La scomparsa di Felice Pulici

Da LazioWiki.

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17 Dicembre 2018


Felice Pulici muore la mattina di Domenica 17 dicembre dopo una lunga malattia pochi giorni prima di compiere il suo 73° compleanno. La notizia veniva battuta dagli organi di informazione intorno alle 15 lasciando attoniti i tifosi Laziali e non solo.

Scrive La Gazzetta dello Sport

Lazio, morto Felice Pulici: portiere del primo scudetto biancoceleste.

A 72 anni viene a mancare l’estremo difensore che conquistò il primo tricolore con la maglia biancoceleste Si è spento al Policlinico di Roma Felice Pulici, portiere della Lazio che nel 1974 vinse con Tommaso Maestrelli il suo primo scudetto. Da tempo era gravemente malato. Pulici ha vestito per sei stagioni la maglia della Lazio ed ha giocato anche con Novara, Monza e Ascoli. Era stato dirigente e capo del settore giovanile (anche allenatore) della Lazio, che aveva difeso come avvocato con altri legali nel calcio scommesse . Era rimasto legatissimo alla Lazio: grande il cordoglio dell’ambiente biancoceleste.

Il ricordo — Simone Inzaghi ricorda Felice Pulici: “Ho un ricordo bellissimo di Felice. Quando sono arrivato alla Lazio nel 1999 era un dirigente, un punto fermo per noi giocatori. E’ stato molto importante per le nostre vittorie e per il mio insierimento qui a Roma. Colgo l’occasione per fare le mie condoglianze alla famiglia. Abbiamo perso un grande laziale e un grande uomo”.

Nicola Berardino

Il Messaggero

Se ne è andato in silenzio. In punta di piedi. Così come ha sempre vissuto. La Lazio piange Felice Pulici, indimenticato portiere del primo scudetto biancoceleste. È morto all’età di 73 anni dopo una lunga malattia. Alla Lazio in cinque campionati ha messo insieme 150 presenze consecutive. «Pu… Pu… Pulici», era un grido che saliva alto, quasi rabbioso. Più che un coro era un’invocazione, una preghiera di aiuto o un grazie urlato in coro da migliaia di laziali. Gli stessi che oggi lo piangono. Un’altra stella che si aggiunge al firmamento biancoceleste. Nel 1972 Pulici passa dal Novara alla Lazio di Tommaso Maestrelli, da poco promossa in Serie A. Per cinque anni non salta neppure una partita e, come detto, vince il campionato nel 1973-74. Si trasferisce quindi al Monza e all'Ascoli. Nel 1982, invece, torna alla Lazio per una sola stagione. Infine si ritira.

Resta comunque nella Lazio come allenatore della Primavera nel 1983. Poi, con l'arrivo di Giorgio Chinaglia alla presidenza biancoceleste, entra nella dirigenza biancoceleste come direttore generale. Per due volte è il responsabile del settore giovanile laziale: dal 1994 al 1998 e poi dal 2003 al 2004. Nel 2006 Claudio Lotito lo sceglie come membro della segreteria generale e, nel 2006, è uno degli avvocati che rappresentano il club durante il processo sportivo di Calciopoli. Nell'agosto del 2006 Lotito gli affida la rappresentanza della società.

La Repubblica

Il calcio piange la morte di Felice Pulici, scomparso oggi a pochi giorni dal suo 73° compleanno. Era malato da tempo. Nato a Sovico, in provincia di Milano, il 22 dicembre 1945, l’ex portiere aveva iniziato la propria carriera nelle giovanili del Lecco. Esploso nel Novara (112 presenze tra il 1968 e il 1972), visse i suoi anni migliori alla Lazio dove conquistò lo scudetto nel 1974. Ceduto nell’ottobre del 1977 al Monza, fu per tre anni il portiere dell’Ascoli in Serie A centrando una storica qualificazione in Coppa Uefa e vincendo, nel 1981, il torneo di Capodanno. Tornò a giugno dello stesso anno alla Lazio, chiudendo la carriera nel giugno seguente a 36 anni.

"Perdiamo un grandissimo laziale e un grandissimo uomo". Così il tecnico della Lazio Simone Inzaghi ha voluto ricordare l'ex portiere biancoceleste, prima di iniziare la conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l'Atalanta. "E' una brutta notizia che tocca tutto il mondo Lazio, me in particolare. Ho un ricordo bellissimo di Felice - ha raccontato l'allenatore piacentino - quando sono arrivato alla Lazio nel 1999 era un punto fermo della società. Una persona sempre vicina a noi giocatori, importante per le nostre vittorie e per il mio inserimento a Roma. Colgo l'occasione per fare le più sentite condoglianze alla famiglia",

Una volta appesi gli scarpini al chiodo, rimase all’interno della società biancoceleste guidando inizialmente la Primavera. Nel 1983, con l’arrivo di Giorgio Chinaglia alla presidenza, Pulici divenne direttore generale. Continuò la sua carriera da dirigente anche con l’avvento di Cragnotti e, in seguito, di Lotito, ricoprendo vari ruoli. È stato per due volte responsabile del settore giovanile: la prima dal 1994 al 1998, la seconda dal 2003 al 2004.

L’attuale presidente lo aveva promosso membro della segreteria generale nel 2005. E nel 2006 è stato uno degli avvocati che hanno rappresentato il club nel processo di Calciopoli. Nell’agosto dello stesso anno gli è stata affidata da Lotito, inibito per 2 anni, la rappresentanza sportiva della società. Pulici dovette firmare i contratti e provvedere ai tesseramenti. A fine anno lasciò definitivamente la Lazio per ricoprire il ruolo di direttore generale dell’Ascoli. Un incarico che ricoprì per soli 3 mesi, fino a marzo 2007, anno in cui lasciò definitivamente il mondo del calcio per diventare un alto dirigente dell’Associazione Nazionale per lo Sport dei sordomuti.

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