19 Settembre 1973

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Il brillante terzo posto conquistato nello scorso campionato consente alla Lazio di sfruttare in campo internazionale il suo fresco prestigio con la partecipazione al torneo di coppa Uefa. La prima avversaria dei biancazzurri nella competizione europea è la squadra elvetica del Sion, poco nota. Per evitare sorprese nella gara di ritorno i giocatori di Maestrelli, che si schierano nella formazione-tipo (con l'eccezione di Petrelli al posto di Facco, infortunato), cercano un successo con almeno due gol di vantaggio. Il tempo si è rimesso al bello con un discreto afflusso di pubblico, valutato sulle 35.000 persone. Trascorre soltanto un minuto e trenta secondi e la Lazio già è in vantaggio: su un allungo di Re Cecconi, Chinaglia si lancia in area avversaria vanamente contrastato da Bajic. Il centravanti, da posizione difficile, quasi sulla linea di fondo, lascia partire un secco diagonale che sorprende il portiere elevetico. Chinaglia appare in gran forma, la difesa avversaria, piuttosto fragile, fa molta fatica a tenerlo a freno. Al 9' un'altra grossa occasione per i biancoazzurri, con Garlaschelli che non riesce a deviare in rete un preciso cross di Manservisi. Il Sion si rivela squadra abbastanza ordinata ma nel complesso assai modesta.

I biancoazzurri fanno nettamente prevalere il loro accordo, giocano a "memoria" e non incontrano eccessive difficoltà nel filtrare fra gli sprovveduti difensori avversari. Al 23' la Lazio raddoppia su calcio di rigore realizzato ancora da Chinaglia, assegnato dall'arbitro per un netto fallo commesso in area da Bajic, che aveva fermato d'istinto con le mani un cross di Re Cecconi. Trascorrono appena tre minuti: i biancoazzurri usufruiscono di un altro calcio dal dischetto, per atterramento di Chinaglia in area da parte di Bajic e Valentini, che lo stesso centravanti realizza con un fortissimo tiro sotto la traversa. Il Sion tenta di organizzare qualche manovra con i suoi due uomini di maggior consistenza, Hermann e Barberis, ma è la Lazio che continua a dominare incontrastata, con un Chinaglia letteralmente scatenato. La squadra biancazzurra continua a dominare anche nella ripresa e gli svizzeri non riescono a proiettarsi in attacco. Chinaglia continua a imperversare e sfiora ancora il gol nei minuti finali, ma il risultato non cambia più.