campagna acquisti-cessioni pragmatica che tenga conto del doppio impegno in Italia e in Europa. Vengono ceduti giocatori di gran valore tecnico come Riedle, Gregucci, Neri, il portiere Fiori e Marcolin viene dato in prestito. Perdite dolorose che sono giustificate dall'imponenza dei movimenti in entrata. Vengono acquistati il costosissimo portiere del Torino Marchegiani, Di Matteo dall'Aarau, Negro dal Brescia, De Paola dal Brescia, a novembre sarà ceduto all'Atalanta, Fabrizio dalla Fiorentina e il recuperato Saurini. Da segnalare che in gran segreto Cragnotti e il presidente dell'Olympic Marsiglia Bernard Tapie avevano trovato l'accordo per la cessione alla Lazio del fuoriclasse Boksic, per 15 miliardi di Lire, a partire dalla stagione 1994/95. Invano, nell'estate 1993, il patron laziale tenta di anticipare l'arrivo del campione croato. Contrariato dal rifiuto opposto da Tapie, Cragnotti si assicura il centravanti juventino Casiraghi. La qualità degli acquisti effettuati convince i sostenitori biancocelesti a sottoscrivere ben 36.000 abbonamenti. Caparbio come pochi Cragnotti riuscirà a portare Boksic alla Lazio nei primi giorni di novembre 1993.

Il precampionato vede la Lazio impegnata in Italia, in Europa e in Brasile in una lunga serie di partite amichevoli e partecipazioni ai trofei estivi. Le prime partite, giocate contro squadre molto più avanti nella preparazione, vedono la Lazio sempre sconfitta. Con il miglioramento delle condizioni fisiche arrivano anche i risultati come la vittoria nel Trofeo Dino Viola in cui i biancocelesti sconfiggono la Roma e il Cagliari.

Veramente imprevista arriva a ottobre l'eliminazione dalla Coppa Italia per opera dell'Avellino che vince 0-2 all'Olimpico e pareggia 0-0 in casa. Il primo turno della tanto sospirata Coppa UEFA viene superato agevolmente. Infatti la Lazio vince ambedue le partite per 2-0 contro i bulgari del Lokomotiv Plovdiv. Da segnalare che nella gara di ritorno in Bulgaria la Lazio è priva di sei titolari e Zoff fa giocare il diciasettenne prodotto del vivaio laziale Marco Di Vaio. Il cammino della Lazio in Uefa viene interrotto dal Boavista di Oporto ai sedicesimi di finale. Dopo aver vinto in casa per 1-0 con un gol di Winter, i biancocelesti vanno in Portogallo con una squadra rimaneggiata e perdono per 2-0. L'eliminazione in Coppa Italia e in Coppa UEFA scatenano la critica che con sospetta virulenza attacca il presidente Cragnotti. Tale atteggiamento dei media viene spiegato in casa laziale con la constatazione che essendosi verificata una vera e propria esplosione della Lazio a livello economico (ricavi passati da 20 miliardi di un anno prima a 50 nel 1993/94, mentre il patrimonio da 4,7 miliardi è divenuto di 40,4) non si tolleri che ciò non sia avvenuto anche per altre realtà sportive romane.

L'eliminazione dalla Coppa Italia e dalla Coppa UEFA avvengono tra ottobre e i primi di novembre 1993, mentre il campionato italiano è già cominciato.

La Lazio comincia con due deludenti pareggi a reti bianche con Foggia all'Olimpico e Reggiana in trasferta. La prima vittoria si registra alla terza giornata in casa contro il Parma. La prima sconfitta è a Cremona la settimana seguente. A seguire il pareggio casalingo con l'Inter e la secca sconfitta a Cagliari per 4-1. Confortanti appaiono il pareggio di San Siro con il Milan e la vittoria di stretta misura con il Piacenza. Il 24 ottobre si svolge l'atteso derby capitolino: Roma e Lazio impattano con il risultato di 1-1 e al gol giallorosso risponde l'ex romanista Di Mauro. La domenica successiva la Lazio batte l'Udinese per 2-1 e con lo stesso punteggio va a vincere al San Paolo con il Napoli. In questa partita fa il suo esordio Alen Boksic grazie a un blitz di Cragnotti a Parigi che convince Tapie a lasciar andare il forte croato.

Il momento positivo ha breve durata perchè il Torino sbanca l'Olimpico imponendosi per 1-2. La Lazio non demorde e sconfigge il Genoa a Roma per 4-0. La parte finale del girone d'andata rilancia la Lazio: un punto a Bergamo e all'Olimpico la vittoria più bella. La Lazio travolge la Juventus per 3-1 grazie a un'autorete di Kohler, un gol di Boksic e un altro, sul finire, di Gascoigne. Nel turno successivo la Lazio batte il Lecce in Puglia. Chiude il girone d'andata Lazio-Sampdoria che finisce in parità, 1-1. La Lazio ha conquistato, a metà stagione, 21 punti.

Il girone di ritorno si apre con una secca sconfitta a Foggia, 4-1; il pronto riscatto con la Reggiana, 2-0, non è confermato a Parma dove i biancocelesti perdono per 2-0. La vittoria casalinga con la Cremonese per 4-2 è prodromica a quella bellissima con l'Inter a Milano. Il Cagliari viene travolto a Roma, 4-0, ma il Milan si impone di misura a Roma per 0-1 con un po' di buona sorte. La Lazio passa a Piacenza per 1-2 nel match che precede il derby di ritorno. La Lazio vince per 1-0 con un gol di destro del mancino Signori al 6' e grazie a Marchegiani che a pochi minuti dalla fine para un rigore a Giannini. Sono presenti 70.000 spettatori. Poi un buon pareggio a Udine e la larga vittoria interna con il Napoli per 3-0 spingono la Lazio verso la parte alta della classifica. Poi due pareggi: uno a Torino con i granata e uno a Genova con i rossoblù. All'Olimpico i biancocelesti superano per 3-1 l'Atalanta e nessun sostenitore biancoceleste può sospettare che solo una domenica dopo la Lazio sarà umiliata per 6-1 e senza giustificazioni dalla Juventus al Comunale. La Lazio, scossa, ha una reazione d'orgoglio e vince seccamente con il Lecce in casa e chiude il suo campionato con una emozionante vittoria per 3-4 in trasferta con la Sampdoria.

I 23 punti ottenuti nel girone di ritorno, sommati ai 21 dell'andata fanno raggiungere alla lazio quota 44.